•17 - Un nuovo capitano.

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TAEHYUNG

Picchietto le dita sul tavolo, sospirando. Alla fine, sembra che uccidere Joohyuk sia l'unica opzione che possa aiutare tutti.
Sento bussare alla porta, così afferro il pugnale e mi avvicino lentamente. La apro lentamente e prendo la persona, puntandogli il coltello alla gola.

Mi lascio uscire un respiro, mentre lui mi guarda con gli occhi spalancati.
Lo tiro dentro, mettendo via il pugnale. Chiudo il pugnale. «Scusami, ma non posso stare sicuro di chi ci sia fuori dalla porta.»

Poso i palmi sul tavolo, dandogli le spalle. Mi abbraccia da dietro, posando la guancia contro alla mia schiena.
«Pare che io non sia più il capitano.»
La sua presa si fa meno forte e io mi giro. È sorpreso, con la testa inclinata di lato.
«Scherzi?»
«No, Jungkook, no.»

«Ho conosciuto il barone...Taehyung, lui è così...vecchio.»
Si accarezza le braccia al petto, tremando appena. «Ho sentito una brutta sensazione, quando m-mi ha toccato.»

Lo guardo di scatto e respiro pesantemente, con la vena del collo che pulsa.
«Lui ti ha toccato?» Domando, con i denti stretti. Alza gli occhi e deglutisce. «Sì.»

Cammino verso di lui. «Dove?»
Sposta lo sguardo di lato, senza rispondermi.
«Guardami» giro il suo viso verso il mio.
«Dove ti ha toccato quel bastardo?»
«T-tae, non devi preoccuparti...adesso s-sto bene-»
«Dove. Ti. Ha. Toccato.»

Ingoia un groppo. «O-ovunque.»
I suoi occhi si fanno lucidi.
«Joohyuk m-mi ha chiesto di vendermi per il suo regno m-ma, io sono scappato. I-io, non voglio che lui mi tocchi. Mi viene da vomitare, ogni volta che ci penso.»

Si morde le labbra e asciuga una piccola lacrima. «N-non voglio tornare a palazzo.»
Sento come se il mio corpo si fosse incendiato. Nessuno deve permettersi di toccarlo.

«Dì qualcosa.»
«Lo uccido.»
Sussulta, sbattendo le palpebre. «Lo uccido. Io lo ammazzo, Jungkook. Come ha osato toccarti? Io gli taglio la gola.»

Prende il mio viso tra le mani e scuote la testa.
«Sto bene, davvero.»
«Non mentirmi, Jungkook. Non a me.»
Afferro i suoi fianchi e lui stringe i denti. Allento la presa e lo guardo confuso. Guarda in basso. «Togliti i vestiti.»

«Non è niente, Taehyung-»
«Fallo. Adesso.»
Con le mani che tremano si slaccia il mantello, scoprendo il suo collo. Ci sono dei segni di dita.
Si sbottona la giacca e se la toglie, insieme ai pantaloni.

Singhiozza, coprendosi e scuote la testa.
«N-non dovevi saperlo» sussurra.
«Cosa ti ha fatto?»
«V-voleva fare...con me, i-io no. N-non è riuscito a fare niente...sono scappato prima.»
«Ti ha picchiato.»

Afferro il pugnale ed esco di casa.
«Taehyung! Taehyung!»
«Fermati!»
Blocca le mie braccia con le mani. «Lasciami.»
«P-per favore. Torna in casa.»
Cerco di allentare la sua presa, ma lui non demorde. «Gesù Cristo!» Sbotto, girandomi di scatto.

Cadiamo a terra entrambi e io lo stringo a me, istintivamente per evitare che si faccia male.
Apre gli occhi e singhiozza. «Sto b-bene.»
Tasta le mie guance, annuendo. «Non rischiare la tua vita, p-per me. Ti supplico.»

Lo stringo a me, con gli occhi lucidi.
«Odio pensare che qualcuno ti faccia del male.»
Tira i miei capelli, annuendo. «E odio pensare che tu saresti pronto a morire per me.»

THE PRINCE|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora