•32 - Il perdono dai peccati.

599 48 0
                                    

TAEHYUNG

Resto seduto sul gradino, delle scale esterne di legno e guardo il mare blu.
Prendo un trochetto e scrivo sulla sabbia, sorridendo per poi scuotere la testa.
«Amantes Amentes» sussurro. «Dove sei finito amore mio? Che ti hanno fatto?»

«Signore.»
Guardo Jaesoon, che è in piedi, con il cesto del pesce. «Io vado. Voi state attento a non farvi vedere» si raccomanda. Annuisco, ridendo sottovoce. «Non preoccuparti.»

Lo vedo allontanarsi, così sospiro, guardando il cielo. Se fosse possibile tornare indietro, credo che certi errori non li farei.
Sono certo, che senza di me, la sua vita sarebbe stata meglio ma io esisto e lo amo più di ogni altra persona. Non c'è nessuno in questo mondo, che lo ami più di quanto faccia io.

«Riuscirò a ritrovarti» dico. «Perché non siamo fatti per stare separati.»

[...]

La porta della casa si apre, così alzo lo sguardo.
«Che Dio mi fulmini» dice, Yoongi, scuotendo la testa. «Il ragazzino diceva il vero.»
Guardo Jaesoon, facendogli l'occhiolino.

«Sono contento di vedervi, ragazzi» dico, per poi raggiungerli. «Noi siamo contenti di vederti. Dio, non posso crederci» Namjoon, mi guarda sconvolto.
«Che è sucesso a palazzo?»

«Taehyung, tutti ti credono morto!» Esclama Yoongi, prendendomi per le spalle.
Sgrano gli occhi. «Per tutti, intendi anche...»
«Lui più di tutti, Tae. Gli hanno fatto vedere il corpo di un morto, il viso era rovinato ma aveva la tua collana. Lui ci ha creduto.»

Tiro un pugno al muro, stringendo i denti.
«Dov'è?» Domando. «È rinchiuso nella Torre Est da una settimana» spiega, Namjoon.
Lo guardo di scatto, con il sangue che mi ribolle nelle vene. «Joohyuk lo fa mangiare poco e niente, un giorno sì e uno no. È al buio e non ce lo fanno vedere. Jimin ci ha provato milioni di volte, ma dicono che è proibito. Il re non vuole che nessuno ci parli.»

«È chiuso al buio da una fottuta settimana, senza mangiare tutti i giorni?!» Alzo la voce.
Namjoon deglutisce, annuendo. «Joohyuk vuole che si ammazzi da solo» aggiunge.
«È convinto che credendoti morto e che nella situazione in cui si trova, stia impazzendo e finirà per uccidersi.»

«La Torre Est è una tortura mentale.»
Appoggio la schiena contro la schiena e porto le braccia al petto. «Sapete dove si è nascosta Lalisa?» Domando. «No, dopo che abbiamo lasciato Red House, non abbiamo più avuto né sue notizie, né degli altri.»

«Ragazzi, dobbiamo portare via Jungkook dalla  torre» spiego. «Ma dai? Il problema è che non c'è modo di entrare.»
Guardo Yoongi. «Ci sono solo due persone che hanno accesso alle prigioni» dico.
«I soldati, ovviamente...e i preti.»

JUNGKOOK

Appoggio la testa contro al muro. Ormai, i mieo occhi si sono abituati al buio.
Non ho più lacrime da versare, ma vorrei solo addormentarmi e non svegliarmi più.
La mia testa sta andando a puttane.

Sto impazzendo, proprio come vuole Joohyuk. La mia mente, mi fa vedere cose che non sono qui in questo momento.
Stringo i miei capelli con le dita, guardando in basso.

«Jungkook.»
Alzo di scatto lo sguardo. Sgrano gli occhi, portando le gambe al petto con i denti stretti, facendomi più piccolo contro al muro.
«Lasciami in pace» sussurro, tappandomi le orecchie. «Tu non sei vero» dico, scuotendo la testa.

THE PRINCE|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora