Felicità.

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Biondo.
S: Senti, dobbiamo parlare di un'altra cosa però, che è abbastanza importante - interruppi il silenzio durante la cena - Irama.
E: Glielo diremo, ma prima direi di aspettare per vedere come vanno le cose.
Mi ritrovai ad annuire, anche se in un certo senso avevo già dato per scontato che le cose sarebbero andate bene tra me e Emma, o almeno lo speravo.

Dopo cena Emma andò subito a casa, era già tanto che si era fermata.
Le stampai un lungo bacio sulle labbra, ancora non credevo a ciò che stava succedendo, era come se stessi toccando il cielo con un dito.

Prima di dormire passai tantissimo tempo a fissare il soffitto e pensare a cosa stava succedendo alla mia vita.

Fino ad un anno fa avevo Giulia, una ragazza che ritenevo perfetta per me ed estremamente speciale, ma alla fine si era rivelata per ciò che era realmente, il che mi fece aprire gli occhi.
Per lei era tutto un gioco, una relazione basata solo sul piacere, quando il sentimento che provavo io per lei non era poco, era fin troppo intenso e lei non meritava tutto quell'amore che le stavo donando.
Dopo di lei, ero convinto che sarebbe stato difficile trovare qualcuno che mi rubasse il cuore, che mi stregasse, ma Emma ce l'aveva fatta. Ce l'aveva fatta fin dall'inizio anche se me ne resi conto dopo.
Fin dal primo sguardo, lei mi aveva affascinato ed ero stato sempre più interessato a conoscere quella ragazza.

Emma era tutt'altro che Giulia, non centrava assolutamente nulla con lei.
Emma era altruista, gentile e, nonostante tutto, mi era sempre stata accanto. Nonostante avesse un ragazzo, che non oso immaginare quanto sia stato difficile per lei lasciare andare, era tornata da me ed ero sicuro che lo avrebbe sempre fatto, così come io facevo con lei.

Da quella notte mi giurai di non lasciarla più andare, non avrei permesso a niente e a nessuno di mettersi tra me e lei. Lei era riuscita a riportare alla luce un lato di me che credevo perso e che non volevo riperdere.
Ero già pronto a litigare con Filippo, so che non avrebbe avuto una buona reazione, ma speravo che con il passare di qualche giorno avrebbe capito.
Non gli potevo permettere di dividere me ed Emma, non mi importava nulla che fosse sua cugina, l'avrei trattata bene e a lui doveva importare solo di quello.

Dopo tanto tempo passato a pensare a quella ragazza dai lunghi capelli color rame ed dagli occhi azzurri profondi che mi avevano catturato, il mio cervello si spense e caddi in un sonno profondo.

Emma.
La sveglia suonò e, per una volta in vita mia, mi alzai con piacere. Tutto sembrava diverso quella mattina, sembrava più felice.
Ero sempre stata una persona mattiniera, ma diciamo che alzarsi per andare a scuola non mi invoglia chissà quanto, invece quel giorno era diverso.

Come mio solito sbrigai la mia routine e, prima di uscire, feci una ricca colazione con thè verde e dei pancake che aveva cucinato mia zia prima di uscire per andare al lavoro.
Indossai un paio di pantaloni neri di tessuto a zampa, molto morbidi e comodi, e una maglia a maniche lunghe abbastanza pesante di color rosso. Mi truccai e uscii di casa.

Appena incontrai Lauren, sembrò leggermi nella mente come solo lei sapeva fare.
L: Ti vedo allegra oggi!
E: Ho fatto una pazzia, nemmeno ti immagini! - dissi ridendo, ero al settimo cielo - Ho lasciato Keanu.
L: Beh, pensavo che una volta che l'avresti fatto non saresti stata così allegra - ammise - Ma sono contenta che tu abbia trovato finalmente il coraggio. Ero sicura che la canzone che hai cantato ti avesse smosso qualcosa dentro, si è notato.
E: In realtà ero abbastanza giù di morale, ma non è questo il punto - sospirai.
Non sapevo se dirglielo o meno, se io e Simone volevamo aspettare un attimo per dirlo a Filippo, farlo sapere a tutti i nostri amici sarebbe stata una grossa complicazione.

Lauren mi guardò interrogativa, non aspettava altro che andassi avanti.
E: Io e Simone ci siamo tipo messi assieme - dissi con un sorriso a trentadue denti. La fermai subito mentre esultava - Aspetta, aspetta! Non dirlo a nessuno per ora, dobbiamo ancora parlarne con Irama.
L: Bocca chiusa! Giuro! - e sapevo che di lei potevo fidarmi ciecamente - Comunque, finalmente! Era ora che ti dessi una mossa, lui è cotto di te da chissà quanto!

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