Lies🤥

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Il giorno dopo mi sveglio presto,verso le 4:30. Accendo il telefono,ma non trovo alcun messaggio di mio padre e neanche una telefonata.
Mi alzo e inizio a camminare per la stanza,pensando cosa fare per trovarlo,ma non ne ho la benché minima idea.
Mi siedo sul davanzale della finestra,e osservo la luna,come se potesse darmi un segnale,come se potesse indicarmi la strada per arrivare a lui.
Le lacrime scendono,ma cerco di non far rumore per non svegliare Paulo.
<<All>>
Si avvicina a me,appoggiando le mani sul mio braccio e sulla mia gamba.
Ero così immersa nei miei pensieri che non ho neanche sentito che si era alzato.
<<hey>>
Giro il mio viso verso di lui,e appoggia la sua fronte sulla mia,ritrovandoci a pochi centimetri di distanza.
<<torna a dormire All>>
<<Paulo non ce la faccio>>
<<All se rimani sveglia è peggio>>
<<Paulo devo cercarlo>>
<<All dove pensi di andare e se non fosse qui? Se non fosse a Torino? Se fosse a Milano ad
esempio?>>
<<Paulo lo so ma sono realmente preoccupata>>
<<tua madre non sa nulla?>>
<<mi dice di no,ma non ci credo,sono sicura sappia qualcosa ma non vuole farmi preoccupare>>
<<All vedrai che starà bene,sta' tranquilla>>
<<non si è fatto sentire per troppo tempo,e credo mi stiano mentendo tutti,anche il presidente>>
<<credi che sappia dov'è?>>
<<ho questa cosa dentro che mi dice di sì,ma non lo so>>
<<All stai impazzendo,non credo sappia dove sia,e poi perché non dirtelo?!>>
<<Paulo non lo so>>
<<perché non andiamo a dormire All?>>
<<Paulo vai hai ragione domani hai gli allenamenti>>
<<no devi venire anche tu con me>>
Prende le mie gambe e le gira verso di lui,si posiziona tra loro e prende il mio viso con le mani,lasciando dolci carezze e qualche bacio,molto umido.
I suoi baci,i suoi tocchi,le sue carezze,la sua presenza,il nostro contatto fisico,mi fanno stare davvero bene,in questo momento sono la mia unica certezza,e lui forse è l'unica persona che non mi sta mentendo. So che è fidanzato,e che stiamo sbagliando,perché diciamoci la verità tra amici non si dorme ogni sera insieme,non si fa colazione a letto,non lasci carezze sul viso e baci umidi,non la chiami "piccola",non ti prendi cura di lei...non so bene cosa sia questo rapporto,non ho ancora nessun nome da dargli...sto bene si,ma pensare che tra meno di una settimana tutto questo finirà mi fa stare male. Quando tornerò qui lo vedrò raramente,e sempre accompagnato dalla sua ragazza,ma va bene...devo farmi una vita al di fuori di lui,di questo ne sono certa.
<<andiamo?>>
Mi pone questa domanda quasi sul lobo dell'orecchio, e divento completamente una statua,che aveva la pelle d'oca ovunque.
In quel momento il suo naso è vicino al mio,e avrei davvero voluto baciare le sue labbra,anche se non mi era mai successo prima di desiderarle così tanto. Forse perché sono distrutta,o forse perché mi sta sempre così vicino,o...non so...forse per quello ma non voglio pensarci,non posso creare neanche un minimo pensiero su questa cosa.
<<si>>
Quando siamo nel letto mi stringe forte a lui,come se fosse la nostra ultima notte in questo mondo.
<<mi prenderò cura di te All,non ti lascerò sola>>
<<ti voglio bene Pau>>
<<anche io All tanto,sei una persona incredibile>>
<<vorrei esserlo realmente>>
<<per me lo sei,e questa cosa non la cambierà nessuno>>
<<non mi conosci>>
<<con me sei diversa,con me sei vera, dolce,io sono sicuro che se in qualsiasi caso tu sia stata str*nza l'hai fatto per proteggerti>>
Mi lascia dei baci sulla fronte,mentre io prendo il telefono,per provare a chiamare di nuovo mio padre.
Questa volta bussa.
<<sta bussando>>
Mi alzo di scatto mettendomi seduta al centro del letto,mentre Paulo mi stringeva la mano.
Il sorriso sulle labbra si spegne quando smette di bussare e parte la segreteria.
Continuo a richiamare,ma nessuna risposta.
<<All il fatto che il telefono è finalmente acceso è una cosa positiva,vedrai che ti richiamerà. Prova a dormire un altro po'. Domani mattina mi sveglio prima,ti prometto che se trovo qualche messaggio
e/o telefonata da parte di tuo padre ti sveglio. Te lo prometto All>>
<<va bene Paulo. Grazie>>
Chiudo gli occhi,mentre il suo respiro cammina sul mio corpo. Le sue dita fanno su e giù sulla mia pelle,provocandomi brividi su brividi. Le sue labbra appoggiate sulla mia fronte,e le braccia intorno al mio collo.
Vorrei non finisse mai questo momento.
Il giorno dopo mi sveglio verso le 9,accendo il cellulare,ma trovo solo qualche messaggio da parte di Paulo,Nathan e alcuni ragazzi di scuola.
Continuo a chiamarlo insistentemente,ma nulla da fare,così decido di rispondere a Paulo.

𝙊𝙣𝙡𝙮 𝙮𝙤𝙪 𝙘𝙖𝙣 𝙨𝙖𝙫𝙚 𝙢𝙚 | 𝙋𝙖𝙪𝙡𝙤 𝘿𝙮𝙗𝙖𝙡𝙖 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora