•14 - Il vecchio fabbro.

840 57 1
                                    

TAEHYUNG

Afferro il mantello sul mio letto ed esco dalla mia stanza, per raggiungere l'altra ala del palazzo.
Lancio un'occhiata a Yoongi e Namjoon che annuiscono.

«Capitano.»
Mi giro, incrociando lo sguardo con Jisoo. Lei porta le braccia al petto e si avvicina a me.
«Il principe...» lascia la frase in sospeso.
«Cosa? Il principe, cosa?» Domando. Se ha intenzione di dire qualcosa di male sul conto di Jungkook, mi assicurerò personalmente che venga cacciata dal palazzo.

«Qual'è il vostro obbiettivo?» Chiede. Inclino la testa di lato e lei si appoggia al muro. «Volete farlo diventare re, giusto?»
«Come fate a saperlo?»
Assottiglio gli occhi e lei ridacchia. «Perché io sono qui per lo stesso motivo» risponde.
Si tocca le punte della treccia e sospira.

«Ho il compito di uccidere il re. Sono una sicaria» sussurra, più vicina a me.
«State scherzando?»
Scuote la testa. «Se lui muore, io avrò un sacco di soldi e sarò ricca fino alla morte, cazzo.»

«C'è una congiura, domani sera. Vogliamo uccidere il re, io e altri nobili.»
Annuisce. «Potete contare su di me, Capitano.»

Si allontana e io raggiungo le stanze di Jungkook. È in piedi, che guarda fuori dalla finestra, seduto sul davanzale.
Mi avvicino, sedendomi di fronte a lui.
«Che ti prende?» Gli chiedo. Scuote la testa e fa spallucce. «Non so se voglio scoprire davvero cosa nasconde la mia famiglia» spiega.

«Non voglio odiare i miei genitori.»
Mi guarda e sospira. «Cosa faccio?» Domanda.
«Credo che tu debba scoprirlo invece. Se ti hanno nascosto qualcosa di veramente importante, questa è la tua occasione per conoscere tutta la verità.»

Si massaggia la fronte. «Magari scopri di essere l'unico e vero erede al trono.»
Mi guarda e ridacchia. «Non credo che sia un segreto così grande.»

Mi alzo e gli porgo la mano. «Andiamo.»

[...]

La cittadella è sempre affollata di persone che vanno al mercato. In realtà, non sono sicuro che possano permettersi di pagare anche solo un pezzo di pane. Le tasse che il re ha imposto, sono veramente alte. È quasi impossibile, pagarle e riusciere anche a mangiare.

«La maîtresse ha detto che la sua bottega si trova quasi fuori dalla cittadella.»
Mi guarda intorno e appena noto un cartello, mi fermo. «Credo che sia questa» dico.
Annuisce scendendo dal cavallo, come me.

Prende un respiro profondo ed entra nella bottega, insieme a me.

«Cosa volete?»
Un uomo anziano, è in piedi davanti a noi, con un straccio in mano e un grembiule da fabbro, sporco di carbone. «Vorrei parlare con lei, credo che sappia qualcosa riguardo alla mia famiglia» dice, Jungkook, stringendo il suo mantello.

«Chi siete, ragazzo?» Domanda, assottigliando gli occhi. «Vi ho fatto una domanda.»
Cammina verso di noi e guarda Jungkook, attentamente.
«Il mio nome è Jeon Jungkook.»
Il fabbro, stringe i denti. «Perché siete qui? Non ho intenzione di avere qualcuno con il vostro sporco  sangue nella mia bottega.»
«Fate attenzione a ciò che dite - intervengo, mettendomi davanti a Jungkook - state parlando con Sua Altezza. Non con un ragazzo qualsiasi. Portate rispetto al vostro principe.»

«Capitano, Capitano» sospira. «La famiglia di questo ragazzo, ha rovinato la mia vita.»
«Che colpe ne ha lui? Non si è scelto lui la famiglia.»
«Andatevene.»

«So che conoscete Seolhyun» dice di colpo, facendo girare di scatto il fabbro.
«Seguitemi.»
Io e Jungkook ci guardiamo confusi, prima di seguirlo. Saliamo delle scale, fino a una cucina.
Ci fa sedere al tavolo e prende una teiera.

THE PRINCE|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora