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L'aria di primavera di New York mi copre dalla testa ai piedi. È fresca,non eccessivamente fredda. Sono le 4 del pomeriggio,e sono ormai tornata a casa da un giorno. Un po' mi manca l'Italia,ma riabbracciare mio fratello ha sconfitto qualsiasi nostalgia.
Federico ieri sera mi ha scritta,chiedendomi se fossi arrivata a casa,se stavo bene, nonostante da lui fossero le 2 di notte...è stata una cosa davvero bella...non me lo sarei aspettata.
Da quando la notizia è sui giornali di Torino, i miei amici italiani non mi hanno scritta,neanche la minima cosa,invece quelli americani sono stati dolcissimi con me.
Me lo sarei aspettata,in parte,ma dall'altra mi sarei aspettata anche un messaggio piccolo,magari con indifferenza e odio nei miei confronti...o forse un qualcosa di carino,tipo: "ORA VOGLIAMO VEDERE TUTTE LE PARTITE IN TRIBUNA D'ONORE"...anche ironicamente.
Ma va bene così...
Nathan ieri sera mi ha fatto una sorpresa,facendosi trovare a casa mia,e abbiamo cenato insieme. Lo facevamo anche da piccoli,lui è sempre stato una parte importante della mia famiglia e della mia vita. Sa tutto di me,di noi, qualsiasi cosa che sia bella o brutta. Ed io non lo cambierei per nulla al mondo.
Andare a vivere a Torino senza averlo con me sarebbe un trauma,lui è il confidente...lui è la mia vita.
Torno a casa verso le 6,godendomi il tramonto tra i palazzi newyorkesi.
<<sono a casa>>
<<All>>
<<si papá>>
<<ho risolto il problema con Steven>>
<<in che senso?>>
<<è una cosa illegale,ma per alcuni anni lui scomparirà dalle nostre vite. All sta' tranquilla>>
<<sei sicuro?>>
<<spero di sì All,per qualsiasi cosa avvisami sempre. Cerco di risolvere tutto>>
<<thanks dad>>
*grazie papà*
<<i love you>>
*ti voglio bene*
Salgo le scale quando mio padre mi dà una brutta notizia che si trasforma in bella quando finisce di parlare:
<<All settimana prossima partiamo per Torino,tutti quanti. Staremo lì due settimane>>
<<così tanto?>>
<<si>>
<<posso portare Nathan con me?>>
<<va bene All>>
<<grazieeee>>
Dico urlando di felicità.
Lo chiamo subito per avvisarlo di questa notizia
E S I L A R A N T E.
<<All>>
<<sei pronto per venire a Torino con noi?>>
<<in che senso?>>
<<settimana prossima partiamo e staremo lì due settimane,e siccome senza di te non posso vivere,ti voglio con me>>
<<assolutamente si All. Sto anche imparando l'italiano.>>
<<che?>>
<<volevo fosse una sorpresa>>
Rimango scioccata da questa notizia. Non posso crederci!
<<I love you>>
*ti voglio bene*
<<me too. Resterò solo una settimana>>
*anche io*
<<ma sei proprio bravoooo. Non ci credo. Va bene una settimana>>
<<ho capito tutto più o meno>>
Scoppio a ridere pensando alla sua faccia "ma che starà blaterando?"
<<ciao Nathan>>
<<ciao All>>
La settimana passa velocemente,tra la scuola,i compiti,gli amici e lo shopping.
Siamo in aeroporto,pronti per tornare nella nostra seconda casa...ormai!
<<allora Jack pronto?>>
Chiede mio padre vedendolo elettrizzato.
<<non vedo l'ora>>
Dice con voce molto alta per la troppa emozione.
Mi stendo sul divano del jet con la testa appoggiata sulle gambe di Nathan,che era intento a leggere qualche strana rivista.
Mi addormento,e quando mi sveglio,essendo ancora notte,decidiamo di guardare un film.
Atterriamo a Torino verso le 8. Nessuno più riusciva a contenere l'entusiasmo di Jack nel conoscere la Juve e quello di mia madre nel tornare nella sua vera casa,e nella sua città.
Mike era ovviamente con noi,e aveva pensato lui a procurarci due macchine per farci girare da soli. Menomale che ho la patente ed è valida anche in Italia.
Arriviamo a casa e neanche il tempo di posare le valigie che ci ritroviamo tutti alla guida diretti verso la Continassa. In una macchina c'eravamo io, Jack,Nathan e Mike,mentre nell'altra mia madre e mio padre.
Quando arriviamo lì vedo gli occhi di mio fratello illuminarsi...non credo di averlo mai visto così felice. Il sole picchiava forte,faceva caldo,ma non lo sentivamo affatto.
<<andiamo Jack>>
Gli dice mio padre prendendolo per mano.
<<pronto Nat?>>
Chiedo al mio migliore amico,che sembra più eccitato di mio fratello.
<<si>>
Entriamo tutti insieme,e la prima persona che vediamo è il presidente Agnelli.
<<ma che bello finalmente vedervi tutti insieme. Salve signora Carrington,Andrea Agnelli>>
<<salve>>
<<e tu devi essere il piccolo Jack>>
<<è bellissimo conoscerti>>
<<Jack devi usare il lei>>
Lo richiamo,perché mi sembra maleducazione nei confronti di un uomo adulto.
<<Puoi darmi tranquillamente del tu piccolo campione. Allison che bello vederti>>
<<altrettanto per me>>
<<tu sei?>>
Chiede il presidente guardando Nat.
<<Nathan è il mio migliore amico. Non capisce del tutto l'italiano quindi cerco di rispondere io al suo posto>>
<<nice to meet you Nathan>>
*piacere di conoscerti Nathan*
<<nice to me you too president>>
*é un piacere conoscerla anche per me presidente*
<<forza ragazzi seguitemi>>
Usciamo fuori,nel campo,e dopo una settimana rivedo Paulo.
<<ragazzi finalmente abbiamo Jack qui,vi vuole conoscere>>
Vengono tutti verso di noi,mentre mio fratello corre verso Cristiano e quest'ultimo lo prende in braccio.
Sorrido nel vedere la scena,ma soprattutto nel vedere mio fratello così felice...mi si riempie il cuore di gioia.
<<he's so happy>>
*è felicissimo*
Mi dice di Nat.
<<si Nat,tanto>>
Rispondo senza spostare gli occhi da quel momento incredibile. Mi da un bacio sulla tempia e io lo guardo sorridendo.
<<buongiorno presidente>>
Salutano tutti i ragazzi in coro.
<<buongiorno ragazzi. Vi presento mia moglie,Jessica Carrington>>
<<salve signora>>
<<salve ragazzi,è un onore immenso per me conoscervi>>
Vedo Federico venire verso di me e abbracciarmi. Ricambio l'abbraccio,probabilmente sotto gli occhi di tutti,che non smetteranno di prenderlo in giro.
<<non sapevo venissi>>
Mi dice.
<<sorpresa>>
Lo vedo osservare Nathan,che subito mi precede presentandosi.
<<Nathan>>
<<Federico>>
<<è un piacere conoscerti>>
Dice con qualche difficoltà.
<<è americano?>>
Mi chiede Federico sentendo la sua pronuncia.
<<si>>
<<ahh. È un piacere conoscerti anche per me>>
Lo sguardo di Paulo è puntato verso di noi,fino a quando mio fratello non si avvicina a lui.
<<ciao Paulo>>
<<ciao piccolo campione>>
Si abbassa alla sua altezza e lo abbraccia forte,e non sembra volersi staccare. È davvero così dolce come dicono su internet allora?
<<Paulo sei bravissimo. Voglio diventare come te>>
<<io credo che tu diventerai più forte di me. Facciamo due tiri che ne dici?>>
<<mamma posso?>>
Chiede guardando mia mamma.
<<e tu da quando chiedi il permesso ai tuoi? Ti ho lasciato solo una settimana e ti hanno educato ancora di più. Prima regola chiedi sempre tutto a me,avrai sempre il mio consenso>>
Gli dico e lo sento ridere a crepapelle,e così tutta la squadra.
<<no Jack non ascoltarla>>
Dice mio padre.
<<Jack non fidarti mai di lei>>
Risponde Nathan.
<<me la paghi Nat>>
<<sorry>>
*scusa*
Dice ridendo.
Vedo andare Paulo,Jack e Cristiano al centro del campo e iniziano a fare qualche tiro...non l'ho mai visto ridere e divertirsi così tanto.
<<cavolo Jack sei davvero bravo>>
Dice Bonucci,facendolo sorridere.
<<voglio rimanga per sempre così felice>>
Dico a Nathan a bassa voce,con le lacrime che cercavano di uscire.
<<non pensarci ora>>
Mi abbraccia e mi lascia un bacio tra i capelli.
<<All è felice,dovresti esserlo anche tu>>
<<lo sono,molto>>
<<non pensarci allora>>
<<non sapevo avessi imparato così bene l'italiano>>
<<mi manca ancora molto>>
<<piano piano>>
<<Nathan vieni anche tu?>>
Mio fratello richiama la nostra attenzione urlando.
<<dai vai sei fantastico a calcio>>
<<arrivo>>
Corre verso di loro e inizia a giocare,e Pirlo sembra osservarlo con molta attenzione...immagino Nat giocatore della Juve...no meglio non farlo potrei iniziare a ridere da sola.
La sera ci ritroviamo tutti insieme, nello stesso posto in cui il presidente Agnelli organizzò la festa per mio padre.
Questa volta,un po' per fortuna un po' per sfortuna,c'eravamo solo noi e la squadra,senza fidanzate odiose (Oriana!) e mogli incredibili.
Parliamo del più e del meno,fino a quando la serata perde l'equilibrio e tutti iniziano a cantare e ballare canzoni indecifrabili a causa delle parole poco scandite che pronunciavano.
Esco fuori,mentre sono tutti presi dal karaoke. Prendo aria e mi accendo una sigaretta.
<<hey All>>
<<ciao Paulo>>
<<perché sei fuori,fa freddo>>
<<dentro faceva troppo caldo>>
<<ancora la sigaretta?>>
<<si>>
Toglie la giacca e la appoggia sulle mie spalle.
<<grazie>>
<<di niente.>>
Si siede sulla stessa sdraio su cui ero seduta io,con le spalle al locale.
<<quanto tempo rimarrete?>>
<<2 settimane>>
<<meglio>>
<<perché?>>
<<almeno ti vedrò più spesso per la Continassa>>
<<mi tocca venire lì>>
<<è il tuo ragazzo?>>
<<mh?>>
<<il ragazzo che stamattina era con te,e anche ora>>
<<Nathan? È il mio migliore amico. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli,è una parte fondamentale della mia vita. Lui è tutto per me,sa qualsiasi cosa,anche la più nascosta.>>
<<e come mai è qui?>>
<<l'ho quasi letteralmente obbligato a venire dicendogli che senza di lui non riesco a vivere>>
Scoppia a ridere e io lo seguo.
Mi strappa la sigaretta da mano,la spegne e la getta nel cestino.
<<ci risiamo>>
<<non mi piace che fumi All,non ti fa bene>>
<<lo so Paulo ma>>
<<niente ma All>>
<<ok papà>>
<<ma che simpatica>>
<<con Oriana?>>
<<cosa?>>
<<tutto bene?>>
<<si,tra qualche giorno torna in Argentina>>
<<ah...le hai parlato?>>
<<non ancora>>
<<mh capito>>
<<lo so che dovrei farlo>>
<<non sarò io a giudicarti>>
<<All>>
<<si?>>
<<sono ancora ai tuoi occhi lo stesso ragazzo della discoteca?>>
<<bella domanda. Si Paulo,per me non è cambiato nulla,anche perché sono rare le volte in cui ci parliamo,quindi non ci penso minimamente a queste cose>>
<<colpa mia>>
<<basta non è vero>>
<<come vuoi>>
Lo vedo sospirare e alzare la testa al cielo.
<<che hai?>>
<<nulla. Mi piace guardare le stelle>>
<<anche a me sai?>>
<<ah si?>>
<<si,da quando ero piccola. Il mio naso era sempre puntato verso l'alto.>>
<<le stelle sono le persone che nella mia vita non ci sono più>>
<<anche io credo sia così>>
<<pensavo di essere pazzo>>
<<no. Le stelle sono piccole ma emettono luce,e la luce in qualsiasi momento ci aiuta in tante cose,come ad evitare di cadere,a non farci male,ad osservare la strada se magari i lampioni non funzionano. È vero sono così minuscole ed emettono così poca luce,ma credo che le persone si illuminino di luce proprio per aiutarci a percorrere la strada della nostra vita,evitando ostacoli,buche,qualsiasi cosa>>
<<wow>>
<<cosa?>>
<<il tuo pensiero è incredibilmente bello e sensato. Sono rimasto colpito...ci assomigliamo All.>>
<<non mi conosci bene Paulo,conosci solo una parte di me>>
<<credo però che tu sia molto forte>>
<<più di quanto immagini>>
Mi alzo,tolgo la sua giacca dalle mie spalle per dargliela indietro. Prendo il suo viso tra le mani e gli lascio un dolce bacio sulla guancia,non so perché,forse ero ubriaca o forse per l'ultima frase che aveva detto.
Torno dentro mentre tutti continuano incessantemente a ballare e cantare. Sono su di giri,forse io e lui siamo gli unici intatti.
Lo vedo rientrare e venire verso di me.
<<All>>
<<si>>
<<grazie>>
<<per?>>
<<per tutto.>>

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora