JUNGKOOK
Tutti dicono che essere re è complicato, ma c'è qualcosa di più difficile: essere suo fratello.
Essere il fratello del re, significa essere stato cresciuto per non oscurare il futuro sovrano.
Non importa il grado di parentela, io sono sempre stato inferiore solo perché sono nato dopo. Sono solo il principe e lo sarò per sempre.Sospiro, guardando fuori dalla finestra. I cavalieri della guardia reale stanno tornando a palazzo, dopo aver vinto la guerra; ci sarà sicuramente un ballo per festeggiare la vittoria. Vorrei fingermi malato. Odio dover partecipare a queste cose.
«Vostra altezza» dice, la voce del mio servitore.
«Dimmi» gli sorrido. «Il re vuole che anche voi, partecipiate al ritorno dei cavalieri. Sono nella sala del trono.»
Annuisco e dopo averlo ringraziato, cammino lungo il corridoio per raggiungere mio fratello e i cavalieri nella sala del trono. Appena le guardie aprono, entro.«Altezza.»
Sorrido ai cavalieri, che si inchinano.
«Park» lo chiamo. «Sì, vostra altezza?»
«Come sta vostra moglie? Ho saputo che ha una brutta influenza.»
«È guarita. Grazie della vostra preoccupazione.»
Gli sorrido e raggiungo mio fratello e sua moglie.Poso i miei occhi sul capitano dei cavalieri, notando il suo sorrisetto mentre mi guarda.
Deglutisco, appena mi accorgo che il suo sguardo è davvero insistente.
Speravo che se ne fosse dimenticato.«Abbiamo vinto, Maestà.»
Mio fratello annuisce. «Spero di vedervi stasera al ballo in maschera.»
«Certo, Sire.»Loro si inchinano. «Maestà» dice, lui.
«Mia signora.»
Mi guarda e piega le labbra in un sorrisetto.
«Vostra altezza.»
«Andate pure» dice la regina, toccandosi la pancia con le mani. È incinta. Il bambino dovrebbe nascere presto.Appena i cavalieri escono, sto per farlo anche io ma la voce di mio fratello mi blocca.
«Spero di vedere anche te stasera, Jungkook.»
Lo guardo e sforzo un sorriso.
«Non preoccuparti, ci sarò.»
Mi inchino ad entrambi ed esco dalla sala del trono.Mi siedo sul davanzale di una delle finestre del corridoio. Sospiro, mentre la brezza mi sventola i capelli.
«Altezza.»
Sussulto e mi giro per guardarlo.
«Capitano» dico subito, mettendomi in piedi.
Si inchina, dopo aver preso la mia mano.
«Come state?» Chiede, appoggiando la schiena contro al muro. «Bene, voi?»
«Abbastanza bene.»Prima che possa parlare, due cameriere passano così rimango zitto. Qualsiasi cosa, è una buona ragione per fare pettegolezzi. Le cameriere di corte ne sono ingorde.
«Stasera ci serete al ballo di vostro fratello?»
«Ovviamente» rispondo, per poi sorridere.
«Allora ballerete con me?»
Sbatto le palpebre per poi fare un sorrisetto.
«So benissimo a cosa volete alludere» sospiro.
«Davvero? Allora ci pensate anche voi.»Stringo la mia giacca dal bordo e scuoto la testa. «Io non ci penso, ma voi non fate altro che ricordarmelo.»
«Quindi ci pensate.»
Sospiro roteando gli occhi.
«Tra noi due non è successo assolutamente niente, siamo solo...» mi avvicino.
«Siamo solo stati insieme. Ci siamo amati, ma ora è tutto finito.»Ignoro ogni sguardo e ogni parola, per poi passare oltre ma la sua mano blocca il mio polso.
«Non avete risposto alla mia domanda.»
Aggrotto le sopracciglia.
«Lasciatemi, Taehyung.»
«Promettetemi un ballo. Uno soltanto.»
STAI LEGGENDO
THE PRINCE|| Taekook
Fiksi Penggemar(TEMATICA OMOSESSUALE) In un regno ci sono cose che non possono passare innoservate. Ci sono nobili scontenti, congiure e un popolo per niente soddisfatto. Con un re che vuole solo il potere, preoccupandosi solo di se stesso. Per questo, alcuni no...