Appoggio la fronte contro la finestra e sospiro.
«Jungkook.»
«Maestà, siete pronta?»
Annuisce e insieme, scendiamo per raggiungere il Capitano che sta preparando i cavalli.«Il convento dista un giorno da qui» dice.
«Ho detto a Joohyuk che andavo a trovare i miei genitori» spiega. Lui si guarda attorno, prima di avvicinarsi a lei. «Vi aiuto, Maestà.»
«Faccio da sola, non preoccupatevi.»
Saliamo sui cavalli e a distanza noto, quella donna guardarci mentre sta affilando la lama della spada.Senza darci troppo peso, tiro le redini del cavallo e seguo la regina e il Capitano fuori dai cancelli del palazzo reale.
[...]
Il buio è sceso prima del previsto. Ci siamo fermati nel bosco per la notte. Taehyung è andato a prendere la legna, mentre io e Eunbyeol siamo rimasti da soli.
«Mi dispiace per quello che Joohyuk vi ha fatto» spiega, guardando il mio labbro inferiore dove ancora c'è la ferita. Faccio spallucce. «Io ho sbagliato.»
«Voi, avete sbagliato? No, Jungkook, l'unico ad essere nel torto è vostro fratello. L'amore è sacro, non si deve toccare.»
Guardo di lato per qualche secondo, prima di tornate su di lei con un sorriso. «Nel mio caso, l'amore non vale niente.»
«Neanche nel mio, Altezza.»«So che non amate mio fratello.»
Sospira e guarda il cielo.
«C'era un uomo che amavo, ma lui era un servitore e io una principessa.»
Posa la mano sulla mia spalla e sorride.
«Quindi vi capisco» sussurra. I suoi occhi sono lucidi e stringe le labbra, per trattenere il pianto.«Io e il Capitano, l'abbiamo finita ieri» spiego.
Lei aggrotta le sopracciglia. «Mio fratello mi ha detto che sarebbe morto se non avessi finto di non amarlo e...vederlo impiccato non era una cosa a cui aspiravo.»
«Voi, avete rinunciato alla felicità per salvare il vostro amante» dice, con voce sorpresa. Appoggio la testa contro l'albero e porto le gambe al petto.«Taehyung mi aveva promesso che ci saremmo sposati ma...ora, quella promessa sembra solo una fantasia di due stupidi.»
«Lui non lo sa, vero?»
Scuoto la testa. «Credo che dovreste dirglielo.»
«L'hanno detto anche la Gitana e il mio servitore ma...non ne sono così sicuro.»«Questa è la legna che ho trovato.»
Sussulto e lo guardo di scatto, sperando che non abbia sentito una parola. Posa la legna a terra e accende il fuoco.
Dopo aver mangiato, la regina si addormenta quasi subito e io rimango seduto contro l'albero mentre le fiamme scoppiettano e due occhi mi guardano, in modo insistente.«Perchè lo fai?» Chiede. «Cosa?»
«Aiutarla con sua figlia» spiega, indicando Eunbyeol con la testa. «Perché le voglio bene e perché quella bambina è anche mia nipote. E poi, separare una madre dalla propria bambina è la cosa più orrenda del mondo.»Lui sogghigna e guarda la testa.
«Sai, che anche io e mia madre siamo stati separati? Avevo solo due anni, quando tuo padre mi ha preso a corte. Non so di chi sono figlio. Non ricordo né il volto di mio padre, né quello di mia madre.»
Lo guardo di scatto. «Perché sembra che tu mi stia accusando di qualcosa?»
«Perché sembra che tu sia costantemente in croce. Non sei Gesù Cristo, Jungkook.»Sgrano gli occhi e stringo i denti.
«Almeno tu, i volti dei tuoi genitori li ricordi. Tu ricordi il tocco di tua madre, quando ti aiutava ad addormentarti. Ricordi gli abbracci di tuo padre. Io no.»
Abbasso lo sguardo e rido amaramente.
«Lui non l'ha mai fatto, tu lo sai bene.»«Cosa?»
«Mio padre non mi ha mai abbracciato. Lui mi odiava, voleva bene solo a mio fratello. Tu lo sai bene, Taehyung. Quante volte ho pianto tra le tue braccia per i suoi schiaffi?»
Lo guardo seriamente e scuoto la testa.Si alza di scatto e mi raggiunge velocemente.
Mette le mani ai miei lati e stringe i denti, per poi far unire le nostre labbra. Mugolo, sorpreso e lo allontano da me a fatica, spingendolo dal petto.«Non baciarmi» sibilo a denti stretti. Piega le labbra in un ghigno. « "Non baciarmi"?»
Posa il pollice sul mio labbro inferiore e lo accarezza.
«Allora perché mi guardi la bocca?»Sussulto e giro la testa di lato, evitando il suo sguardo. «Guardami, cazzo.»
Gira il mio viso verso di lui. «Non m'interessa contro chi o cosa dovrò lottare per te ma ti giuro, che tu sarai di nuovo mio.»
Sfiora le mie labbra con le sue.
«Hai capito, amore mio?»Sgrano gli occhi, alle ultime due parole.
«Nessuno ti porterà via da me. Te l'ho detto.»
Stringo i suoi capelli e lo guardo, seriamente.
«Bastardo» sussurro. «Baciami, bastardo.»E in poco tempo, le nostre labbra tornano ad essere incollate. Dischiudo la bocca, cosìcche la sua lingua possa scontrarsi con la mia.
Stringe i miei fianchi, prendendomi su di lui.
Spingo la sua testa, più a contatto con me e sorrido nel bacio. Mi allontano, con il respiro pesante e lo guardo negli occhi per qualche istante. Metto le mani sulle sue guance e poso la mia fronte contro alla sua.«Sono disposto a tutto per avere quel trono.»
[...]
Scendiamo dai cavalli e Eunbyeol, guarda il convento prima di camminare verso l'ingresso.
«Cosa cercate?»
Una suora, si ferma davanti a noi. «Mia figlia.»
«La principessa» specifica, con i pugni stretti.
La donna, sgrana gli occhi. «Maestà.»
«Fateci vedere mia nipote e ce ne andremo.»Lei mi guarda. «Voi siete il principe? E...voi?»
«Il capitano delle guardie reali. La guardia di Sua Altezza reale.»«Seguitemi.»
Entriamo nel convento e percorriamo un corridoio, fino a una piccola stanza dove c'è un altra suora che sta muovendo una culla.«La regina è qui per vedere sua figlia.»
Lei si gira e guarda Eunbyeol, che si avvicina lentamente alla culla. Prende la bambina in braccio e sorride tra le lacrime.
La piccola agita le manine con un sorriso.
Ha riconosciuto sua madre.«Sì, amore mio. La mamma è qui per te.»
Si gira verso noi due.
«Grazie» sussurra. Le sorridiamo e io prendo un respiro profondo. «Forse è il caso che le lasciamo da sole.»Lui annuisce, così usciamo nel giardino, dove le altre suore stanno sistemando dei fiori e delle verdure nell'orto.
«Le somiglia molto.»
Lo guardo. «La principessa, assomiglia molto alla regina» spiega e io annuisco. «Sì, è vero.»
Porto le braccia al petto.
«Vorrei che mia madre fosse ancora viva» dico, tristemente, con un piccolo sospiro.«Tua madre sarebbe orgogliosa di te.»
Gli sorrido e chiudo gli occhi per qualche istante. Mia madre, era una donna stupenda. Era bella e buona. Per lei, ero tutta la sua vita.«Perché ti ostini a dire che è tuo fratello?»
Sospiro, facendo spallucce. «Perché lo è.»
Scuote la testa. «No, invece.»
«Abbiamo lo stesso padre, Taehyung.»
«È il tuo fratellastro.»
«Mi fa sentire come un figlio bastardo.»
«Non lo sei. Tua madre era già sposata con il re, era già la regina, quindi non lo sei.»Sforzo un sorriso. «Che casino la famiglia reale, eh?» Gli chiedo e lui ridacchia, annuendo. «Quello che mi hai detto ieri era la verità? Sei disposto a tutto per il trono?»
«Sì. A tutto.»
Sospira e si guarda attorno. Posa un braccio contro al muro e mi guarda dritto negli occhi.
«Sto organizzando una congiura per farti salire al trono.»«Come?» Chiedo, sconvolto. «Da quando ci siamo messi insieme. Forse anche prima. Tutti i nobili sono dalla nostra parte. Tra quattro giorni ci sarà un ballo in maschera. Quello è il momento giusto.»
«Tu, stai organizzando da più di un anno un modo per uccidere mio fratello e farmi diventare ma...non mi hai detto niente?!»
«Shh, abbassa la voce.»«Non voglio che muoia. Ascoltami bene, se solo scopro che gli hai fatto qualcosa, ti giuro che farò rapporto.»
Lui inclina la testa di lato. «Hai detto che eri disposto a tutto.»
«Sì, ma non a questo. Non a uccidere mio fratello.»
Sospira, ridendo. «Jungkook, tu devi svegliarti. Sei ancora un bambino, non puoi capire certe cose.»«Io sono un bambino?!» Alzo la voce, con gli occhi sgranati. «Sono il bambino che cerchi tutte le notti, bastardo.»
Gli tiro un schiaffo, per poi andarmene.
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THE PRINCE|| Taekook
Fanfiction(TEMATICA OMOSESSUALE) In un regno ci sono cose che non possono passare innoservate. Ci sono nobili scontenti, congiure e un popolo per niente soddisfatto. Con un re che vuole solo il potere, preoccupandosi solo di se stesso. Per questo, alcuni no...