A month later🗓

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un mese dopo;

È agosto,è estate,ed è il mese in cui tutti,lavoratori e non,sono in vacanza.
E così anche io e Neymar,fino a qualche ora fa.
Siamo di ritorno da Ibiza,con David Lucca e alcuni amici.
Neymar deve tornare a lavoro,è tempo di preparare la nuova stagione,e le nuove competizioni.
Non torno a New York da tre mesi,mentre a Torino da uno.
Un po' mi mancano queste due città,ma sto così bene.
Non ho sentito Paulo,solo poche volte ci siamo scritti,qualcosa di sfuggita,mentre sono rimasta in contatto con tutti i ragazzi della Juve.

Entriamo a casa,dopo circa due settimane di hotel privati,con piscina vista mare,yatch colmi di alcolici e musica,discoteche,cene,bagni,tuffi...insomma le solite cose.
<<casa dolce casa>>
Dice Neymar gettandosi sul divano.
Vanno tutti di sopra a svuotare le valigie,mentre David Lucca lascia la sua in soggiorno e corre nella sua stanza.
<<sei stanco amore?>>
<<un po' si>>
Mi tira per il braccio,facendomi mettere a cavalcioni su di lui.
<<amore mio,è stata una vacanza stupenda>>
<<si niño anche per me>>
*bimbo*
Mi lascia dei baci sul collo,mentre io gli metto le mani tra i capelli.
<<voglio dormire per circa 48 ore>>
<<e quindi vuoi lasciarmi da sola per 48 ore?>>
<<giusto,hai ragione,10 vanno bene,il restante starò con te>>
Apro Instagram,mentre gli sorrido e gli do dei baci sulla guancia.
Inizio a scorrere le storie e scopro che tutta la squadra della juve era a New York...il che mi provoca ancor di più una voglia matta di tornare nella mia città,anche solo un giorno.
Andiamo di sopra,lui si stende sul letto,chiudendo gli occhi,mentre io inizio a svuotare la mia valigia,mettendo le cose da lavare in una cesta.
Ritrovo le polaroid che avevamo scattato,e sorrido nel vederle.
<<hey amore,guarda qui>>
Mi avvicino,sedendomi su di lui e gli do le foto.
<<sono bellissime>>
<<si amore>>
Mi bacia,e chiede l'accesso con la lingua,che accetto.
Mi toglie la maglia,e io faccio lo stesso con la sua. In quel momento mio padre inizia a chiamarmi.
<<rispondi>>
<<è mio padre,dopo>>
Gli dico continuando a baciarlo.
Mi arrivano centinaia di messaggi da parte dei miei,e altrettante chiamate,anche da parte di Nat.
<<All forse è successo qualcosa>>
Mi alzo,prendo il cellulare e chiamo papà.

<<All>>
La sua voce era roca,aveva pianto,si sentiva.
<<papà?>>
<<All devi venire a New York,ora!>>
<<perché?>>
<<All...>>
<<cosa??>>
<<Jack é in ospedale,in coma>>
Ed il mondo mi è caduto addosso in quell'attimo.
Mentre io ero a Ibiza a godermi le vacanze,a fare il bagno,a prendere il sole,mio fratello stava male...e come potevo saperlo se è sempre stato bravo a nascondere le emozioni,le debolezze. Lo chiamavo e sembrava ogni giorno più felice...forse l'ha fatto per me,per i nostri genitori,per paura che potessi vivere quello che avevo già vissuto in precedenza...forse semplicemente non voleva vedermi più soffrire.
<<All ci sei?>>
<<sto arrivando>>

<<amore stai bene?>>
<<devo andare a New York Ney...Jack è in coma>>
<<All ma cosa stai dicendo?>>
Vedo i suoi occhi inumidirsi,segno che stava per piangere.
Lo abbraccio forte...ne avevo bisogno,e forse anche lui.
<<andiamo amore non perdiamo tempo>>
<<Ney no vado da sola,hai da fare qui ok? Non preoccuparti>>
<<ma tu sei pazza,io non ti lascio sola. Sono allenato,è questo che ho fatto tutta l'estate.
Amore io non ti lascio partire da sola>>
<<ti amo>>
<<anche io piccola>>
Andiamo in aeroporto,dove fortunatamente c'era ancora il suo jet privato.
Non avevamo nulla,se non due zaini con alcune cose di sopravvivenza,come il portafogli,i caricabatterie,e altre cose.
In tutto il viaggio non smetto che pensare a Jack.
Neymar non sa cosa lui abbia,e non me l'ha chiesto...sta rispettando il mio silenzio.
<<amore mangia qualcosa dai>>
<<no non ho fame,ma grazie>>
Quando arriviamo a New York sono circa le 7 del mattino.
Corriamo per l'aeroporto,tenendoci la mano per non lasciarci mai.
Mike era fuori ad aspettarci,e appena mi avvicino a lui lo abbraccio,vedendo il suo viso spento.
Lui e Jack hanno un'amicizia bellissima,a volte passavano ore intere a giocare a basket,e di solito vinceva sempre Jack,perché Mike voleva vederlo felice.
<<andiamo in ospedale Mike per favore>>
<<si All>>
Saliamo in macchina e arriviamo in ospedale.
Mi fermo chiedendo in quale piano e stanza si trovasse mio fratello.
<<quarto piano,stanza dieci>>
Corriamo verso l'ascensore,ovviamente già occupato,così inizio a correre per le scale,con il serio rischio di cadere.
Quando arrivo al quarto piano,corro verso la stanza,vedendo tutta la squadra della juve seduta lì, mia madre abbracciata a Nathan e mio padre davanti alla porta del corridoio in cui c'è la stanza di Jack.
<<Allison>>
<<papà>>
Lo abbraccio forte,cadendo poi in un fiume di lacrime.
<<voglio vederlo papà ti prego>>
<<All non puoi entrare,lo stanno visitando>>
<<papà ti prego>>
<<All>>
Berna si alza e viene verso di me,abbracciandomi.
<<hey sta' tranquilla>>
Mi dice sotto voce,come se quelle parole dovessero essere solo nostre.
Rimango stretta a lui per attimi che sembrano infiniti.
Si allontana,sedendosi di nuovo al suo posto,e questa volta è Neymar che viene ad abbracciarmi.
<<shhh amore sta' calma>>
Mi dice tra i capelli.
<<non ce la faccio Ney,ho bisogno di lui>>
Tra le sue braccia mi sono fatta ancora più piccola di come ero fino a pochi secondi fa.
<<amore fidati di me ok? Si risolverà tutto,Jack è forte ce la farà>>
<<per quanto tempo ancora deve farcela?>>
<<sarà l'ultima volta All,ascoltami>>
<<ho bisogno di sentirti dire che per me ci sarai,ti prego>>
<<io ci sarò sempre per te amore,non devi chiedermele queste cose,sono scontate>>
<<per me ora no>>
<<si,scusa,hai ragione>>
<<ti amo Ney>>
<<anche io amore mio ti amo da impazzire>>
Sentiamo la porta aprirsi,e quando mi giro esce il medico,accompagnato da un'infermiera.
<<ciao Allison>>
Mi dice con occhi tristi.
<<ciao Adam>>
Non riesco a guardarlo,vedere il suo solito sorriso spento mi uccide.
Adam è il medico che si è sempre occupato di mio fratello,e alcune volte che passavo le notti in ospedale per stare con lui,Adam veniva sempre da noi,e mi portava da mangiare,o giocava per pochi minuti a carte con noi.
<<non ci sono segni di miglioramento,abbiamo fatto tutte le visite possibili. Controlleremo costantemente qualsiasi cosa,anche a costo di spenderci tutto il lavoro,ve lo prometto>>
Il mio cuore si stava spezzando sempre di più. Alla prima frase non ho ascoltato più niente. Sono vuota,non riesco a piangere,non riesco a pensare e a connettermi con il mondo.
<<Adam ti prego non dirmi questo>>
<<Allison>>
<<Adam ti prego,dimmi che è uno scherzo,che è sveglio e che ci sta aspettando per giocare a carte,come abbiamo sempre fatto>>
Aveva le lacrime agli occhi...
Aspetto una sua risposta con sguardo di speranza,come se stessi aspettando una risposta positiva,che non arriva.
<<posso vederlo?>>
<<si All vai,parlagli mi raccomando ok?>>
<<si>>
Mentre sto andando verso la porta mi lascia un bacio tra i capelli e poi vado in stanza.
Prendo una sedia,posizionandomi alla sua sinistra.
Gli stringo la mano. Era debole,pallido,con gli occhi chiusi e la bocca senza il suo fantastico sorriso.
<<hey amore come stai?
Dovrei odiarti per non avermi detto come ti sentivi davvero...ma come faccio ad odiarti se per te darei il mondo?
Cosa ci fai ancora chiuso in te stesso? Vieni fuori,manchi a tutti.
Ronaldo è lì fuori e ti sta aspettando. Vuole fare due palleggi con te,vuole insegnarti a fare tante cose,che non ho mai capito e tu ogni volta me lo rimproveravi.
Quante volte mi hai parlato di lui,che alla fine ci ho perso la testa anche io.
Mi avevi detto che se lo avessi incontrato,gli avresti chiesto di firmarti la maglia,e invece hai visto papà cosa ha fatto? L'ha "comprato" per te.
C'è anche Neymar sai?
Ti ricordi la promessa?
Ogni qualvolta lo avresti chiamato lui sarebbe venuto da te. Ora non l'hai chiamato,ma è comunque qui.
Però se magari ti svegliassi e lo chiamassi e mi cacceresti via, a me andrebbe bene lo stesso.
Vuole farti conoscere David Lucca...è davvero un bambino speciale,proprio come te.
Ama il calcio come te, ama Neymar calciatore come te, ama suo padre come te, ama la sua famiglia come te, ama le persone genuine,così come fai tu.
Mi manchi Jack,io non ce la faccio a vederti così.
Dove sei? Dimmi che almeno mi stai ascoltando.
Dimmi che mi vuoi bene,o picchiami come facevi quando entravo nella tua stanza a darti fastidio,ma ti prego fa qualcosa.>>
Appoggio la testa sulla sua pancia,e piango...non posso fare altro.
<<Allison,non farti sentire così>>
Entra mia madre in stanza e si siede vicino a me.
<<non ce la faccio mamma,mi manca>>
<<anche a me All credimi>>
<<vi lascio da soli>>
Mi alzo,uscendo fuori dalla stanza.
<<Neymar?>>
Chiedo uscendo dal corridoio delle stanze.
<<è andato a prenderti qualcosa da mangiare>>
Mi risponde Nathan.
<<come se lo mangiassi>>
Torna Neymar con un sacchetto e un caffè americano.
<<grazie Ney,ma prendo solo il caffè>>
<<come vuoi>>
<<cosa gli hai detto All?>>
Mi chiede mio padre.
<<gli ho parlato di Cristiano che è qui ad aspettarlo,gli ho detto che mi manca tanto, gli ho parlato di Neymar,e della promessa che gli ha fatto,e poi di noi>>
Mio padre annuisce,mentre Neymar mi stringe la mano.
Ci sediamo, metto le gambe sulle sue e appoggio la testa nell'incavo del suo collo,mentre lui mi stringe a sè.
<<ho paura>>
<<non averne,fidati andrà tutto bene>>
<<perché ne sei così sicuro?>>
<<perché lo so All,lo sento>>
<<grazie per essere qui>>
<<non scherzare All,non ti avrei lasciata da sola>>
Rimango così per un tempo indefinito.
<<Perché non tornate tutti a casa,fate una doccia tranquilla,non vi preoccupate,ci siamo noi qui. All parlo anche con te>>
Dice mio padre.
<<no papà>>
<<All>>
<<no>>
<<Blake stiamo bene qui davvero>>
Risponde il Presidente Agnelli.
<<tuo padre ha ragione All. Torna a casa, ti cambi e fai una doccia. E' stato un volo stressante>>
Mi dice Neymar vicino all'orecchio, lasciandomi poi dei baci sulla guancia bagnata.
