Capitolo 7

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Noemi

Dopo l'uscita con Jay mi sento più leggera, non penso più al fastidioso modo di Harry di comportarsi con me, e sono concentrata su cosa mettermi stasera per uscire con le mie amiche.
Sono stanca di isolarmi dal resto del mondo; ho passato più di 15 anni vivendo nell'ombra di tutti coloro che mi stavano accanto e adesso è arrivato anche il momento di Noemi di brillare.
Sono le 18:00; ci siamo accordate con le altre girls di vederci alle 21:00 direttamente al pub.

Quando entro in casa trovo Sofia che parla al telefono; dalla sua risata, il tono della voce, capisco che non è nessuno di poco importante, ma soprattutto capisco che è un ragazzo. Anche perché parla al maschile.
Si accorge che sono tornata e con le guance arrossate dall'imbarazzo mi si avvicina, salutando la persona dall'altra parte del telefono.

"Ei bella, con chi parlavi? Sei pronta per stasera?" Le chiedo; cerco di non farle capire quanta voglia io abbia di spettegolare sulla persona con cui parlava, ma come ho già detto, non sono brava a nascondere le mie emozioni.

"Ei Noe, nulla parlavo con un amico.
Si, sono prontissima per stasera, non vedo l'ora di festeggiare e di brindare con tutte voi; ho voglia di fare festa!". Il suono elettrizzato della sua voce mi fa capire che non è solo voglia di alcol, ma anche di qualcos'altro.
Preferisco non indagare, conoscendola un po' posso darmi una risposta senza farle domanda.

"Il biondino?".
Gli occhi le si illuminano all'istante.

"Uhm, mi hai scoperto; però perfavore, non lo dire alle altre, non voglio che si sappia in giro ancora".

Ormai mi conosce, qualsiasi cosa mi dica la tengo per me. Non andrei mai a fare la spia; per me è come la sorella mai avuta, e non rovinerei mai la nostra amicizia per un pettegolezzo, nonostante io ami farli.

"Ma certo tesoro, lo sai che manterrei i tuoi segreti all'infinito, se solo me lo chiedessi". Cerco di rassicurarla e lei si tranquillizza.

"E' quasi tutto il giorno che penso a cosa mettermi stasera, ma ancora non mi è venuto in mente nulla. Voglio essere bella, sentirmi bella; non voglio più vivere mettendomi in disparte". Alla mia migliore amica si illuminano gli occhi per la mia dichiarazione.
Lei ama vestirsi bene, comprare vestiti costosi, essere sempre alla moda. Ama essere appariscente, ma non provocante. Ha davvero tanto senso di stile, per quanto possa essere scoperta, non risulterà mai volgare. Lei è una che sa indossare le cose.

"Ti prego, dimmi che posso scegliere io come ti vestirai e truccherai, aspettavo questo momento da una vita!". Mi implora con gli occhi e la voce in un gridolino.
Come faccio a dirle no?!
Armata di pazienza decido di accontentarla.

"Va bene, mi fido, però mi raccomando, non esagerare su di me":

Io sono un po' più formosa rispetto a lei, non di tanto, ma un pochino si, e io risulterei super provocante soltanto mettendomi i tacchi e un vestito.
Vorrei avere lo stesso senso di stile di Sofia. Ogni giorno mi stupisce sempre di più.
Si sta facendo tardi e decido di andare a farmi una doccia. Il doccia schiuma profumato mi percorre il corpo, provocandomi un senso di tranquillità e protezione, cosa che non provavo dall'ultima volta in cui ho visto Harry.
Quando esco dalla doccia, mi ritrovo in camera Sofia; metà del suo armadio è sparso sul mio letto, mentre il mio è aperto. Dalla porta della stanza posso intravedere una figura mezza nascosta dalle ante. Ancora una volta Sofia per cercare i vestiti ci si è buttata dentro. Questa ragazza prima o poi mi farà morire, la adoro.
Dopo vari tentativi, lei indossa un tubino sexy, stretto brillantinoso che le risalta il seno. E' davvero bellissima e ammetto che un po' di invidia mi fa.
Io invece, sono ancora in accappatoio seduta sul letto, mentre aspetto che mi porga i vestiti.
Passa qualche minuto ed esce dall'armadio con in mano una gonna nera di pelle e un top pieno di brillantini con la schiena scoperta. Totalmente.
E menomale che non volevo risultare volgare. Penso tra me e me.
Provo ad indossare quello che mi ha dato e mi accorgo di essere stata approvata quando la sua bocca assume la forma di una O.
E' arrivato il momento di passare ai capelli, con la piastra mi fa dei boccoli stupendi e nel viso mi mette l'eye-liner e un rossetto rosso opaco. L'opera è completa quando mi porge un paio di tacchi neri.
Stasera cadrò e 10 minuti dopo l'uscita dalla porta di casa, mi pentirò di non essermi messa le mie comodissime Vans.
Accorgendoci che è tardi in fretta e furia usciamo dalla villetta; quasi faccio le scale con la schiena se non ci fosse stata lei davanti a me, a bloccarmi. Siamo entrambe bellissime e io non vedo l'ora di staccare la testa dalle mie paranoie quotidiane.

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