Capitolo 49

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Noemi

Cerco di assimilare le parole di Harry, capire, eliminare ogni dubbio o domanda. La persona che fino a ieri stava al mio fianco era ed é, una persona orribile, che piuttosto che risolvere i suoi mali a parole, usa le mani, la forza e la violenza. Una persona del genere non merita l'amore che una persona come me gli può dare, l'amore che un amico gli può dare oppure una parola di conforto; un uomo che mette le mani addosso ad una donna per farle del male e non per accarezzarla oppure abbracciarla non merita ciò che di buono possa esserci in questo mondo. E questo Harry lo sapeva, fin dall'inizio.
Harry ha sempre saputo che tipo di persona era al mio fianco, dal momento in cui mi ha visto flirtare con lui alla festa di Halloween. Probabilmente a quel tempo non pensava che la cosa sarebbe durata così tanto, che lo portassi in casa mia, che le cose diventassero più serie. Quella sera pensava che fosse solo divertimento, che fosse un capriccio rivolto a lui e al suo comportamento e lo pensavo anch'io.

Sapere che Harry ha avuto il coraggio di investirlo senza se e senza ma un po' mi preoccupa, mi fa quasi paura; non pensavo che sarebbe stato in grado di arrivare a tanto. Rimango un po' contrariata dal suo modo di affrontare le cose, specialmente se i mezzi sono tanto violenti come questo, anche se forse in parte posso capirne il motivo.

"Harry apprezzo tutto questo: la tua sincerità nel dirmi come stanno realmente le cose, la tua sincerità nel dirmi cosa ha fatto in passato a Diana, e sicuramente a tante altre ragazze, e apprezzo la sincerità nel dirmi che sei sempre stato dietro l'angolo per proteggermi. Anche dopo ciò che é successo tra di noi, in montagna, comunque sei rimasto qua, anche se io non lo sapevo. Però c'é una cosa che devo dirti: apprezzo tutto questo, si, però ci sono modi e modi di far capire alle persone che il loro comportamento é sbagliato, e investire una persona non credo che rientri tra quelli più giusti", gli rispondo con un sorriso stampato in faccia.

Con una smorfia e gli occhi girati all'insù Harry chiude la nostra conversazione.
Non mi lamento di tutto questo, non mi lamento più di niente: sono stata fortunata a trovare un ragazzo come lui, coraggioso, protettivo, e forse anche un po' troppo geloso. Ho intenzione di vivermi questa storia al massimo delle mie forze e delle mie emozioni, senza pensare alle paure e al dolore, senza pensare a cosa può andare storto invece a ciò che può andar bene, almeno per una volta.

"Rimani qui stanotte", propongo ad Harry, e senza tanti giri di parole e prese in giro mi risponde con un "si" secco.
Ricordandogli che adesso vivo da sola, e ricordandomi di non essere andata a fare la spesa in questi ultimi giorni, lo informo che non c'é nulla da mangiare in frigorifero e che quindi siamo costretti ad ordinare qualcosa da qualche parte.

"Niente cibo da asporto bimba, stasera ti porto a cena fuori. Vestiti elegante". E così Harry mi lascia il mio spazio, facendomi preparare per la serata che ci aspetta, mentre lui va a casa a farsi una doccia, a cambiarsi e a prendere alcune cose per passare la notte da me.
Verso le nove sono pronta e attendo che il mio bellissimo uomo passi a prendermi. Per la serata di stasera, dal momento che ha chiesto espressamente di vestirmi elegante, ho scelto un abito di raso lungo fino alle caviglie color cipria, con la schiena scoperta decorata da spalline intrecciate, una scollatura morbida e non prepotente, e un paio di décolleté bianche. Per coprirmi dall'aria fresca di marzo, sopra all'abito ho messo un cappotto lungo tanto quanto il vestito, anch'esso di colore bianco, abbinato alle scarpe, e per ultimo ma non meno importante, una borsetta di Chanel si appoggia sulla mia spalla per completare il look.
Il trucco che ho scelto stasera é un trucco un po' diverso dal solito: l'eye-liner nero che marcava i miei occhi fino ad ora non c'é. Al suo posto ho messo un ombretto marrone sempre come fosse una linea di eye-liner. Sopra la palpebra un rosa cipria dello stesso colore del mio vestito, dà profondità al mio sguardo, mentre un rossetto color carne colora le mie labbra gonfie.
Scendo al piano di sotto quando sento suonare il campanello.
"Almeno adesso ha scelto di entrare dalla porta principale invece che dalla finestra", dico sussurrando tra me e me.
Apro la porta e un fisico possente vestito di tutto punto allunga un braccio verso di me, porgendomi il mazzo di rose bianche. Rimango esterrefatta sia dalla bellezza che dalla gentilezza di quest'uomo; accetto i fiori ringraziandolo con un bacio rapido rubato, li appoggio nel mobile accanto alla porta e usciamo.

"Dove andiamo?", chiedo su di giri ad Harry.

"É una sorpresa", mi risponde.

Lui e le sorprese... dovrebbe saperlo che sono troppo curiosa per starmene zitta ad aspettare il nostro arrivo.

"Sei bellissima bimba stasera".
Ringrazio il buio della notte che fa si che non si vedano le guance arrossate e gli rispondo "anche tu".

Nel silenzio del tragitto sento che parte una canzone che conosco fin troppo bene: Locked Out Of Heaven. Allungo il braccio verso lo stereo per alzare la musica e inizio a cantare a squarciagola, come se fossi intonata e come se fossi sola sotto la doccia, mentre Harry mi guarda perso nei miei movimenti.

Arriviamo al ristorante dopo una ventina di minuti. Quando scendo dall'auto e alzo la testa in direzione del luogo dove Harry ha deciso di portarmi rimango esterrefatta dalla bellezza: una struttura altissima di colore bianco si presenta davanti ai nostri occhi; entrando dalla porta principale il pavimento in legno e i lampadari di cristallo ci donano un'atmosfera tranquilla ed elegante. Quando il cameriere ci accompagna al nostro tavolo noto che anch'esso è fatto di cristalli proprio come i lampadari. A separare i vari reparti del ristorante troviamo divisori in vetro.
Non sono mai stata in un posto tanto bello ed elegante come questo, ed è pure tipico italiano!

"È tutto bellissimo Harry", dico quasi con le lacrime agli occhi.

"C'è una spiegazione a tutto bimba, sii paziente e lo scoprirai".

Ordiniamo entrambi un calice di vino bianco, accompagnato da un primo piatto a base di pesce.
Durante la cena parliamo del più e del meno, e in modo insolitamente tranquillo per essere davanti ad uno come Harry, fin quando decido di togliermi una curiosità.

"Posso farti una domanda?", chiedo al mio ricciolo intenta a masticare una vongola.
Lui sorridente annuisce lasciandomi la parola.

"Non sono molto elegante, mi é difficile stare nei ristoranti di lusso, lo so già da me senza che tu debba prendermi in giro," gli dico. Tanto lo so che non appena tornati a casa lo farà. "Volevo chiederti il perché del mazzo di rose bianche. Mi spiego meglio: sei stato dolcissimo per quanto riguarda le rose, ma perché bianche?"

"Ecco il punto a cui sarei arrivato entro la fine della cena", mi risponde. "Ho pensato tanto a tutto ciò che abbiamo condiviso e che abbiamo passato insieme; ho pensato alle volte in cui ci siamo fatti del male e alle volte in cui ci siamo fatti del bene. Stare con te mi ha fatto scoprire un lato di me che nemmeno sapevo esistesse, quello protettivo, quello geloso, quello dolce e innamorato. È stato quando ho iniziato ad entrare in camera tua dalla finestra che ho capito quanto tu valessi per me, quanto tu fossi importante e necessaria al mio fianco. Stasera ti ho invitata a cena qui portandoti quel mazzo di rose bianche perche voglio che il nostro amore sia puro come quel colore; puro, vero, inconfondibile. La gente dovrà rendermene conto da miglia e miglia di distanza che siamo innamorati l'uno dell'altra. Voglio questo con te Noemi, da adesso fino a che non ci sopporteremo più. Che ne dici di cominciare una vera storia? La nostra storia? Con tutto quello che comporterà: litigi, delusioni, sofferenze, odio. Ma anche amore, dolcezza e passione. Sono pronto a ricambiare tutti i tuoi sentimenti".

Le parole di Harry mi spiazzano: davvero è arrivato a questa conclusione? Finalmente, dopo tutto questo tempo si è deciso a mettere da parte le paure, e chi sono io per rifiutarmi di vivere la storia d'amore che ho sempre sognato?

"Non ti rifiuterei per nulla al mondo, bimbo". Gli dico sorridendo.

Finalmente io ed Harry abbiamo trovato il nostro equilibrio e la nostra pace. È arrivato il nostro momento...

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