The number 33 of Juventus🔝

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<<abbiamo deciso che prima che torni a New York, dobbiamo festeggiare questo nuovo arrivo>>
Ci dice il presidente Agnelli mentre siamo nel suo ufficio.
<<quindi domani?>>
Chiede mio padre.
<<si>>
Risponde Pavel Nedved, il dirigente sportivo.
<<vogliamo organizzare qualcosa di bello,ma non troppo eccessivo>>
<<per me va bene;anzi grazie.>>
Dice mio padre.
<<Allison vogliamo anche te>>
<<volentieri. Amo le feste>>
<<posso chiederti una cosa?>>
Mi dice Nedved.
<<si>>
<<perché segui tuo padre ovunque? Non che ci dia fastidio...anzi. Ma sono curioso>>
<<se mai dovessi avere le redini dell'azienda devo essere pronta a tutto>>
<<Blake hai il futuro nelle tue mani>>
<<l'ho fatta crescere bene,mi fido quasi del tutto di lei>>
<<giusto che sia così>>
Dice Pavel.
<<cambiando discorso...stiamo già pensando a chi prendere per la prossima stagione>>
<<ah si...chi?>>
<<Allison se ti annoi puoi andare dove vuoi>>
<<andrei volentieri a prendere un caffè>>
<<vai pure...noi dobbiamo parlare di cose che a te sicuramente non importano>>
<<sono completamente d'accordo>>
Dico facendo scoppiare tutti a ridere.
<<ci vediamo dopo>>
<<ciao a tutti>>
Saluto chiudendo la porta.
Scendo e mi reco alla caffetteria...chissà se preparano i caffè americani.
<<ciao>>
Dico entrando.
<<hi miss. Carrington>>
*ciao signorina Carrington*
Mi dice un ragazzo che avrà intorno ai 23 anni...credo!
<<perché in inglese?>>
Dico sorridendo.
<<cerchiamo di farla sentire a casa>>
<<grazie é una cosa bellissima,che apprezzo tantissimo.
Se realmente vuoi...posso darti del tu?>>
<<assolutamente si siamo ragazzi>>
<<bene... dicevo se realmente vuoi farmi sentire a casa devi rispondermi si a questa domanda. Fate i caffè americani?>>
<<mhhhh no...ma per te possiamo farli dai>>
<<grazie...grazie mille>>
Gli dico sorridendo e lui ricambia.
<<ciao All>>
<<ciao Federico>>
<<ciao Allison>>
Dicono tutti entrando in stanza.
<<ciao ragazzi>>
<<come stai?>>
Mi chiede Bonucci.
<<potrebbe andare meglio,voi?>>
<<bene. È successo qualcosa?>>
<<nulla di preoccupante...spero! Grazie per l'interesse>>
<<il presidente?>>
Mi chiede Juan.
<<era con il presidente Agnelli e Nedved. Stavano parlando di affari.>>
<<come sempre d'altronde>>
<<Ecco a te Allison>>
<<grazie mille>>
Mi arriva una chiamata e ho il cuore a mille per paura che fosse Nathan,o mia mamma.
Alla fine era Christian.
Rispondo con tranquillità in quella stanza,diventata silenziosa a causa del mio cellulare che aveva iniziato a squillare.
<<potete parlare non fate caso a me>>
Dico per non fargli prestare attenzione alla mia chiamata.
<<hey Chri>>
<<All...che fai stasera?>>
<<non ho nulla in programma>>
<<esci con noi?>>
<<mhhh se non ho nulla da fare si>>
<<All che hai?>>
<<nulla C sto bene>>
<<voglio crederti...scrivici se vuoi uscire con noi>>
<<ok ciao>>
Stacco il telefono ancor prima che lui potesse rispondermi...sono in ansia,sono preoccupata,pensano di conoscere tutto di me,ma non sanno nulla. Ho paura di aver messo a rischio la vita della mia famiglia.
Rimango a fissare il cellulare,come se da un momento all'altro potesse arrivarmi un segno del destino,come se potesse arrivarmi un messaggio che avrebbe cancellato tutte le preoccupazioni.
<<ragazzi ascoltate un momento tutti>>
Richiama l'attenzione il presidente Agnelli.
<<domani sera ci sarà una festa in onore del presidente Blake. Vorrei che ci foste tutti e portate la vostra famiglia mi raccomando,deve essere una cosa molto bella.>>
<<ci saremo>>
Urla Alvaro Morata...lui lo conosco perché seguo sua moglie su Instagram...è una donna incredibile...non credo esistano parole per descriverla.
<<bene perfetto...inizio a preparare tutto>>
<<ma tranquillo Andrea...non ho bisogno di cose pacchiane>>
<<Allison cosa ci consigli?>>
<<tanto champagne>>
Dico facendo scoppiare a ridere tutti.
<<come organizzate le feste voi in America?>>
<<le nostre feste in America sono realmente troppo, non badiamo a spese,luogo,e soprattutto alcol. Ma se mio padre dice di non volere una cosa pacchiana bisogna accontentarlo.>>
<<va bene Allison ti prendiamo in parola>>
Mi dice sorridendo e io ricambio il sorriso.
Vanno via mentre i ragazzi ritornano a quello che stavano facendo,mentre io inizio a parlare con il barman.
<<hey All>>
<<Fede>>
Saluto Federico Bernardeschi che si siede vicino a me,su una sedia alta.
<<Ale mi porti un caffè?>>
<<si Fede arriva subito>>
<<grazie.
Allora che mi racconti All?>>
<<nulla di che...solo che dopodomani ritorno a casa>>
<<e non vedi l'ora o vorresti rimanere?>>
<<dipende da quale aspetto me lo chiedi. Voglio tornare per la mia famiglia,per Jack, per i miei amici,per la città in generale. Qui mi piace perché sto imparando ad ambientarmi...ma rimango del parere che non vorrei viverci. New York è un altro mondo>>
<<è dove sei nata,è normale che tu non voglia lasciare la tua città. Qui si sta bene,è tranquillo,credo tu te ne sia accorta>>
<<si assolutamente,ed è bello avere questa pace,ma sono una persona caotica,amo il baccano, e quale città meglio di New York?>>
<<si hai ragione>>
<<ho la mia vita...trasferirmi qui sarebbe cambiare totalmente stile di vita. Forse non tanto gli amici,perché qui ne ho alcuni,quanto le feste,la scuola particolarmente,e poi lì ho l'azienda di mio padre. È tutt'altra cosa.>>
<<mi piacerebbe sentirti qualche volta. Li vedi questi c*glioni dei miei amici che ci stanno guardando e ridono?>>
<<si>>
Dico scoppiando a ridere.
<<pensano che tu mi piaccia,e sei una bellissima ragazza eh assolutamente,ma non mi piaci in quel senso. Quindi ti ho chiesto il numero ma non per quello,perché credo tu sia un'amica molto buona, e gentile>>
<<hai fatto un giro di parole per dirmi che ti piaccio fisicamente e caratterialmente e non in quel senso e che volevi solo il mio numero per scriverci come amici. Ma io non ti avevo chiesto assolutamente nulla>>
L'ho messo in imbarazzo probabilmente.
<<già>>
Dice grattandosi la nuca e accennando un dolce sorriso.
<<tieni>>
Gli do il mio cellulare sbloccato,con l'app del telefono aperta.
Mi scrive il suo numero e vedo che si segna come "IL NUMERO 33 DELLA JUVENTUS!😉>>
<<ma sei serio?>>
Gli dico ridendo.
<<si così puoi scrivere qualsiasi lettera e trovarmi subito>>
<<sono sconvolta. Dopo ti scrivo così segni anche tu il mio>>
<<va bene>>
<<Fede ti va anche qualcosa da mangiare?>>
Gli chiede Alessandro il barman.
<<no Ale grazie>>
<<va bene>>
<<ti dispiace se chiamo un secondo una mia
amica?>>
<<no All fa' pure>>
<<grazie>>
Chiamo Beatrice sperando che domani mi accompagnasse a comprare qualcosa...lei più di me sapeva cosa e dove comprare,essendo di Torino!
<<All>>
<<Bea sei con Giuly?>>
<<si>>
<<devo chiedervi un favore>>
<<spara>>
<<devo andare a fare shopping. Domani ho una festa e non ho assolutamente nulla da mettermi>>
<<che festa e con chi?>>
Dicono ridendo pensando sicuramente che avessi qualche festa con qualche ragazzo.
<<non posso ancora dirvelo ma domani scoprirete tutto. Ci siete?>>
<<no All domani c'è l'inaugurazione del locale di mio padre a Milano>>
<<oh Dio santo Bea hai ragione me n'ero completamente dimenticata. Ho la testa altrove mi dispiace tantissimo>>
<<vorrei aiutarti All...mi dispiace. Domani verranno anche i ragazzi...speravo ci fossi anche tu>>
<<Bea mi dispiace da impazzire...me n'ero dimenticata...mi farò perdonare. Scusa>>
<<va bene All tranquilla. Ti scrivo dopo>>
<<ciao ragazze>>
Dico staccando la chiamata. Vado da mio padre a passo svelto per ricordargli questa cosa.
<<domani c'è l'inaugurazione del locale di Marco,il padre di Bea>>
<<diamine hai ragione...non possiamo andarci All.>>
<<si papà lo so,era per ricordartelo>>
<<mi dispiace All>>
<<si è ok>>
Torno a dov'ero seduta prima,mettendo le mani tra i capelli e pensando a cosa fare.
<<possiamo andarci insieme a fare shopping>>
<<che?>>
<<se ti va ovviamente>>
<<davvero vuoi accompagnarmi?>>
<<si voglio conoscerti meglio>>
<<per me va bene>>
<<ok perfetto. Tuo padre mi ammazza>>
<<no dai sei un bravo ragazzo,se ti conoscesse sarebbe fiero di me che ho un amico come te. Ne ho veramente tanti,ma sono tutti str*nzi,anche se mi vanno bene.>>
<<se muoio mi porti sulla coscienza>>
<<ci sto>>
<<hey piccioncini>>
Iniziamo con i nomi assurdi.
Juan e Paulo si fanno strada verso di noi, e Juan pronuncia quell'orribile frase.
<<ci siamo con i nomi>>
<<che si dice?>>
<<nulla di importante>>
Risponde Federico.
<<tu che ci dici Juan?>>
<<nulla di importante>>
Dice imitando la voce di Federico e facendomi scoppiare a ridere.
<<scusami Fede mi dispiace ma non ce la faccio>>
<<non ci credo>>
<<All guidi?>>
Mi chiede Juan.
<<si. Ho la patente da circa un anno. In America si prende a 16 anni>>
<<ah va bene.>>
<<All andiamo?>>
Mi chiede Mike,facendo irruzione in quella stanza.
<<si sto arrivando>>
<<non parla italiano?>>
<<no,sa solo qualche parola>>
<<ah va bene>>
<<vado. Ciao a tutti ragazzi>>
<<ciao All>>
Dicono in coro.
Il giorno dopo scrivo a Federico,mandandogli la posizione di casa mia. Mi cambio velocemente,indossando qualcosa di pesante,ma non troppo.
<<con chi esci All?>>
<<con Federico Bernardeschi. Siamo amici è un bravo ragazzo>>
<<si All lo so,mi fido di lui.>>
<<fallo papà,credimi>>
<<ti piace?>>
<<no assolutamente no. Siamo amici.>>
<<ok meglio così>>
Bussa alla porta e si precipita ad aprirgli.
<<presidente>>
Lo vedo abbassare lo sguardo per paura che mio padre potesse dirgli qualcosa di brutto.
<<1 non correre con l'auto;
2 non sfiorarla neanche;
3 a distanza di sicurezza l'uno dall'altra;
4 un solo dito addosso e sei morto>>
<<si signore>>
<<oh mai dai lo pensi anche sta scherzando>>
Dico andando verso il portone.
<<ciao pa'>>
<<arrivederci>>
Saluta Federico.
<<Tranquillo Fede,è un uomo geloso ma al punto giusto>>
<<mi ha messo paura>>
<<sa farlo anche meglio. Non pensarci>>
<<va bene>>
Mi porta in giro per i negozi,e indosso tantissime cose non sapendo bene cosa prendere.
Alla fine mi ritrovo con 10.000 acquisti,come sempre.
<<lo so che avresti potuto trascorrere la giornata in un modo migliore. Mi dispiace>>
<<no All mi sono divertito,soprattutto a farti da consulente di moda>>
<<grazie per tutto Fede>>
<<grazie a te, è stata una giornata diversa ma bella.>>
Prendo il cellulare,e con qualche difficoltà a causa delle buste scatto una nostra foto,pubblicandola sulle storie di Instagram.
La prima persona che la vede è proprio Paulo...già Paulo...da quella sera non ci parliamo...e probabilmente stasera verrà anche con la sua ragazza.

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora