June 21st💘

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Sono passati due mesi,e finalmente è estate. Io e Liam stiamo insieme da un mese e mezzo,e sto bene con lui. Non ho dimenticato Paulo,non posso...ma Oriana continua a mettere storie e post con lui,quindi ho capito ben presto che dovevo continuare con il mio percorso.
La scuola è finita da poco,e così anche il campionato.
Da qualche giorno a questa parte casa mia è piena di persone,in quanto mio padre sta organizzando una festa per l'inizio dell'estate che è il 21 giugno,giorno in cui ben 47 anni fa è nata l'azienda di famiglia...e come sempre lo festeggiamo.
Oggi è 19 giugno,quindi mancano 2 giorni. Questa volta ci sarà anche Liam,e come sempre Nathan,i suoi genitori e i miei amici,con la loro famiglia.
Come solito la madre di Serena,una ragazza con cui sono letteralmente cresciuta,crea un vestito su misura per tutti i membri della famiglia e Nathan, e questa volta anche per Liam.
Esco a fare un giro,e mi fermo dinanzi ad un negozio,quello dell'Adidas,in cui è esposta la maglia della Juve,proprio con il numero 10 sulle spalle...il fato non mi lascia in pace...o forse mi sta dicendo qualcosa?
No...non voglio pensarci!
Federico mi scrive in continuazione,ed è una cosa che ho apprezzato e apprezzo molto. Solo alcuni della squadra si sono fatti sentire:Juan,a volte, mi risponde alle storie, Federico Chiesa lo vedo qualche volta quando sono in videochiamata con Benedetta, e stessa cosa con Alvaro Morata quando parlo con Alice...e poi Paulo...è ormai un po' che non lo sento,se lo faccio raramente,solo magari per chiederci "come stai?"...nulla di che insomma.
I giorni passano velocemente,fino a quando non arriva la sera della festa.
Liam arriva prima di tutti gli ospiti,e sale nella mia stanza.
<<All posso entrare?>>
<<si Liam mi sto cambiando,siediti dove vuoi>>
<<va bene>>
Quando esco spalanca gli occhi e sorride.
<<credo non ci sia persona più bella di te>>
<<grazie>>
Dico lasciandogli un bacio sulle labbra.
Avevo un vestitino rosso a cuore,e i tacchi sotto.
Le solite onde ai capelli, e un trucco realizzato da un make-up artist davvero incredibile,che si abbina sia con il vestito che con i tacchi.
Liam si alza e viene verso di me.
<<vorrei non andare alla festa e rimanere qui,almeno per un altro po'>>
Mi fa avvicinare al muro,fino a ritrovarmi tra esso e il suo corpo.
Inizia a baciarmi il lobo dell'orecchio,per poi scendere sul collo,ma proprio in quel momento mia madre inizia a bussare.
<<dobbiamo scendere>>
Gli dico a bassa voce.
<<peccato>>
<<Allison ci sei?>>
<<si mamma arriviamo>>
Esco fuori e la vedo sorridere.
<<c'è una sorpresa per te All>>
<<in che senso mamma?>>
<<scendi e vedrai>>
Inizia a camminare,mentre Liam mi ferma.
<<che sorpresa?>>
<<non so,scopriamolo insieme>>
Scendiamo giù e quando mi giro verso il salone rimango sconvolta dalle persone che vedo.
C'era tutta la squadra della Juve,con i dirigenti,lo staff e il presidente.
<<All lo sapevi?>>
Mi chiede Liam a bassa voce.
<<no non ne avevo idea>>
Lo guardo,e uso il suo stesso tono di voce.
<<Allison>>
Richiama la nostra attenzione il presidente Agnelli.
<<presidente>>
Dico sforzando un sorriso,ancora ferita per quanto successo. Viene ad abbracciarmi,ma rimango ferma e fredda...non passa tutto così velocemente.
Sposto gli occhi da lui verso dietro,quando vedo,finalmente, i suoi bellissimi occhi. Sono spenti,ma stanno bruciando dalla rabbia...si vede.
Abbraccio tutti,tranne lui,che non mi saluta neanche,e non alza un secondo gli occhi verso di me.
<<lui è Liam. Loro beh li conoscerai immagino>>
<<è un piacere per me>>
<<che falso che sei>>
Gli dico facendo scoppiare tutti a ridere.
<<mi dispiace ma tifo Fiorentina>>
<<si Liam,Allison ce l'ha detto>>
Mi guarda sorridendo,e io ricambio un mezzo sorriso. Non per qualcosa,ma vedere Paulo in quel modo mi ha davvero peggiorato l'umore.
<<Allison puoi venire un attimo?>>
Mi chiama mia madre,mi avvicino a lei,che mi presenta alcuni uomini con cui mio padre sta per iniziare una collaborazione.
Mentre loro parlavano,i miei occhi puntavano sempre altrove. Cercavo lui,i suoi occhi gioiosi, il suo sorrido,le sue labbra,il suo corpo...era presente fisicamente,ma mentalmente no.
Mi allontano da quel gruppo,e vado subito verso di Nathan,facendomi spazio tra la squadra.
Lo abbraccio forte e quasi sarei scoppiata a piangere.
<<che hai?>>
<<Paulo è qui,e c'è Liam,e io non so che fare,ti prego rimaniamo per sempre così>>
<<dai All non fare così. Affronta tutto,sei la donna più forte del mondo>>
<<no Nathan non credo,non mollarmi ti prego>>
<<dai All>>
<<Allison sembra che non lo vedi da una vita,ma stamattina era qui>>
Mi dice mio padre sorridendo.
<<si è che anche se non ce l'ho tra i piedi per 5 minuti mi manca>>
Rispondo facendo uno dei sorrisi più finti del mondo.
<<Allison,baby>>
*Allison piccola*
Mi saluta la madre di Nathan,che è come una seconda madre per me.
La abbraccio forte,non la vedo da un po'.
<<you're always more beautiful>>
*sei sempre più bella*
Mi dice suo padre. Mi è sempre stato di grande aiuto quando il mio aveva dei problemi,quando in casa mia c'era astio,gelo. Lui c'è sempre stato per me.
<<thanks Edward>>
*grazie Edward*
Mi lascia un bacio tra i capelli, e poi saluto Landon,il fratello di Nathan...anche con lui sono letteralmente cresciuta,ma non ho lo stesso rapporto che ho con Nat,é completamente diverso.
Mentre parliamo vedo Paulo uscire fuori,così decido di seguirlo.
Scende le scale e scende in giardino,così lo faccio anche io.
<<hey Paulo>>
<<All>>
Rimaniamo qualche secondo a guardarci,fino a quando,non so bene come,perché,e con quale coraggio,ma corro ad abbracciarlo.
<<non riesco a vederti così,sei distaccato,che hai?>>
<<nulla,volevo prendere un po' di aria>>
<<non mi hai guardata un secondo>>
<<te l'ho già detto due mesi fa. Non riesco a vederti con un'altra persona All>>
<<perché non mi hai detto che venivi?>>
<<che senso aveva dirtelo? Sono qui per la società non per...>>
Non conclude la frase,si blocca proprio sul punto che sapeva mi avrebbe colpita nel profondo.
<<non per me...capisco,no anzi sai che ti dico,che sono una c*gliona. Goditi la festa,lo champagne e qualsiasi altra cosa. Ho sbagliato a seguirti>>
<<no Allison aspetta>>
<<no Paulo no, ho capito tutto tranquillo>>
Torno sopra,rischiando anche di cadere.
Prendo un bicchiere di champagne,e poi ancora un altro,e un altro...forse sto esagerando,ma sono delusa,arrabbiata,triste.
Mi cerca tra la folla,ma io lo evito continuamente. Si avvicina a me,ma io vado verso Liam.
Appoggia il suo braccio sulle mie spalle,anche se non volevo quel contatto fisico,non il suo contatto.
Continuo a bere champagne come se non ci fosse un domani,tutto seguito precisamente dai suoi occhi,che per un secondo non hanno smesso di fissarmi. Anche lui stava bevendo,soprattutto quando Liam mi toccava,o mi baciava. I miei baci sono freddi, e ovviamente inizia ad insospettirsi.
<<che hai?>>
<<nulla sono ubriaca e stanca. Ho bevuto
troppo.>>
<<ok va bene>>
Lo abbraccio e lui appoggia quasi tutta la mano sul mio sedere. Quando mi stacco intravedo Paulo uscire dalla porta principale.
<<Liam scusami un attimo>>
<<si va pure>>
Corro verso Paulo,per quanto i tacchi me lo permettessero.
