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CAPITOLO VENTI
SEI UN LIBRO APERTO (18+)
a/n: volevo avvisarvi che, da questo capitolo in poi, troverete sempre più spesso scene sessualmente esplicite, davvero volgari e pesanti. ho scritto questo libro per puro divertimento, ma capisco se a qualcuno non può piacere. per favore, se vi sentite a disagio con argomenti riguardanti il sesso ed il BDSM, smettete ora di leggere perché questo libro non fa per voi.

ps: ringrazio tutt* per i voti ed i commenti che sto ricevendo, vi adoro. <3

Abigail aprii gli occhi cinque minuti prima che suonasse la sveglia, le piaceva quel momento, soprattutto nella stagione dell'autunno, assaporare ancora il caldo del sonno mentre i termosifoni iniziavano a scaldare la stanza ancora fresca per la n...

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Abigail aprii gli occhi cinque minuti prima che suonasse la sveglia, le piaceva quel momento, soprattutto nella stagione dell'autunno, assaporare ancora il caldo del sonno mentre i termosifoni iniziavano a scaldare la stanza ancora fresca per la notte. Sentii il rumore della pioggia dallo spiraglio della finestra aperta, era molto bello addormentarsi la sera cullata dal suono delle gocce che abbracciavano il cemento, ma la mattina significava solo un sacco di rogne. Spense la sveglia con un gesto irritato, si alzó e andó in bagno.

Aprii l'acqua della doccia, lentamente si tolse tutti gli indumenti da dosso. Si infiló sotto l'acqua non appena la sentii abbastanza calda. Il getto dell'acqua si riversava in mille rivoli. Le gocce percorrevano la fronte, si congiungevano ad altre sul collo, sui seni, sull'inguine per finire la loro corsa, cadendo da un'altezza infinita, sul piatto di metallo della doccia. Il vapore si attaccava alla tenda e nascondeva le forme della sua avvenenza.

Abigail rifletteva su ciò che era successo. Quel bacio non riusciva a toglierselo dalla testa, più ci pensava, più ne desiderava ancora e ancora, era un desiderio impossibile da placare. Non si era mai sentita così insaziabile. Cos'erano diventati lei e Levi? Lui si prendeva cura di lei, come se fosse stata la cosa più preziosa di questo mondo, come se fosse stata di porcellana, e a ogni suo tocco avesse avuto paura di romperla in piccoli e taglienti pezzi.

Merda, era tutto sbagliato. Era finita lì perché doveva sconfiggerlo, distruggerlo, aveva promesso al comandante Pixis e alla sua migliore amica, Hitch, che non avrebbe esitato a farlo. Eppure, conoscendolo, Abigail cambió completamente idea. Levi Ackerman non era il diavolo che tutti le descrivevano giorno dopo giorno a lavoro, era una persona comune, un criminale questo era certo, ma non così malvagio.

Cosa avrebbero pensato di lei i suoi colleghi a lavoro? Poi però pensó, le doveva davvero importare delle loro opinioni?

Aveva gli occhi insicuri e le mani tremolanti che sfioravano la sua pelle. Si immaginó le mani di Levi a sfiorarla, mentre l'acqua bollente le cadeva addosso e riscaldava sempre di più l'ambiente. Dopo essere uscita dalla doccia ed essersi asciugata, si vestì e si distese sul letto. Forse era il caso di andare a parlare con Levi.

Dopo quel lungo bacio, era uscito dalla camera, dandole un ultimo sorriso ed un altro veloce bacio a stampo. Le sue labbra erano così morbide che avrebbe voluto sfiorarle con i polpastrelli, oltre che con la bocca, solo per sentirle meglio. Non dissero niente, si salutarono con lo sguardo.

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