Epilogo.

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Emma.
L'aria fredda di Roma mi scompigliava i capelli e mi strinsi nella giacca enorme di Simone per riscaldarmi.
E: Credo che qui vada bene - mi fermai in un luogo abbastanza appartato del parco.
Simone lasciò andare la mia mano per aiutarmi a stendere il telo. Ci sedemmo sopra e gli porsi il mio regalo.

Era il 13 febbraio.
Un anno che io e Simone stavamo assieme.

S: Prima il mio - insistette.
Presi in mano la scatola blu con un fiocco bianco e la aprii sotto agli occhi impazienti di Simone.
Tirai fuori dalla scatola un quadretto con una nostra foto. Era di colore bianco lucido, era molto elegante ed ero sicura che sarebbe stato perfetto per la mia stanza sul mio comodino.
All'interno c'era una nostra foto.
E: È la mia foto preferita - confessai.
S: Lo so - disse dolcemente.

Era una foto che facemmo al mare l'anno scorso.
A febbraio lo portai a Malta per un weekend e lo feci conoscere alla mia famiglia. Simone piacque molto a loro dal primo istante. Ero sicura che avrebbe avuto quell'effetto su tutti, era il ragazzo perfetto per me ed anche i miei genitori l'avevano capito.
Facemmo la foto sulla spiaggia, ce la scattò mio fratello. Era una semplice foto dove gli ero in spalla e ridavamo, ma i nostri sorrisi erano così sinceri che non potevo fare a meno di amarla.

Notai che dentro la scatola c'era qualcos'altro, così lo tirai fuori.
Era un piccolo calendario, ogni mese aveva una nostra foto.
E: Simo - dissi felice - Grazie, non dovevi.
S: In ogni mese di ogni anno sarò sempre con te - mi diede un bacio.

Il tempo era passato velocissimo durante l'ultimo anno, ma mi ero goduta ogni momento al massimo. Il destino mi aveva fatto un dono dandomi la possibilità di avere Simone nella mia vita.
Eravamo cresciuti molto assieme e questo ci aveva aiutato a far crescere anche il nostro rapporto, giorno dopo giorno.
Le cose erano cambiate, eppure erano rimaste uguali. Il mio amore per lui diventava sempre più forte, sapevo che era diventata la persona più importante della mia vita ed ero felice di poter passare il mio futuro con lui.

Biondo.
Presi la scatola di Emma. Era una scatola di color azzurro chiaro con dei nastri sempre azzurri ma abbastanza trasparenti.
Quando la aprii, vidi tante foto stampate dentro di essa.

La nostra prima foto, era alla fontana di Trevi ed era il giorno dopo che si era trasferita.

Una foto di me al ristorante con in mano una rosa blu che le avevo regalato, in basso si vedevano le nostre mani intrecciate sul tavolo.

Una foto di noi tra le lenzuola, appena svegli. Avevamo entrambi la faccia assonnata, ma lei era sempre bellissima ed il suo sorriso rendeva la foto perfetta.

Una foto di noi ad uno specchietto stradale vestiti con la tuta e la spesa tra le mani.

Una foto che ci fecero alla festa di Vaimo, quando io e Filippo chiarimmo la questione di Emma. Ci guardavamo semplicemente negli occhi e sorridevamo, d'altronde era l'effetto che mi provocava ogni volta che la guardavo.

Una foto di fronte alla Tour Eiffel di quest'estate, passammo una vacanza da urlo tra champagne e monumenti.

Una foto di lei che sgranocchiava patatine con la mia mano posata sulla sua guancia, amavo immortalarla in certi momenti dove era pura al cento per cento.

Le foto erano così tante che erano impossibili da descrivere tutte.

Mentre i miei occhi scorrevano su ogni singola foto e la mia mente riviveva ogni ricordo, Emma iniziò a cantare. La canzone era Eppure Sentire. La sua voce risuonava nelle mie orecchie, arrivando direttamente il mio cuore.
Grazie a quella canzone la nostra relazione aveva preso una svolta importante ed ogni volta che la ascoltavamo era un colpo al cuore, ma in quel momento era lei che me la stava cantando e questo rendeva tutto ancora più speciale.

Cantava a cappella e la sua voce si spezzò alla fine del primo ritornello a causa di tutte le emozioni che, come me, stava provando in quel momento.
Qualche lacrima mi scese sul volto, anche Emma piangeva silenziosamente e smise di cantare.

S: Ti amo - furono le uniche parole che riuscii a dire.
E: Ti amo anche io.
S: Sei eccezionale Emma, sono così fortunato ad averti - dissi asciugandole le lacrime sulle sue guance con la mia mano - Sei il mio regalo più prezioso.
E: E tu sei il mio. È stato l'anno più bello della mia vita - concluse per poi baciarmi.
Sorrisi in quel leggero bacio a stampo.

Ero certo che Emma fosse la cosa migliore che la vita mi avesse donato e, come mi ero promesso un anno prima, non l'avrei lasciata andare per nulla al mondo.
In un anno la nostra relazione si era evoluta ed era migliorata anche grazie a dei litigi. Come in tutte le coppie, anche noi avevamo avuto le nostre incomprensioni ma non era nulla che non avessimo risolto.
Il futuro è imprevedibile, ma ero sicuro che il mio lo avrei passato con lei. Non importava quello che avremmo incontrato lungo la strada perché io e lei eravamo invincibili. Eravamo semplicemente Emma e Simone.

Fine.

Dopo veramente tantissimo tempo sono riuscita a concludere questa storia e sono molto felice ed orgogliosa di me.
Voglio ringraziare tutti voi che state leggendo perché avete dato una possibilità alla mia storia e l'avete conclusa.
Spero che vi sia piaciuta e mi piacerebbe particolarmente se lasciaste dei commenti per dirmi che ne pensate o quello che vi passa per la testa, anche delle critiche che servono sempre per migliorare.
Se volete lasciate anche una stellina luccicosa in segno di apprezzamento🌟
Grazie ancora a tutti, specialmente a chi c'è dal 2019 e ha avuto pazienza aspettando ogni singolo capitolo.
Pensare che una persona ha occupato il suo tempo a leggere la mia storia è indescrivibile.
Sto lavorando ad un'altra storia e sto cercando di migliorare il mio "metodo" di scrittura.
Tra poco pubblicherò il Prologo e spero che la leggiate e che vi piaccia anche quella (non è una fan fiction). Vi anticipo il titolo della storia che sarà Bleeding Love.
Ci sentiamo presto! Scrivere questa storia rimarrà sempre un capitolo importante della mia vita❤️
Un bacio, Ambra

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