<<Paulo>>
Lo chiamo ma non si gira.
<<Paulo>>
Nulla.
<<Paulo ti fermi un attimo>>
Si gira verso di me,era rosso, stava sprizzando fuoco da qualsiasi parte del corpo.
<<ho già visto abbastanza non dovevo venire>>
<<tu hai visto abbastanza? Ed io che mi sono sentita dire quelle cose? Che sei venuto qui solo per fare contenta la società e non per vedermi quando sei stato tu stesso a baciarmi, e mi hai chiesto di non partire più di una volta. Mi scrivevi che ti mancavo come l'aria,che dovevamo stare insieme,che avresti attraverso l'Oceano a piedi per avermi,e poi? Cos'è successo? Cos'è cambiato? Siamo cambiati noi? Sei cambiato tu? Io? Cos'è successo Paulo perché non me lo spiego>>
<<ti sei fidanzata>>
<<quando mi hai detto che volevi conquistarmi in qualsiasi modo ero single,non puoi cercare un alibi se non ce l'hai>>
Rimane muto,e guarda verso il basso.
Mio padre inizia a fare un discorso.
<<rimani per il discorso,poi se vorrai potrai andartene.>>
Alza gli occhi,che erano lucidi...mi si è frantumato il cuore.
Prendo il viso tra le mani, e gli lascio un bacio sulla guancia...so che è capace di rendermi sottona...proprio non ci riesco a non mostrargli affetto e a essere dura con lui.
<<dai andiamo>>
Entriamo dentro,e si avvicina ai ragazzi,e io faccio lo stesso avvicinandomi a Nathan.
<<volevo ringraziarvi per essere qui stasera. Questa é una giornata molto importante per me e per la mia famiglia perchè sono ben 47 anni che la nostra azienda cresce sempre di piú. In passato ci sono stati tanti problemi,ma ora siamo più uniti che mai. La dinastia che sto creando spero che un giorno possa passare ai miei figli, e soprattutto alla donna che sta crescendo proprio con lo stesso carattere del padre. All vieni qui.>>
Salgo sul piccolo palco,allestito per l'occasione. Lo abbraccio e lui mi sorride.
<<Mi dispiace per quello che ho fatto All>>
Mi dice sottovoce.
<<lo so papà>>
<<lei è una donna incredibile,é sempre piú avanti di me,in qualsiasi cosa. pensa sempre in negativo perchè non si fida presto delle persone, ed è un pregio quello che ha, perchè se inizia a investigare,si scopre anche che ha ragione. Sono fiero della persona incredibile che sei,e so che tu più di me sarai in grado un giorno di gestire questa attività,proprio come tuo nonno desiderava.>>
Gli sorrido,e stringo la sua mano,per dare conforto ad entrambi.
<<Ma stasera volevo anche ringraziare tutta la squadra e lo staff della Juventus,per essere qui,e aver celebrato con me questa giornata cosí importante. Grazie davvero.>>
Applaudono tutti e poi mio padre apre lo champagne.
Verso le 2 vanno via tutti. Liam ha provato più volte a rimanere ma dovevo parlare con Paulo,quindi ho detto a mio padre se poteva farlo tornare a casa,senza ovviamente far capire che ero stata io a dirglielo.
Vado nell'hotel in cui stavano alloggiando,e fortunatamente il proprietario era un mio carissimo amico,quindi riesco ad accedere alle camere in poco tempo.
Busso alla sua porta, e ciò che mi si presenta davanti è meglio delle sette meraviglie del mondo: Paulo in asciugamano,con le gocce che ancora percorrevano il suo petto.
<<All che ci fai qui?>>
Ero ormai diventata rossa come un peperone. Non mi stavo guardando allo specchio,ma ne ero certa.
<<i-io ehm sono q-qui per...si ok io sono qui per...>>
<<allora?>>
Dice con un ghigno quasi invisibile sul volto,probabilmente per il mio balbettare...che stupida che sono.
<<possiamo parlare?>>
Dico tutto d'un fiato per non balbettare.
<<come sei arrivata qui?>>
<<conosco il proprietario>>
<<entra. Vado a cambiarmi un secondo>>
Non sarebbe male se rimanessi così...oh ma dai Allison a cosa pensi?!
