Capitolo 54

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" Babs, mi domando cosa ti stia passando per la testa.
Non studi quanto dovresti, non hai una media decente, e non sai neanche se supererai i M.A.G.O.
Tua madre è molto preoccupata e anch'io.
Cosa dobbiamo fare con te? Pensavo che Hogwarts fosse la scelta migliore, ma forse Durmstrang sarebbe stata la soluzione giusta.
Lì avresti davvero ricevuto un'educazione rigida, che purtroppo, in quella scuola di dementi non ti è stata data.
Spero che tu legga questa lettera e che non la faccia finire nel caminetto, cosi come tutte le altre che ti abbiamo mandato.
Ivy ci ha detto che in questo periodo sei distratta, assente.
Cosa ti sta succedendo?
Forse saresti dovuta tornare a casa durante le vacanze di primavera. Stare un pò con noi ti avrebbe fatto bene.
Visto che hai massacrato di botte un Rosier.
Per quale motivo, poi? Tu e Alexander non avete mai avuto problemi.
Gli hai spaccato il setto nasale, ha rischiato di perdere la vista, più delle gravi lesioni alla gengiva.
Ti ha dato di volta il cervello?
Non è cosi che volevo crescessi. Sei comunque una donna, ricordalo. E le donne Nott non si comportano in maniera selvaggia e primitiva.
Ricordati le buone maniere.
Ricordati come io e tua madre ti abbiamo sempre cresciuta ed educata.
Sperando di rivederti tornare in te, a presto, papà. "

« Che pezzo di merda. » Lilith ripiega la lettera con cura, porgendola nuovamente a Babs, che invece l'accartoccia e le dà fuoco con la punta della bacchetta.
L'odore di bruciato impregna l'aria.

« Capito? Avrei fatto meglio ad andare a Durmstrang. Però poi subito dopo " ricordati le buone maniere, Babs. Le donne Nott non si comportano in maniera selvaggia e primitiva. " che contraddittorio del cazzo! » afferma la bionda, guardando la fiammella spegnersi lentamente, diventando cenere.
Poi solleva lo sguardo, puntandolo su Eden, assieme a Rose e April, sedute sul prato, dinanzi a loro, immerse nelle  chiacchiere.

Il sole sta per tramontare, l'aria della sera è frizzante, e non soffia un alito di vento.
Lilith stringe le mani sul bordo della panchina dove sono sedute.
« Beh, non potevi aspettarti reazione diversa. Sapevi che sarebbe andata cosi. » ammette, guardando a sua volta April, che decisa ad ignorarla per tutto il resto della serata, non le degna neanche uno sguardo.

Babs se ne accorge.
« Dovresti mettere le cose in chiaro, se non vuoi stare con lei. » sussurra, abbassando lo sguardo.

« Il fatto è che... io voglio stare con lei. Ma sento che stiamo correndo troppo. Che forse dovremmo... prenderci un pò di tempo. »

« Lil, vi frequentate da più tempo di me e Eden. Dovresti sapere cosa provi. »

La rossa continua a fissare April, che in tutta risposta, abbassa lo sguardo tristemente, come se per un attimo, si fosse assentata dalle chiacchiere di Rose e Eden.
« Ho paura di quello che farà mio padre quando verrà a sapere di me. E di lei. »

Babs si volta a guardarla, per l'ennesima volta.
Lo sguardo di Lilith è attraversato dalla paura. E succede di rado, che la rossa abbia paura di qualcosa.
E suo padre, Rodolphus Lestrange, primogenito di Bellatrix Lestrange, è l'unico uomo sulla faccia della terra a spaventare Lilith.

« Tuo padre non può farti nulla. È ad Azkaban da sei anni. E tua madre non se ne frega nulla. » cerca di consolarla Babs, anche se nel modo più sbagliato.

« È vero. È dietro le sbarre, ma questo non gli impedisce di comandare i suoi scagnozzi. E se venisse a sapere di April, di sicuro le succederebbe qualcosa. Per non parlare di me. »

Babs schiocca le labbra.
« In quel caso verresti a casa mia. Lo sai che i miei genitori ti venerano. Mio padre saprebbe tenergli testa. »

Lilith si volta verso di lei, un mezzo sorriso sulle labbra.
« Certo che la Parker te l'ha proprio fuso il cervello, eh? Sei quasi irriconoscibile.  »

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