Maledetta festa.

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Emma.
E: Che vuoi? Prendermi per il culo ancora? - gli urlai appena entrò in camera.
S: Emma, ascoltami.
E: Non c'è niente da dire, se fosse per te non saremmo mai usciti. Volevi tanto la festa? Vai! - lo interruppi.
S: Non ti ho presa per il culo, lo sai che mi sono divertito oggi - cercò di giustificarsi.
Ero veramente incazzata, non potevo credere che si fosse finto interessato a fare un giro solo per organizzare una stupida festa.
S: Dai lasciati andare - disse avvicinandosi a me e accarezzandomi le braccia.
E: Io domani ho scuola, per una volta potevate evitare la festa - distolsi lo sguardo dal suo.
S: Vuoi stare incazzata per sempre? Dai è una festa, vieni giù che ci divertiamo - mi sorrise.
Per quanto volessi rimanere incazzata, io proprio non ci riuscivo. Nonostante lo conoscessi da poco lo consideravo come un grandissimo amico, mi aveva dimostrato abbastanza.
E: Sei uno stronzo - dissi abbracciandolo.
S: Mi ringrazierai, hai bisogno di rilassarti. Qualche bicchiere e e non sarai più incazzata - scherzò.

Scesi con lui e mi fece conoscere un po' di persone, a quella festa non c'era solo la loro cerchia stretta di amici. C'era tantissima gente, già non mi ricordavo più i nomi.
Mi sedetti con Nicole e Carmen al tavolo e bevemmo qualche bicchiere. In genere non sono una ragazza che beve molto, appunto perché non reggo l'alcool. Già qualche bicchiere di vino mi porta in un'altra dimensione, forse sarebbe stato meglio evitare almeno gli alcolici dato che era già una cazzata stare lì e non andare a dormire.

N: Dai vieni! - disse afferrandomi il braccio.
Andammo nel salotto che si era ormai trasformato in una pista da ballo e ballai talmente tanto che iniziai a pensare che i miei piedi si sarebbero sgretolati da un momento all'altro.

Biondo.
Dopo parecchi mesi rividi un mio amico alla festa. Si chiamava Emanuele, detto Vaimo. Eravamo in classe assieme alle medie, ma dopo ci eravamo persi un po' di vista. Alle feste ci trovavamo spesso ma mai al di fuori di quelle. Con lui superavo sempre il limite ma mi sentivo estremamente bene, non mi pentivo mai di nulla. Era tutto perfetto.
Mi chiamò e mi disse di raggiungerlo in giardino.

Feci per raggiungerlo, ma nel percorso da casa a fuori vidi Emma ballare come una matta assieme alle ragazze e decisi di rubargliela per un po'.
E: Ma che fai? - chiese dopo che l'ebbi decisamente trascinata via da loro.
S: Nulla babe, vieni - la tranquillizzai.
Era chiaro avesse bevuto, quando parlava biascicava decisamente troppo e camminava leggermente storta ma nulla a cui non ero abituato prima. La sorreggevo tenendola stretta a me, ma ero sicuro che se la sarebbe cavata anche da sola.

E: Dove andiamo? - chiese.
S: Sei troppo curiosa per i miei gusti - risposi.
E: Troppo permalosa, troppo curiosa... cosa manca alla lista?
Mi sfuggì una risata e poco dopo arrivammo all'angolo del giardino con Vaimo e altri suoi amici che mi aspettavano.
In quel piccolo angolo si poteva benissimo capire cos'avesse in mente solo a sentire l'odore.
Mi sedetti su una sedia e feci appoggiare Emma sulle mie gambe, appoggiò la sua testa sulla mia spalla e, a giudicare da come stava messa ora e come ballava prima, era già senza energie.

Il mio amico accese uno spinello e dopo aver fatto qualche tiro lo passò a me, feci lo stesso e lo avvicinai alle labbra di Emma che rifiutò. Meglio così, aveva decisamente già dato con l'alcool.
Non spiaccicò una parola tutto il tempo ma non fu un problema. Tutti noi in quei momenti volevamo solo rilassarci con un po' di musica.
Nonostante la puzza di alcool e erba, riuscivo a sentire benissimo l'odore dei capelli di Emma che accarezzavo di continuo e, non so come, erano sempre profumati.

F: Biondo! - sentii Filippo urlare da lontano.
S: Babe tuo cugino ha bisogno di me, ti lascio qui un attimo - sussurrai al suo orecchio.
E: I'll come with you - si limitò a rispondere.
Salutai gli altri dicendo che li avrei raggiunti più tardi e non trattennero qualche battuta riguardante me ed Emma ma non risposi, era chiaro che non avessero capito nulla. Io ed Emma eravamo semplicemente ottimi amici.

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