<<s-si va bene>>
Prendo un po' d'acqua che era nel mini-frigorifero...mi si era prosciugato tutto.
<<eccomi. Allora dimmi>>
<<stavamo parlando prima,pensavo dovessimo continuare>>
<<All io non so cosa dire sinceramen...>>
<<ti ho pensato ogni istante Paulo,anche quando sono con Liam ci sei sempre tu nei miei pensieri, soprattutto le prime settimane in cui l'ho conosciuto, è stato un inferno non potermi dimenticare di te. Ci provavo ma era difficile...era impossibile. Lui non sa nulla di me e di te, ho sempre tenuto tutto dentro,perché avevo paura che parlandone con qualcuno avrei distrutto i nostri ricordi,e non volevo.
Sei entrato in qualsiasi parte del mio corpo,dal primo istante in cui abbiamo parlato,e poi,diamine, non ne sei uscito più,e non so realmente come cacciarti,anche se non voglio farlo,e forse è questo che mi impedisce di non pensarti,proprio il fatto che io non voglio smettere di ricordare noi,di leggere i bigliettini che mi mandavi con la colazione, o i messaggi dolci che mi scrivevi.
Mi mancano quei giorni insieme,dove c'eravamo solo io e te contro il mondo,dove tu mi tenevi la mano per indicarmi la giusta strada e dove mi facevi da scudo.>>
Tutte le parole sono uscite come una canzone dalla bocca...non riuscivo a fermarmi,il mio cuore stava parlando,mentre i miei occhi piangevano.
Proprio in quel momento Paulo riceve una chiamata da Oriana.
Mi alzo,asciugando le lacrime ed apro la porta,per andare via.
<<All>>
<<mh?>>
Mi giro verso di lui,che era in piedi.
Mi abbraccia,e mi lascia dei baci sulla tempia e sulla guancia,asciugandomi le lacrime.
<<hai parlato tu io no.>>
Mi prende la mano e mi porta di nuovo sul letto.
<<anche io ti pensavo insistentemente,e quando mi capitava una tua storia,magari con il tuo...
ragazzo?!>>
<<chiamalo come vuoi>>
<<si vabbè lui,All io rimanevo malissimo credimi,ero scontroso,distaccato,arrabbiato,ho capito in quel momento che tu mi mancavi troppo,ma sono sempre stato così codardo,vigliacco,che non ti ho scritta,non ti ho chiamata. All,mi dispiace tanto,so di aver sbagliato>>
<<non sei stato l'unico>>
<<ma ho sbagliato di più>>
<<anche io non ti ho scritto>>
<<All scusa>>
<<scusami anche tu Pau>>
<<tutto ciò che ci siamo detti ora...che significa
All?>>
<<o che chiudiamo queste cose in questa stanza e torniamo amici, o che...>>
<<o che ci mettiamo insieme>>
<<si>>
<<prendiamoci del tempo prima di pensare a cosa stiamo per fare ok? Sei pur sempre la figlia del mio capo All,e poi c'è la distanza,e la differenza di età e tu sei fidanzata,e anche io...va bene per te?>>
<<si va bene>>
Dico alzandomi.
<<dove vai?>>
<<torno a casa>>
<<prima cosa è tardi;seconda cosa io non ti lascio tornare a casa>>
<<perché?>>
<<non dopo tutto quello che ci siamo detti>>
Mi tira a sé facendomi stendere vicino a lui.
Mi lascia dei baci sulla guancia,avvicinandosi all'angolo della bocca,facendomi così soffrire.
<<non potevo farti tornare a casa>>
Dice continuandomi a baciare,senza mai finire sulla labbra. Non riesco più a contenermi.
<<puoi odiarmi per quello che sto per fare>>
Prendo tra le mani il suo viso e gli do un bacio sulle labbra,quelle tanto desiderate.
Lui continua,chiedendomi anche l'accesso con la lingua,che non tarda ad arrivare.
Le nostre labbra erano diventate un'unica cosa,come i nostri cuori.
<<peccato che non potrei mai odiarti>>
Dice continuando ciò che aveva interrotto.
Ci baciamo insistentemente,mentre i nostri telefoni continuano a squillare e mostrare nomi che a causa della passione che ci stava annebbiando la mente,non riusciamo a decifrare.
Crolliamo dopo un po',stretti l'uno all'altra.
Cosa sto combinando?

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora