Capitolo 41

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Noemi

Sono passati già cinque giorni dall'incidente di Noah, é tornato a casa e tra due settimane potrà togliersi il gesso dal braccio; é stato un bruttissimo incidente
il suo, é fortunato che se la sia cavata con solo un braccio rotto e non tutto il corpo.
Lui non ha la vaga idea di chi possa essere stato, e io nemmeno; dubito che sia stato un incidente, credo che sia stato voluto.

Analizziamo insieme tutte le persone che potrebbero avere un conto in sospeso con lui, ma nessuna di queste é un plausibile indiziato. Rimaniamo quindi così, dubbiosi e impauriti, io di certo lo sono.
Le due settimane in cui Noah tiene il gesso sono un po' monotone, non facciamo molto: lui non riesce a mangiare bene, quindi non facciamo ne pranzi ne cene fuori. Passeggiamo di tanto in tanto, quando il vento freddo di gennaio ce lo permette.

Il tempo é volato, questi mesi sono stati tanto difficili per me, sia per la mia prima delusione d'amore, sia per aver detto addio per sempre a mia madre. Il dolore é stato tanto da sopportare, mi sono chiusa in me stessa ma non mi sono lasciata andare come sempre e adesso che ho un ragazzo fantastico, dolce e premuroso, e le mie migliori amiche sempre dalla mia parte non posso chiedere niente di meglio. É arrivata l'ora di tornare a vivere, di tornare alle feste, a divertirmi, a bere qualcosa o a bere tutto.

Non importa quante volte cadi nella vita, l'importante é avere sempre la forza di rialzarsi. Più forti di prima.

Dopo aver passato il pomeriggio con Noah rientro a casa dove trovo Sofia seduta sul divano con Niall e un bicchiere di vino.

"Ehi ragazzi, e per me niente?" domando. Anche io ho voglia di godermi un po' di alcol in santa pace con i miei amici.

"Te lo porto subito!" esclama Niall. Dio! Questo ragazzo é diventato il mio migliore amico, gli voglio troppo bene!

Mentre aspetto che il biondino mi porti il mio calice mi siedo nel pavimento davanti alla mia migliore amica.

"Finalmente Sofi, sto tanto bene adesso! Non riesco a spiegarti a parole quanto io sia contenta di come sta andando la mia vita. Nonostante mia madre ed Harry adesso so quanta forza vive in me, e sono pronta a riprendere in mano tutto quanto. La felicità, la
speranza, il divertimento, la spensieratezza e l'amore. Sono pronta ad iniziare, per l'ennesima volta, un nuovo capitolo della mia vita, insieme a voi e a Noah".

Prendo un piccolo respiro e continuo, questa volta, rivolgendomi anche a Niall...

"Sono stati mesi di tanta sofferenza, di paura, di delusione. Sono stati mesi in cui ho messo alla prova me stessa, in cui ho scoperto tanti lati di me che prima ignoravo; ho imparato a buttarmi e cogliere le situazioni quando ti passano davanti, per caso. Ho capito che l'amore non é solo una barzelletta e che qualcosa esiste, che qualcosa dentro di noi si smuove e si fa sentire, come le famose farfalle nello stomaco. Sono pronta a tornare alla mia vita, alla nostra vita e a godermi ogni singolo momento in vostra compagnia".

Quasi ho le lacrime agli occhi mentre parlo con Sofia e Niall, perché tutte queste parole, finché vivevano solo nella mia testa non avevano un senso, a differenza di ora che le sto rendendo vere.

Noto che i miei amici si guardano in modo strano, e poi si voltano verso di me: il loro viso paonazzo e teso mi mette ansia, ho parlato troppo. Devo sapere cosa sta succedendo.

"Cosa succede ragazzi? Perché avete quelle facce?" domando, anche se nessuno dei due sembra intenzionato a rispondermi.

"Ooh ragazzi! Quindi? Cosa c'é che mi dovete dire ma non trovate il coraggio? É davvero una cosa così tanto brutta?"

Dopo un arco di tempo che sembra infinito Sofia si fa avanti:

"Okay, é giusto che te lo dica io, però fammi finire di parlare prima di dire qualsiasi cosa"

Annuisco con la testa in attesa di una sua spiegazione...

"Ormai é diverso tempo che io e Niall stiamo insieme, dal primo giorno in cui ci siamo visti non ci siamo più lasciati, abbiamo condiviso tante cose insieme, dalla più superficiale alla meno superficiale. É riuscito ad entrare nelle tue grazie, tu che sei la mia migliore amica complicata e criticona. Siete diventati ottimi amici e non potrei essere più contenta di questo. Ci abbiamo pensato a lungo prima di prendere questa decisione, io soprattutto perch..."

"Oh mio Dio Sofia, state per avere un bambino?!" Urlo in preda all'agitazione, mentre Sofia e Niall, paonazzi più di prima si fissano.

"Ma no idiota!" mi risponde Sofia, "ti ho detto di farmi finire di parlare santo cielo!". Rido. É troppo buffa la mia amica quando si arrabbia con me, la adoro.

"Ok ok, va bene, sto zitta. Continua pure"

Dopo un breve istante in cui mi fulmina con lo sguardo riprende a parlare: "Dicevo che a questa cosa ci abbiamo pensato tanto, soprattutto io perché sono sempre stata vicino a te, non ci siamo mai separate, abbiamo fatto sempre tutto insieme e un cambiamento così radicale farebbe male ad entrambe. Ma adesso tu stai bene, hai un ragazzo fantastico accanto a te che ti vivi al mille per mille, e voglio fare lo stesso anch'io; questo non vuol dire che non saremo più amiche, saremo sempre due sorelle inseparabili, ma un pochino più distanti. Niall mi ha chiesto di andare a vivere insieme, e ho accettato"

Le lacrime mi pizzicano il bordo degli occhi; non sono in grado di dire una parola infatti resto a fissarli in silenzio.

"Dimmi qualcosa Noe" mi richiama Sofia.

"Noemi tutto bene?" interviene Niall.

Cerco di metabolizzare la notizia, mi alzo in piedi e corro incontro ai miei due migliori amici.

"Sono troppo felice per voi ragazzi! Che notizia, dobbiamo festeggiare!" mentre urlo queste parole sono tra le loro braccia che piango. Singhiozzo dopo singhiozzo realizzo ciò che da qui a breve succederà.

Sarò pronta a vivere da sola? Ad addormentarmi sola, svegliarmi sola, a farmi compagnia da sola?
Ho un po' di paura si, ma voglio che la mia migliore amica sia felice, e voglio che lo sia al mille per mille, perché se lo merita. Si merita tutto ciò che di bello può offrile questa vita.

I ragazzi mi tengono stretta a loro finché non smetto di piangere...

"Noemi tu rimarrai qua". Sentenzia Sofia.

"No Sofi, questa casa é tua, non posso".

"Oh si, tu rimarrai qui e non discutiamone più. Adesso abbracciami scema".

Abbraccio la mia migliore amica, la mia compagnia di vita, la sorella che non ho mai avuto, la coinquilina perfetta. La spalla più morbida su cui piangere e il braccio più forte su cui contare. Per un breve istante mi ripassano davanti tutti i momenti passati insieme: non potevo chiedere un'amica migliore.

Ha sempre conosciuto la melodia del mio cuore, e l'ha cantata quando mi sono dimenticata le parole. Lei.

"Bene, adesso che ci siamo fatte un bel pianto, chi é pronto a sentire le mie idee per la vostra festa?" urlo eccitata.

Entrambi si mettono a ridere mentre con la mente ci scatto una fotografia: ecco tutto ciò che vorrò ricordare per sempre. Noi, così.

NightsoulsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora