•21 - Il Cavaliere Nero.

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JUNGKOOK

Respiro pesantemente, passandomi una mano tra i capelli. Scendo dal letto e guardo la finestra, da cui la luce del sole filtra. Sospiro, iniziando a vestirmi.
Esco dalla mia stanza, trovando Jin che stava per entrare.

«Siete già vestito» dice sorpreso. «Sì, vado a vedere come va l'addestramento.»
Lui annuisce e io scendo le scale.

Raggiungo il campo, notando Jisoo a disagio.
«Sta ferma, donna.»
Aggrotto le sopracciglia, camminando verso di lei. Il capitano le da uno schiaffo sulla guancia, facendole sanguinare il labbro.
«Ehy!» Esclamo. Lei si pulisce il labbro e piega le labbra in un sorrisetto.

Ride, buttando la testa all'indietro per poi stringere i denti e tirare un pugno nello stomaco del comandante.
«Mettimi le mani addosso ancora e ti uccido.»
«Mai e poi mai vorrei essere un uomo. Sono fottutamente fiera di essere nata donna!»

Lei si allontana e io la prendo per le spalle.
Mi guarda e respira pesantemente.
«Farò in modo che il re sappia che picchiate i vostri soldati» spiego. «E vi giuro, che stavolta sarete rinchiuso nella Torre Est.»

«State bene?» Chiedo a Jisoo che annuisco con un sospiro. «Sì, Altezza. Direi di sì.»
«Dovreste farvi medicare dalla Gitana.»
«Sì, penso che andrò da Lisa.»

Cammino verso Jimin e Hoseok, che sono seduti su un muretto.
«Avete notizie di Nam e Yoongi?» Chiedo. Loro scuotono la testa. «Non li vediamo da cinque giorni» spiega Jimin.
«Dove si saranno cacciati...»

Porto le braccia al petto e annuisco.
«Grazie comunque, ragazzi. Ci vediamo stasera al ballo.»

Cammino verso la cappella. Faccio il segno della croce e mi inginocchio in uno dei banchi, congiungendo le mani.
«Gesù, perdonami» sussurro, con gli occhi chiusi. «Perdonami per non riuscire a smettere di pensare a lui. Non dovrei, ma non riesco a fare altro. Sto impazzendo.»

Stringo le labbra e tiro su col naso.
«Madonna, abbi pietà di me. Aiutami.»
Guardo il crocifisso con le lacrime agli occhi.
«Fatemi andare avanti. Non riesco più a vivere con questo vuoto che sento. Mi sento soffocare, ho bisogno di smettere di pensarci.»

Mi asciugo le lacrime e sospiro.
«Ti prego, proteggilo. Fai in modo che stia bene, che non finisca nei guai come suo solito. Madonna, veglia su di lui.»

Faccio il segno della croce, per poi uscire dalla cappella e tornare verso il palazzo.
Mentre sto salendo le scale, mi fermo e sbatto le palpebre un paio di volte.
«Si può sapere dove vi eravate cacciati?!»

Metto le mani sui fianchi, guardandoli in modo accigliato. Loro si grattano la testa in modo imbarazzato.
«Siete spariti per quasi una settimana, senza dire assolutamente niente!
Mi sono preoccupato a morte per voi!»

«Ci dispiace, Altezza eravamo andati a trovare delle persone per l'Ordine.»
«Perché non mi avete detto niente?»
«Quando abbiamo deciso di partire, voi stavate dormendo» spiega Namjoon.

Poso gli occhi su Yoongi e aggrotto le sopracciglia. Cammino verso di lui.
«D-dove...» alzo gli occhi su di lui. «Dov'è?»
«Siete andati da lui, n-non è vero?» Chiedo.
I miei occhi si innondano di lacrime ancora una volta. «Di che parlate?»

«Y-yoongi, questa è la metà della mia...T-taehyung me l'ha data p-prima di partire per la guerra» spiego, indicando la sua collana.
«Lui me l'ha data prima di andarsene.»

«No, è i-impossibile...lui la costudisce gelosamente...»
«Ha detto che era meglio che la tenessi io.»
Lascio cadere le braccia lungo i fianchi.
«Quindi non siete andati da lui?» Domando.
«No, Jungkook. Voi ci avete detto di no.»
Mi asciugo le lacrime e annuisco.
«Che stupido che s-sono - sussurro - credevo c-che fosse tornato.»
Faccio una risatina falsa e scuoto la testa.
«Sono diventato pazzo.»

THE PRINCE|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora