•15 - Un re senza corona.

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Sospiro guardando i due completi sul mio letto: uno blu chiaro e l'altro crema.
Porto le mani sui fianchi, guardando Jin che fa spallucce. «La scelta è vostra, Altezza.»
«Ma io non so quale scegliere...sono entrambi stupendi» spiego, sfiorando il tessuto della giacca blu.

«Credo che il crema sia perfetto.»
Mi giro subito, guardandolo sorpreso. Si avvicina a me e Jin si inchina. «Capitano» dice.
«Dici?» Gli chiedo e lui annuisce.

Prende i miei fianchi e fa scontrare le nostre labbra. Stringo i suoi capelli, muovendo la mia lingua insieme alla sua mentre i nostri respiri si fanno pesante.
Mi allontano con le gote rosse e sorrido. Poso le mani sulle sue spalle, mentre continua a tenermi stretto.

«Puoi andare, Jin...dovrai prepararti anche tu.»
Sbatte le palpebre e annuisce.
«Vostra Altezza. Capitano.»
Esce dalla mia stanza e chiude la porta.

«Non dovresti presentarti nelle mie stanze così...se ti vedono...»
Posa le labbra sul mio collo, facendomi ansimare. «Se mi vedono, chiederò loro se vogliono venire con me.»
Ridacchio, stringendo la sua ciocche.
La sua mano scorre lungo il mio corpo, fino a trovarsi tra le mie gambe. Dischiudo le labbra.

«F-fermati» sussurro, con gli occhi chiusi.
Mette la mano nei miei pantaloni. Stringo la sua giacca, con un gemito.
«Sul s-serio...s-smettila» dico.
«Amore mio...ma se ti stai eccitando, come pensi che possa crederti?»

Poso una mano sulla scrivania dietro di me, e respiro pesantemente. Gira il mio corpo, in modo che la mia schiena sia contro al suo petto. Avvicina le labbra al mio orecchio, così in modo automatico, inclino la testa di lato.
«Guardaci, piccolo» sussurra. Alzo lo sguardo, sullo specchio e mi mordo il labbro.

«Guarda il tuo viso. E il viso di qualcuno che non vuole essere toccato?»
Le mie guance sono tinte di un rosso acceso, i miei occhi solo lucidi e il mio corpo sta tremando sotto il suo tocco.
«No» rispondo, stringendo le sue mani sui miei fianchi. Sussulto, sentendo la sua erezione premere contro il mio fondoschiena.

Chiudo gli occhi, buttando la testa all'indietro contro alla sua spalla. «Ti prego» sussurro.
«Ti prego, cosa?»
Respiro pesantemente e lo guardo negli occhi.
Le nostre labbra sono a pochi centimentri di distanza, entrambe dischiuse.
«Scopami.»

Fa unire le nostre labbra e sbottona i miei pantaloni. Gira il mio corpo e mi fa sedere sulla scrivania, divarica le mie gambe per starci in mezzo. Gli sfilo la camicia e poso le mani sul suo petto. Ansimo, mentre lui lecca la mia pelle. Slaccio la sua cintura.

Qualcuno bussa alla porta, interrompendo il nostro momento. Lui mi guarda e io sospiro, alzando gli occhi al cielo.
«Chi è?» Chiedo. «Sono Soobeom, Altezza.»
«È il valletto di Joohyuk» sussurra, confuso.
«Ditemi.»
«Dovete preparvi, Altezza. Il re vuole tutti nella sala da ballo.»
«Arrivo.»

Sento i passi allontanarsi. «Certo che Joohyuk ha proprio un tempismo di merda» commenta sistemandosi i vestiti. Prendo velocemente il completo color crema e lo metto.

TAEHYUNG

«Taehyung» la voce di Yoongi, mi chiama. «Dobbiamo parlare. Subito.»
Lo guardo e stringe la spada che ha in vita.
«Ci sono problemi.»

Lancio un'occhiata a Jungkook e annuisco. Usciamo dalla sala da ballo e raggiungiamo Namjoon, nei corridoi. «Che succede?»
«Si sono tirati indietro.»

«Cosa?!»
«Avevano paura di morire, così nessuno è arrivato. Siamo solo noi a palazzo.»
Stringo i denti, appoggiando le schiena contro al muro. «Scherzi?»
Mi giro, guardando i due ragazzi che sono scioccati.
«No, Jimin.»

THE PRINCE|| TaekookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora