Un altro giorno.
Un lunedì mattina nuvoloso, un giorno in cui sarebbe perfetto starsene sotto le coperte, a leggere un buon libro e a non affrontare il mondo fuori.
Avrebbe tanto voluto farlo Eden, ma aveva già saltato parecchie lezioni in quei giorni, non poteva permettersi altre assenze ingiustificate.
Per cui, insieme a Rose e ad Apri, raggiunge la Sala Grande.
« Manca poco ormai alle vacanze di primavera. » commenta April, sedendosi al fianco di Rose. Di solito si fermava a fare colazione al tavolo dei Grifondoro, dove veniva comunque accolta come un'amica.
Rose riempie un bicchiere di zucca, per poi spalmare della marmellata su una fetta di pane tostato.
« Già. Non vedo l'ora di andare di abbronzarmi in riva al mare. » borbotta sognante.
Eden aggrotta la fronte, sfogliando la Gazzetta del Profeta.
« Andrai a trovare tuo zio Bill? »
« In realtà i miei zii non ci sono. Hanno lasciato la casa a Victorie e Ted. E ci hanno invitato, a tutti noi ragazzi, a trascorrere le vacanze lì. Ci divertiremo un sacco. »
April sospira sognante.
« Come ti invidio. Io credo che lo trascorrerò a casa di mio nonno. Sono molto credenti e vorranno festeggiare Pasqua , senza tutte quelle frivolezze che a me fanno impazzire. »
Eden ridacchia, perdendosi per un nano secondo nel leggere un articolo sul figlio di Celestina Warbeck, che come sua madre, stava intraprendendo un futuro da cantante.
« Tu che farai? » le domanda April, sorseggiando il succo di zucca.
« Resterò qui. I miei genitori sono partiti per Parigi. Mio padre aveva delle visite mediche da sbrigare. Forse dovrà operarsi agli occhi. »
« Non è nulla di grave, spero. » sospira la Tassorosso, poggiando il mento sul dorso della mano.
« Ma no, una cosa da niente. »
« Se vuoi puoi venire con noi. Forse ci saranno anche i Paciock. » afferma Rose, senza però guardarla negli occhi.
Eden sbuffa, chiudendo di botto il giornale.
« Rose! »
L'amica solleva le spalle come se nulla fosse.
« Era solo un'ipotesi! »
« Non ci sarà mai nulla tra me e Frank. Per quanto lui sia gentile e onesto io...» ma non riesce a terminare la frase, perchè April le tira un calcio sotto al tavolo.
Eden trattiene parole poco educate e sorride proprio al sottoscritto, che sembra essere sbucato da sotto terra.
Il ragazzo è in piedi di fronte a lei, attirando l'attenzione degli studenti intorno.
Tra le mani regge un'enorme pacco infiocchettato alla perfezione.
Il nastro rosa di velluto, la carta da regalo argentata.
« Ti ho pensato. Di nuovo. » le dice, porgendole il regalo.
April e Rose si scambiano un'occhiata, trattenendo a stento una risata.
Eden allunga le braccia e afferra il suo regalo, per poi abbozzare un sorriso imbarazzato.
Non ha mai amato trovarsi al centro dell'attenzione.
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Devil's Blood
FanfictionBabs Nott , primogenita di Daphne Greengrass e Theodore Nott. Occhi scuri come le tenebre, capelli biondi tenuti sempre su in un chignon, pelle alabastro e cuore nero come l'inchiostro che dipinge il suo corpo in tatuaggi infernali. Babs Nott è la...