Capitolo 40

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È una giornata soleggiata e calda.
Il sole picchia dalle finestre lasciate aperte, illuminando i letti a baldacchino delle ragazze.
Rose è davanti allo specchio, e si pettina la lunga chioma rossa, lanciando uno sguardo ad Eden, seduta sul bordo del letto, intenta nel truccarsi.
Uno specchietto davanti al viso, tenuto in aria grazie all'incantesimo di levitazione, i capelli lunghi come al solito, legati in una coda di cavallo, un fermaglio nero e  il viso perfetto, curato dalle creme idratanti e dallo strato di trucco che vi sta applicando su.

Vorrebbe dirle qualcosa Rose, ma le parole le restano bloccate in gola.
Per questo abbassa la spazzola e tira un lungo sospiro di sollievo.

Eden è intenta a compattare il lucidalabbra , e a mettere un filo di mascara sulle ciglia.
Non si truccava da molto tempo, e finalmente, si vedeva diversa, in quello specchio.
Anche se i suoi occhi, quella mattina, sembravano più grigi del solito, come se la tempesta si fosse scatenata, irruente e devastante, senza lasciarle scampo.

Infila il tappo al mascara, per poi abbandonarlo insieme agli altri trucchi  nel primo cassetto del comodino, richiudendolo con un tonfo leggero.
Ed è soltanto allora che Rose, con le mani incrociate dietro la schiena, le rivolge un'occhiata timida.
« Eden.. »

La ragazza la guarda, scuotendo la lunga chioma scura.
Aggrotta la fronte, sorpresa di tale comportamento.
« Dimmi... »

Rose si avvicina, sedendosi sul bordo del letto, accanto ad Eden, le mani strette tra le cosce.
« Ti vedi con lei? » le domanda titubante, mordicchiandosi il labbro inferiore.

Eden avverte un tuffo al cuore; il solo pensare a Babs le fa mancare il respiro e le fa tornare la voglia di piangere.
Ed è stanca di piangere; non fa altro da ieri.
« No. Ho deciso di andarci con Frank. » ammette, senza neanche l'ombra di un sorriso, come se le facesse male ammettere una cosa del genere.

Gli occhi di Rose si illuminano di gioia.
Le salta addosso, stringendola in un abbraccio affettuoso.
Ed è questo che ferisce Eden; perchè non pensa ai suoi sentimenti? Perchè non si pone delle domande?
Si lascia comunque abbracciare, dopotutto Rose le è mancata. Seppur difettosa e guasta, resta la sua migliore amica.

« Sono felicissima, tesoro! Hai visto che avevo ragione e che insieme sareste stati la coppia perfetta? » le dice entusiasta, sfregandole la mano sulla schiena.

Eden chiude gli occhi trattenendo le lacrime.
E vorrebbe dirle che non è cosi, che lei non sta affatto bene.
Ma non ci riesce.
Non ci riesce mai, Eden.

Qualcuno apre la porta della stanza; i ricci di Roxanne fanno capolino , ed il suo sorriso bianchissimo le illumina il viso.
« Eden.. c'è Frank che ti aspetta in Sala Comune. »

Rose si distacca, con un sorriso largo da una guancia all'altra.
« Avanti, và! Sei stupenda! »

Eden le rivolge un sorriso forzato, e col cuore pesante e le mani tremanti, si alza dal letto e si guarda un'ultima volta allo specchio.
Dovrebbe vedersi bella, come un fiore a primavera.
E invece è soltanto una rosa appassita.

Una volta scesa in Sala Comune, Frank è lì che l'aspetta sorridente, vestito con una semplice camicia di jeans azzurra, e i capelli ricci disordinati, come se non li avesse pettinati affatto. 
Non è cosi male, ma il pensiero si ferma lì, non va oltre.
Eden gli sorride a sua volta.
« Sei bellissima. » le dice lui.

" Ansimano insieme, come se fossero un'unica cosa. E lo sono davvero, in quel mare di emozioni, in quel caos di errori  e di scelte sbagliate che l'hanno portate a quel momento.

Vederla sopra di sè.
Vederla sotto di sè.

« Sei bellissima.. » sussurra Babs, in una smorfia di piacere intenso. "

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