«Mi spieghi perché dobbiamo andare in un bordello?» Domanda, mentre tiene il mio passo con il cavallo. «Perché la maîtresse potrebbe sapere un segreto che mi riguarda da vicino...che centra con la mia famiglia.»
Lo guardo e lui sbatte le palpebre sorpreso.
«Ho paura di non sapere chi sono in realtà.»
Lui si ferma e io faccio lo stesso, confuso.
«Non sai chi sei? Tu l'unico vero re.»
Scuoto la testa, sospirando.
«Sono solo il principe.»«Jungkook, intendo dire che quel trono dovrebbe essere tuo non di quel bastardo.»
Mi massaggio le tempie. «Sono il principe.»
Scende da cavallo e mi prende per i fianchi, aiutandomi a fare lo stesso.
«Chi l'ha detto? Una fottuta discendenza? Non sei il re solo perché sei nato dopo ma tu te lo meriti più di qualsiasi altra persona» spiega, posando una mano sulla mia guancia.Lo guardo negli occhi, sorpreso e deglutisco sentendo un groppo di saliva.
«Dici così solo perché abbiamo avuto una storia» dico. E adesso cosa siamo? Solo degli estranei. Quindi smettila di dirmi queste cose, perché altrimenti non riuscirò mai a starti lontano.
«Praticamente lo dice tutto il regno. Sei tu il nostro re, solo tu. Anche se non hai la corona sei tu il nostro re.»"Un re senza corona". Poso le mani sulle spalle di Taehyung, mentre sento quelle parole ritornarmi alla mente. «Tu credi ai tarocchi della Gitana?» Domando. «Sì.»
Stringo la sua camicia.«Torniamo a cavallo» dico e lui annuisce.
Si allontana da me e sale sul suo cavallo. Io faccio lo stesso e ripartiamo verso la cittadella.[...]
«Sta attento. Girare al buio è pericoloso.»
Annuisco e lui stringe il mio braccio tirandomi dietro con sé. Mi guardo attorno per cercare l'insegna del bordello.
La cittadella di notte è così diversa. Ci sono delle persone che ci guardano male, quasi con uno sguardo omicida. Ammetto di essere leggermente spaventato.«Ehy. Voi due.»
Taehyung si ferma di scatto e mi tiene stretta la mano. La voce non è di un cittadino, è una guardia. «C'è il coprifuoco, non potete stare in giro a quest'ora. Dovete identificarvi.»
Entrambi ci voltiamo e io alzo la testa, togliendomi il cappuccio.
«Vostra Altezza, Capitano» dice sorpreso.«C'è il coprifuoco...»
Stringo le labbra. Devo inventare una scusa al più presto possibile.
«Lo so ma...» sospiro, stringendo la mano di Taehyung. «È l'unico momento in cui possiamo stare insieme, senza essere visti.»
«Avete una storia?»
«Sì, ma vi prego...non dite niente a mio fratello se lo sapesse ci separerebbe e io - mi blocco, per poi arrossire - amo il Capitano.»
Lui circonda la mia vita con un braccio.«Fate come dite il vostro principe» dice, in modo serio. «Certamente...Altezza, Capitano.»
Si allontana e mi giro, lasciandomi uscire un respiro profondo. «Così mi ami, eh?»
«Dai - lo spintono - avevi idee migliori? Non potevo mica dirgli che andavamo in un postribolo.»
Ridacchia e annuisce.Continuiamo a camminare, fino a quando non noto un'insegna e una croce sulla porta.
Red House. «Ci siamo» dico, tirando la sua manica. Mi guarda e annuisce.
Entriamo.Le prostitute sono mezze nude, mentre si strusciano e pomiciano degli uomini veramente squallidi.
«Ehy bello, vuoi divertirti?» Chiede una donna, a Taehyung. Stringo i denti e inclino la testa di lato. «Vattene» dico, indicando con la testa un uomo. «Ma voi siete...» sgrana gli occhi e si copre subito. «Vostra Altezza.»«Shh» dico subito. «Sta zitta, per favore. Sto cercando la maîtresse, devo parlarle di una cosa importante.»
Prendo fuori tre monete d'oro.
«La maîtresse è al bancone» spiega.
«Tre monete, più una per il tuo silenzio.»Annuisce e si allontana.
Io e Taehyung ci avviciniamo al bancone e ci sediamo. Una ragazza, cammina verso di noi.
Lei non sembra una prostituta.
«Cosa state cercando?» Domanda. «Devo parlare con la maîtresse» dico.Inclina la testa di lato. «Allora ditemi.»
«Voi siete la maîtresse?» Chiedo, sorpreso.
«Mi chiamo Chaeyoung.»
Ingoio un groppo. «Sto cercando una donna, il suo nome è Seolhyun. Mi hanno detto che lavorava qui.»
