Paolo&Francesca💫

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I giorni a Mykonos non sono mai noiosi. Nonostante non sia una città d'arte è comunque un bellissimo luogo da visitare e in cui trascorrere le vacanze.
Il mare è bellissimo e limpido,la gente è dolce e si incontrano persone di qualsiasi nazionalità,e se il cibo tradizionale non ti piace puoi scegliere altri posti in cui pranzare o cenare,che cucinano piatti di altri paesi.
Insomma non ci si annoia mai...soprattutto quando si sta con le persone giuste.
E a proposito di persone giuste...
Paulo entra in stanza,portandomi la colazione.
<<peccato che sei già sveglia,volevo svegliarti io>>
<<buongiorno piccolo mio>>
<<buongiorno principessa>>
Si mette sul mio corpo,lasciandomi dolci baci sulle guance,sulle labbra e sul collo.
<<da quanto tempo sei sveglio?>>
<<credo un'oretta...il tempo giusto per prepararti la colazione>>
<<non dovevi ma grazie davvero>>
<<che facciamo oggi amore?>>
<<perché non facciamo un giro sullo yatch?>>
<<si...dobbiamo affittarlo>>
<<si esatto>>
Iniziamo a mangiare la colazione,mentre cerchiamo una yatch da affittare.
Fortunatamente ce n'erano davvero tanti,quindi è stato facile trovarlo.
Il pomeriggio,poco dopo ora di pranzo,ci rechiamo al porto.
Saliamo sulla barca,ed è incredibilmente bella. Appena ci spingiamo più al largo,ci tuffiamo e l'acqua era gelida. Rimaniamo un po' lì,a nuotare,ridere,divertirci,mentre il sole batteva forte sulla nostra pelle.
<<è tutto così bello qui amore>>
<<si amor,sono d'accordo. Non andrei mai via>>
<<neanche io>>
Risaliamo,e ci stendiamo al sole,per asciugarci e abbronzarci.
Verso le 6:30 ci godiamo un tramonto spettacolare,che sembrava un'opera d'arte creata in quel momento da qualche pittore.
Era un misto tra arancione,giallo e rosso,con qualche sfumatura di blu.
Lo stavo osservando meravigliata,seduta sul trampolino della barca,quando Paulo si posiziona dietro di me e mi stringe sullo stomaco.
<<hai freddo?>>
Mi chiede probabilmente vedendo che avevo indossato la felpa.
<<si un po'>>
<<vieni ti riscaldo io>>
Mi dice facendomi posizionare meglio tra le sue gambe e facendo combaciare perfettamente il suo corpo con la mia schiena, e mettendo il braccio destro sul mio petto,mentre quello sinistro intorno al mio stomaco.
<<non so se qui l'opera d'arte sia il tramonto,o tu>>
<<secondo te?>>
<<secondo me tu illuminato dal rosso del tramonto,ti rende un incanto>>
<<secondo me l'opera d'arte più bella siamo io e te ora>>
Mi lascia dei baci sul collo,rendendomi ancora più piacevole la visione del tramonto.
Mi giro verso di lui,mettendo le mie gambe sopra le sue,per poi portarle dietro il suo corpo. Metto le mani sul suo viso,mentre lui sui miei fianchi.
<<sei bellissimo>>
Gli dico,guardandolo illuminato dal rosso del tramonto.
<<io sono innamorato di te>>
<<anche io>>
Ci baciamo,e sembra scomparire tutto improvvisamente...siamo io e lui,niente di più,niente di meno.
<<mi amor>>
*amore mio*
Lo chiamo così perché so che lo fa impazzire...infatti morde il labbro inferiore prima di rispondermi.
<<si?>>
<<ti amo>>
Finalmente glielo avevo detto...non potevo più aspettare. È poco che stiamo insieme,ma sembra che sono innamorata di lui da una vita intera.
<<sei sicura?>>
Spalanco gli occhi sentendo questa sua frase...cosa vuol dire sei sicura?!
<<B-beh i-io...si,cioè credo...non lo so>>
Dico abbassando lo sguardo per non far vedere che ero diventata rossa dall'imbarazzo,ma soprattutto che le lacrime stavano per uscire.
Rimaniamo per qualche minuto in silenzio,mentre si sentiva solo l'acqua agitata,e il rumore della barca.
<<anche io>>
Dice improvvisamente.
<<cosa?>>
Gli chiedo siccome non stavo seguendo,immersa nei miei pensieri.
<<anche io ti amo>>
<<m-ma tu m-mi hai detto "sei sicura?">>
<<era uno scherzo...io sono sicuro di amarti follemente>>
Lo abbraccio forte,rischiando quasi di cadere dalla barca e finire in mare.
<<non posso crederci...mi hai fatta morire>>
<<volevo portarlo avanti per un po',ma eri troppo triste e non ce l'ho fatta>>
<<sei uno str*nzo>>
<<però mi ami>>
<<già...che scema che sono>>
<<scusami??>>
<<quello che hai capito>>
Dico facendogli un mezzo sorrisetto.
Mi prende in braccio e mi stava quasi facendo cadere in acqua.
<<no Paulo dai lasciami stare mettimi giù>>
<<dimmi che mi ami e ti metto giù>>
<<ti amo da impazzire te lo giuro credimi...ti amo,te amo,i love you,eu te amo,te lo dico qualsiasi lingua>>
Mi mette giù e scoppia a ridere.
<<non c'è nulla da ridere bobo>>
*scemo*
<<mi amor mi fa ridere che tu mi abbia detto ti amo in tantissime lingue>>
<<beh ma io ti amo in tutte le ling...>>
Mi fermo pensando a cosa stava facendo poco prima.
<<...no scherzo era solo per farmi scendere>>
<<credo alla prima cosa che stavi dicendo. Anche io ti amo in tutte le lingue del mondo>>
<<siamo arrivati sulla terra ferma>>
<<noooo volevo rimanere qui per sempre>>
<<anche io piccolo credimi>>
Scendiamo dalla barca tenendoci per mano,e torniamo a casa a piedi,mostrandoci al mondo intero.  Dopo quelle due parole non ci importava più di nulla,volevamo solamente stare insieme e viverci il più possibile.
Quando torniamo a casa ci tuffiamo in piscina,nonostante stessimo appena tornando dal mare.
<<questa è la pace dei sensi>>
Gli dico,avvicinandomi a lui,che era dall'altra parte della piscina con il cellulare.
Appena poso la mano sul suo braccio si sposta,e esce dalla piscina.
<<Paulo>>
Prende l'asciugamano ed entra dentro.
Esco,correndo da lui,rischiando anche di cadere.
<<che c'è?>>
<<niente All lasciami stare>>
<<Paulo?>>
<<All nulla>>
Si chiude in stanza,senza farmi capire minimamente cosa stesse succedendo.
Decido di lasciargli il suo tempo,senza insistere troppo. Non so come avrebbe reagito,ci stiamo conoscendo da troppo poco tempo,e nelle relazioni precedenti non ho avuto belle esperienze.
Verso mezzanotte,dopo aver messo in ordine alcune cose,decido di andare in stanza. Non era chiusa a chiave,così entro tranquillamente.
<<come stai?>>
Gli chiedo con voce bassa,per non rovinare il silenzio in cui era rimasto.
<<All>>
Si gira verso di me,e aveva gli occhi gonfi e rossi.
<<Paulo,hai pianto? O mio Dio,cos'è successo?>>
<<All devo dirti una cosa,ma promettimi che non ti arrabbierai. Puoi chiudere la storia,ma non lasciarmi solo>>
<<Paulo te lo prometto,che succede?>>
<<la madre di Oriana mi ha scritto che è incinta di 6 settimane>>
Spalanco gli occhi e vorrei scoppiare a piangere e sotterrarmi viva.
<<i-io beh...non so che dire>>
<<All non è colpa mia,mi dispiace,non volevo rovinare questa storia incredibile>>
<<lo so che non è colpa tua...ma insomma ne sei sicuro?>>
<<mi ha inviato un test di gravidanza All,non so se sia vero o meno,ma per ora ho questa foto>>
<<dobbiamo tornare a casa>>
Dico alzandomi,con testa bassa.
<<All>>
Si alza anche lui,prendendomi la mano.
<<All,io ti amo>>
<<si Paulo anche io,ma ora devi stare con lei>>
<<All>>
<<cosa?>>
<<mi dispiace tanto,tanto All credimi. Io voglio stare con te>>
Avvicina i nostri nasi,e le sue lacrime bagnano le mie guance.
<<All credimi voglio stare con te>>
<<shhh Paulo basta,non piangere...avere un figlio è una cosa bellissima>>
Gli accarezzo il viso,lasciandogli dei baci sulle guance.
<<no All io volevo un figlio con te,non con Oriana>>
<<è capitato,ora devi stare con lei,e devi dargli tutto il sostegno del mondo>>
<<no All no no no,non voglio All>>
<<Paulo non dire queste cose>>
<<no All non hai capito,io non voglio stare con lei>>
<<Paulo ti amo,non dimenticare questa cosa>>
Preparo la valigia velocemente, per poi recarci subito in aeroporto.
Durante il viaggio in aereo penso molto,mentre Paulo ha la testa appoggiata sul mio petto,e la mano quasi sul mio sedere. Sta cercando di dormire,essendo circa le 2 di notte...ma io proprio non riesco.
Mi chiedo solo alcune cose:
Perché dirglielo ora che si sono lasciati?
L'ha fatto ora il test o già lo sapeva?
E se non fosse vero e lo stesse facendo solo per tornare con Paulo?
So che non dovrei pensare queste cose...ma proprio non ci riesco.
Il problema è come faccio a scoprirlo?
Avrei bisogno di qualcuno che mi aiuti,e Paulo non posso di certo coinvolgerlo nelle mie cose da psicopatica,non ora che ha bisogno di me.
Alza il viso,lasciandomi un bacio sul mento.
<<non riesci a dormire?>>
Gli chiedo.
<<no. Posso venire da te?>>
<<si,certo che si>>
<<grazie All>>
Arriviamo dopo poche ore a Torino,prendiamo le valigie, e ci rechiamo a casa mia.
Erano ormai le 4 passate,ma ciò nonostante ci stendiamo sul letto e cerchiamo di addormentarci.
Mi giro a destra e sinistra,ma il pensiero che lui stia per diventare padre di un figlio non nostro,annebbia la mente.
<<vieni con me?>>
<<dove?>>
<<quando oggi vedrò Oriana>>
<<no Paulo sei pazzo?>>
<<perché?>>
<<è un momento vostro prima cosa;
secondo mi farebbe troppo male vedervi insieme e pensare che presto non sarete più due ma tre...non posso,non riesco>>
<<sei ancora convinta che è una cosa finta?>>
<<vuoi la verità? Si. Perché dirtelo ora? Perché ora che l'hai lasciata? È comunque di 6 settimane,qualcosa sarebbe dovuto saltare fuori...Paulo io non sono sicura, ma ho questo presentimento. Sai il sesto senso femminile di solito non sbaglia mai...ma forse ora si...voglio solo che tu sia felice ok? Non mi importa di altro>>
<<a me importa di te All,io ti amo>>
<<anche io,ma hai una famiglia di cui occuparti,ed è giusto che tu lo faccia...a me penserò altrove,lontano da Torino,forse di nuovo a New York,o in qualche città,saranno rari i giorni in cui tornerò qui>>
<<All non dirmi questo>>
<<mi dispiace,ma tutto mi ricorda te...stare qui non mi fa bene,e tantomeno tornarci spesso. La Continassa è dove ci siamo conosciuti meglio e io...beh non ce la faccio e non ce la farò. Se tutto questo è reale devo dimenticarmi di te, e al più presto>>
<<non lo fare All ti prego>>
<<ti amo da impazzire Paulo...credimi>>
<<anche io All,non posso vivere senza di te>>
<<neanche io,ma dobbiamo,non possiamo far soffrire le persone. Ti amo tanto,ti amo immensamente>>
Gli lascio un bacio sulle labbra,e lui mi chiede l'accesso con la lingua.
<<anche io ti amo>>
Mi toglie la maglia,e poi il reggiseno,e io faccio lo stesso con lui,gettando la sua maglia in qualche parte della stanza e il suo pantalone altrettanto.
Era tutto sbagliato in quel momento,ma il nostro amore no...quello non era sbagliato.
Dante ci ha raccontato in un canto come Paolo e Francesca si siano lasciati trasportare dall'amore,sapendo benissimo di peccare. I due si trovano nell'inferno,ma Dante li comprende perché il loro era amore...amore puro. I due sapevano benissimo che sarebbero andati incontro alla morte, e l'hanno affrontata insieme...ritrovandosi così insieme,stretti l'uno all'altra,all'interno di una bufera...un amore indistruttibile,come lo definisce la donna.
Con ciò voglio dire che anche io e Paulo stiamo sbagliando in questo momento,sappiamo di star compiendo un peccato,ma l'amore è troppo forte per essere tenuto a bada. Gli ho promesso mentre eravamo in aereo che ci sarei stata per lui, e così sarà,nonostante tutto. Io lo amo,e brucerei viva per lui...quindi si...sono pronta anche a sfidare la morte.

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora