Capitolo 16

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« Dici che da qui si vede troppo? » Rose sistema la sciarpa Grifondoro, stringendola attorno al collo.

Il sole picchia sulle loro teste e fa risplendere ancor di più la capigliatura rossa della Weasley.

April in tutta risposta, alza gli occhi al cielo. Ha portato con sè la bandierina rosso oro, per tifare Grifondoro contro i Serpeverde.
« Per l'amor del cielo, Rose! C'è tutta la scuola, credi che Scorpius non sappia che sei qui? »

Eden scoppia a ridere, nascondendosi all'interno del colletto del suo maglione, meritandosi un'occhiata di rimprovero da parte di Rose.
« Non guardarmi cosi! April ha ragione, e tu dovresti smetterla di imbarazzarti. Vi conoscete da quando siete in fasce! » commenta sorridendo, puntando lo sguardo sulle squadre che fanno il loro ingresso nel campo da Quidditch.
E per un momento, quasi non ascolta la risposta di Rose, perchè troppo concentrata ad osservare Babs Nott, con la sua divisa da Quidditch e la scopa nuova di zecca tra le mani.

Le sudano le mani, e si affretta ad asciugarle sui jeans.

I capelli biondi sono ben visibili anche da lì, ed Eden ricorda perfettamente la sensazione delle dita tra quei ciuffi morbidi.
È un ricordo ancora fresco, come se fosse accaduto da poco e non quattro giorni prima.

Lilith Lestrange, come richiamata dai suoi pensieri, si volta nella loro direzione, per poi salire in sella alla scopa.
Eden la vede borbottare qualcosa in direzione di Babs, che incrocia subito il suo sguardo, anche a quella distanza, trovandola nella folla.

Eden abbassa lo sguardo, mentre April si agita al suo fianco.

Poi c'è il suono del fischietto e le due squadre si sollevano in aria, dando inizio alla partita.

I Serpeverde prendono subito possesso palla.
Babs e Lilith, come al solito, hanno studiato una loro strategia, e scambiandosi un'occhiata, la mettono in pratica.
Babs punta in direzione di Fred Junior Weasley, cercando di disarcionarlo dalla scopa.
Ma quello è più furbo di lei, e veloce come una scheggia, riesce a sfuggire ai bolidi lanciati dalla Serpeverde.
Lilith invece si occupa dei due battitori della squadra avversaria, cercando di distrarli in tutti i modi possibili.

« Ed ecco che Babs Nott lancia il suo ennesimo missile in direzione di Fred Weasley. Certo che è proprio forte quella ragazza.. » Amanda Rockwood, dai ricci capelli biondi, scelta per fare da telecronista alla finale per la Coppa di Quidditch, rivolge uno sguardo sognante in direzione di Babs che si lascia distrarre, e le rivolge un occhiolino.
Ma poi torna subito alla carica, sferrando un ennesimo tiro verso Weasley, che non è ancora riuscito a segnare un solo tiro verso gli anelli della squadra avversaria.

Eden si agita al suo posto. Non riesce a staccare gli occhi da Amanda, che con le guance infuocate, continua la sua telecronaca concentrata esclusivamente su Babs, fino a quando la McGranitt non le sfila il megafono dalle mani.

« Quella coniglietta in calore si è presa una sbandata per la tua amica, Eden! » afferma Rose, la mano che sventola davanti al viso per calmare i suoi bollori dovuti a Scorpius Malfoy che si lancia a picco verso gli anelli Grifondoro, segnando i primi dieci punti della partita.

Una cascata di coriandoli verdi e argento esplode dagli spalti su cui siedono i Serpeverde.

Babs esulta, dandosi il cinque con Lilith.

Il loro cercatore, Albus Potter, è alla ricerca del boccino d'oro.

« Non è mia amica. E non mi interessa nulla di quello che fa. » risponde Eden, leggermente in ritardo.

Babs ha fatto il giro del campo, per poi soffermarsi davanti ad Amanda, dicendole qualcosa.
La Rockwood annuisce, per poi annuire con entusiasmo.
E Babs si allontana, trionfante.

Anche a quella distanza, Eden riconosce quello sguardo.
Ed è lo sguardo di una persona che ha appena ottenuto ciò che vuole.
Lo sguardo di Babs quando ha vinto. E lei vince sempre, in qualsiasi campo.

La partita continua, e le cose cominciano a farsi più agguerrite.
Lilith e Babs si sono ora unite contro Fred, il più forte tra i cacciatori, senza però mettere in conto Roxanne Weasley. È stata lei a segnare quaranta dei settanti punti guadagnati da Grifondoro.

Ma la distanza con Serpeverde è troppa, ed è per questo che Albus, alla calcagna di Evelyn Jordan la cercatrice Grifondoro, circumnavigano il campo , alla ricerca del tanto desiderato boccino.

Babs e Lilith si concedono uno sguardo frettoloso.
Babs adora giocare duro, ed è per questo che stringe la mazza tra le mani, e appena il fruscio del bolide le si avvicina, con tutta la forza possibile, lo indirizza verso Roxanne Weasley. La riccia è troppo concentrata nello scagliare la pluffa verso gli anelli da non accorgersi del bolide che le arriva dritto dritto addosso.
Fortunatamente questo colpisce la sua scopa, spezzandola in due.
Roxanne viene disarcionata, e di conseguenza crolla giù.

Nel trambusto che ne segue, tra le urla e i fischi dei Grifondoro, la McGranitt che rallenta la caduta di Roxanne con un colpo di bacchetta, la squadra Grifondoro che impreca contro Babs, Albus afferra il boccino, scatenando la folla verde argento in un'unica esclamazione di gioia.

Lilith si lancia su Babs, stringendole forte un braccio sulle spalle e sfregando le nocche sulla sua testa.
« Brava! Sei sempre la solita stronza! » le dice ad un orecchio.

E poi, i loro compagni di squadra si stringono in un cerchio, abbassandosi tutti insieme.

La McGranitt, leggermente infastidita, attraversa il campo con in mano la Coppa.

L'intera casata si riversa giù dagli spalti per festeggiare l'ennesimo anno di fila.

Eden, Rose ed April, malinconiche, si accodano al resto degli studenti che si avviano verso il castello.

I Grifondoro sono neri di rabbia, e di certo, in Sala Comune, ne diranno di tutti i colori.

La squadra scarlatta si avvia tristemente verso gli spogliatoi. Ed una Roxanne Weasley viene portata in infermeria, anche se fortunatamente sembra non aver riportato neanche un graffio.
« Andiamo a vedere come sta? » propone April, guardandola spaventata.
Ma Eden è concentrata su qualcos'altro.
Babs Nott ha il viso chiazzato da macchie rosse, che si presuppone sia tutta la gioia e l'euforia che l'esaltano, mischiate allo sforzo nel giocare da dio, come al solito.
Avrebbe potuto dire di tutto su di lei. Ma mai che non sapesse giocare a Quidditch, che non fosse un'ottima battitrice.
Gioco duro e sporco il suo, letale e precisa.
La vede baciare la coppa e passarla a Lilith, che la solleva in segno di vittoria.

Eden resta a fissare la scena, le braccia incrociate al petto.

Ma poi, Amanda Rockwood, con i suoi ricci fastidiosamente biondi, come una bambola di porcellana, compare alle spalle di Babs per congratularsi.
E di nuovo, Eden vi vede quella luce nei suoi occhi.
Vede Babs sorriderle, afferrarle la mano e trascinarla via dal campo, lasciandosi dietro i festeggiamenti.
Le due sgattaiolano sul retro del campo.

È come se qualcosa le si fosse fermato al centro del petto, impedendole di respirare.
È per questo che, con uno stano luccichio negli occhi, Eden segue le sue amiche, stringendosi nel suo stupido maglione rosso e oro, risalendo fino al castello col capo chino, ignorando il sole battere ferocemente sulla propria nuca.

Non le interessa minimamente quel che la Serpeverde combina.
Non le interessa nulla se in quel momento le sue mani si stanno facendo strada in un corpo che non è il suo.

Non le interessa nulla.

È soltanto... deludente.

Tutto qui.

Vero, Eden Parker?

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