Lei annuisce e ci mette davanti due birre.«Il posto è giusto, ma non vedo Seolhyun da più di cinque anni» spiega, facendo spallucce.
«Sapete dove posso trovarla?» Chiedo.
«No, mi dispiace.»
Sospiro, annuendo. «Perché state cercando una vecchia maîtresse, Altezza?»
La guardo di scatto.
«E tu chi sei? Non mi sembri nobile» dice, guardando Taehyung.«Sono il capitano delle guardie reali e la guardia del corpo di Sua Altezza il principe.»
Lei ridacchia e alza gli occhi al cielo.
«Chi è stato a dirvi di venire qui?» Mi chiede.
«La Gitana» rispondo. Lei sorride.«Come sta Lisa?»
«Sta bene, è il medico della regina» spiega Taehyung.
«Hanno preso una zingara a palazzo? Il re sta facendo passi da gigante» dice. «Il Capitano ha insistito, dicendo che sarebbe stata l'unica in grado di salvare la regina» spiego.Lei posa gli occhi su di lui. «Trattatela bene, Lisa è una brava ragazza. È solo incompresa.»
«Parlate come se la conosceste bene» dice Tae.
«Diciamo che ci conosciamo piuttosto bene.»«Avete idea di dove posso trovare Seolhyun?»
Lei sospira e scuote la testa. «No, mi dispiace. È sparita anni fa e da quel giorno non l'ho più vista. Si dice che sia scappata in un altro regno essendo lei protestante.»
Mi mordo il labbro e abbasso lo sguardo.
«Dovreste provare a parlare con Jumyeon.»
«Chi?»
«È un vecchio fabbro, che vive a pochi metri da qua...lui conosceva bene Seolhyun, magari può aiutarvi ma non andateci oggi, Altezza. Non accetta molto volentieri visite, soprattuto dalla famiglia reale. Vi consiglio di andarci tra qualche giorno.»Sposto gli occhi su Taehyung che annuisce.
«A nessuno dovrebbe essere impedito di amare qualcuno» spiega lei, con un sospiro.
«Perfetto. Ora scusate, ma devo tornare a lavoro. Capitano, Altezza.»
Prima che possa allontanarsi, si gira.
«Salutatemi La Gitana.»Noi due usciamo e io prendo un respiro profondo. «Dobbiamo andare da quel vecchio fabbro» dico, stringendomi nel mantello. Dalla mia bocca, esce il fumo causato dal freddo.
«Hai freddo?» Chiede. «Un po'.»
Si toglie il mantello e me lo mette sulle mie spalle. «Se devo essere la tua guardia del corpo, devo salvaguardare la tua salute.»Mi stringo nel mantello e lo guardo, con gli occhi che brillano e le guance rosse. Spero solo che non se ne renda conto.
Non voglio che sappia cosa provo per lui.«Sei gentile» dico, distogliendo lo sguardo.
«Lo sai perché lo faccio...anche se tu non provi lo stesso» spiega. Mi lecco le labbra secche e annuisco. «Ti aiuterò a capire chi sei.»Fin da quando eravamo piccoli, entrambi abbiamo vissuto a palazzo. Eppure ci odiavamo da morire, fino a quando non ci siamo innamorati quel giorno di neve.
"Il Capitano e Sua Altezza, hanno storia", in poco tempo, anche se siamo stati attenti, la voce si era diffusa ovunque e presto arrivò anche a mio fratello.Era una notte fredda come questa, quella in cui ho capito che non era odio. La neve cadeva lentamente, sulla strada. Mi sono innamorato di lui esattamente nel modo in cui cade la neve, prima lentamente e poi ne sono stato devastato.
«Ti ricordi, la notte in cui ci siamo ritrovati in quella casetta nel bosco?» Chiede.
Alzo gli occhi su di lui e sorrido. «Certo.»
«Tu eri terribilmente spaventato» dice, con una piccola risatina. «Mi ero perso nel bosco, con due metri di neve e soprattuto c'erano i lupi!»
Annuisce. «Vorrei ritornare a quella notte.»I nostri occhi rimangono fissi e io sbatto le palpebre un paio di volte, prima che lui possa baciarmi.
Stringo i suoi capelli e ricambio il bacio. Le nostre lingue entrano in contatto e il mio respiro si fa più pesante.
Si allontana e sorride, guardando le mie labbra. Io guardo le sue: sono rosse, umide e gonfie.«Quanto dista quella casetta?» Chiedo in un sussurro. «Poco» risponde.
«Portamici, Capitano.»
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THE PRINCE|| Taekook
Fanfic(TEMATICA OMOSESSUALE) In un regno ci sono cose che non possono passare innoservate. Ci sono nobili scontenti, congiure e un popolo per niente soddisfatto. Con un re che vuole solo il potere, preoccupandosi solo di se stesso. Per questo, alcuni no...