<<se si risvegliasse? Io voglio esserci>>
<<ti prometto che correremo qui, salteremo sulle auto se ce ne sarà bisogno>>
<<promettimelo>>
<<si amore te lo prometto>>
Ci alziamo tenendoci per mano, e sento lo sguardo di Paulo intento ad osservare qualsiasi particolare.
<<andiamo a casa,faccio una doccia veloce,torno subito papà>>
<<si All>>
<<papà chiamami ti prego se si sveglia>>
<<si sta' tranquilla>>
<<ok,torniamo subito>>
Andiamo a casa,accompagnati da Mike.
Quando scendiamo dalla macchina Neymar rimane a bocca aperta.
<<che c'è?>>
<<questa casa è bellissima>>
Gli prendo la mano e lo porto sopra,con me,nella mia stanza.
<<questa casa è enorme. È la tua stanza?>>
<<si>>
Vedo il letto disfatto,con dentro il peluche di Jack,segno che aveva dormito qui.
Mi avvicino al letto,sedendomi lentamente, e prendendo il peluche.
Le lacrime cadevano insistentemente,e Neymar aveva capito tutto.
Si siede vicino a me,prendendomi la mano.
<<Jack ha la leucemia linfoblastica,nonché tumore delle cellule del sangue.
Gliel'hanno diagnosticata all'età di 5 anni,e da quel momento non ci ha abbandonati un attimo.
Ha iniziato a fare le chemioterapie, a prendere medicine,ma nulla.
Per un tempo abbiamo sperato che fosse andato via,e invece no.
Sono stati 5 anni infernali...soprattutto i primi mesi,in cui lui vomitava continuamente,era pallido,aveva la febbre,gli comparivano lividi senza motivo...è sempre successo,poi è migliorato,poi di nuovo e sembrava che le medicine stessero facendo effetto,eppure no.>>
<<amore mio,non posso crederci. Non posso neanche immaginare che cosa tu abbia passato. Non ne ero al corrente. Dio All>>
Mi stringe forte al suo petto.
<<nessuno lo sa,solo la mia famiglia,Nat che ne fa parte e altrettanto Mike>>
<<grazie per esserti confidata con me>>
<<ti amo,come non potevo>>
<<anche io ti amo,ci sarò sempre per te amore>>
Ci baciamo,finalmente. Avevo bisogno delle sue labbra,avevo bisogno di questo contatto,avevo bisogno di sentirlo mio,avevo bisogno di questo "tocco".
<<faccio la doccia. Ney per qualsiasi cosa rispondi al cellulare,che sia mio o il tuo. Entra in bagno,non mi importa>>
<<si amore tranquilla>>
Faccio una doccia veloce,indosso l'intimo,e poi mi vesto.
Quando torno in stanza anche Neymar si era cambiato con alcune cose che avevamo comprato in un negozio mentre eravamo diretti verso casa,siccome non avevamo portato le valigie.
<<hey amore come stai??>>
<<sono stanca,vorrei dormire,ma non posso,tu come stai?>>
<<stanco,ma mi importa solo di te>>
<<Ney puoi tranquillamente rimanere a dormire,ti chiamo per qualsiasi cosa>>
<<no amore,voglio starti accanto>>
Gli lascio un bacio,prima di scendere e tornare in ospedale.
<<papà,novità?>>
<<All,no,hanno appena fatto altri controlli,sempre la stessa situazione. È il suo peluche quello?>>
<<era nel mio letto>>
<<dormiva nel tuo letto mentre eri a Parigi>>
<<si me ne sono accorta>>
Entro nella stanza di Jack,che non aveva mosso neanche un capello.
Gli lascio il peluche e gli accarezzo le guance.
<<amore mio,così dormivi nel mio letto?
Non me l'hai mai detto...perché non mi hai chiamata quando sentivi la mia mancanza?
Saresti potuto venire a Parigi,o sarei tornata io qui,solo per te.
E invece hai preferito restare in silenzio,mi manchi tanto Jack,tantissimo>>
Mi addormento tenendogli la mano,cosa che non avevo fatto in questo tempo.

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora