Capitolo 53

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Babs quasi corre per il corridoio.
Sà dove trovarla.
E non vede l'ora di tirare fuori tutto, di poterlo dire a qualcuno, di trovare conforto nella sua migliore amica.

Non ha mai provato questo senso di leggerezza. È come se fosse il primo giorno d'estate, il primo giorno di libertà.
È come correre verso il mare quando la sabbia scotta.

« Ehi, Babs! Dove corri? » una voce la fa fermare di botto.
Ed il sorriso le svanisce all'istante.

Sua sorella Ivy, bella e dannata, incede velocemente verso di lei, i lunghi capelli biondi sciolti sulle spalle.
Le sue amiche ridacchiano, eccitate alla vista di Babs.
Un tempo avrebbe degnato loro di uno sguardo, adesso non vede nient'altro che figure tutte uguali, indegne della sua attenzione.
« Che vuoi? Non hai da spettegolare con quelle cretine delle tue amiche? » le risponde stizzita.

Ivy solleva un sopracciglio ben curato, nella stessa espressione di Daphne Greengrass. Tale madre, tale figlia.
Babs sembra non appartenere neanche a quel rango.

« Smettila di insultarle. Ti sentono sai? » le risponde con tono tagliente, scrutandola con i suoi occhi glaciali.

« Quindi? Pensi che mi preoccupi ad offendere tre ragazzine viziate che non fanno altro che scimmiottare? » Babs rivolge loro una smorfia, per poi tornare a guardare Ivy.
« Che vuoi, allora? Ho fretta! »

Ivy incrocia le braccia al petto.
« Mamma è furiosa con te per quello che hai fatto a Rosier. Dice che farai litigare papà col suo migliore amico d'infanzia! »

Babs sbotta in una risata nervosa.
« Bambolina, ma dove vivi? È successo tempo fa! Comunque non mi interessa di quello che pensa mamma, lo sai. »
Fa per andarsene, ma Ivy parla ancora, facendola fermare al centro del corridoio.

« Mamma non sà che l'hai fatto per una come Eden Parker. Perchè se venisse a saperlo.. »

Babs si volta di scatto, livida di rabbia.
Ecco che tutta quella felicità sembra sfumata via, come una nuvola di fumo.
Stringe i pugni lungo i fianchi e rivolge uno sguardo carico d'odio in direzione di sua sorella.
« Se venisse a saperlo cosa? Pensi che mi spaventi la sua reazione? Pensi che io possa prendere in considerazione le sue parole? Che mi interessi minimamente di quello che pensa? »

Ivy la scruta seriamente, senza distogliere lo sguardo da quello della sorella maggiore.
È sua madre in tutto e per tutto; dal taglio deciso degli occhi, alle labbra carnose, ai boccoli morbidi e biondi.
« Penso che stai sbagliando. »

Babs resta in silenzio. I loro sguardi sembrano intraprendere una guerra fredda, all'ultimo sangue.

« Babs? » qualcuno arriva alle loro spalle.
Ed entrambe le Nott osservano la figura di Lilith comparire all'orizzonte.
Le guance di Ivy si tingono di rosso, ed i suoi occhi si abbassano, interrompendo il contatto visivo con la sorella maggiore.

A Babs tutto ciò non sfugge, ma per il momento, decide di ignorare.
« Ti stavo cercando. » le dice la rossa, guardando prima la sorella maggiore, poi la minore.

« Anch'io. Ma ho avuto un contrattempo... familiare. » accarezza le ultime parole, la bionda, lanciando uno sguardo in direzione della sorella, che le rivolge un'occhiata tagliente.

« Andiamo, dai. » le dice Lilith, afferrandola per il braccio.

Entrambe si lasciano alle spalle il gruppetto del quarto anno, per poi arrivare sino in cortile.
« Volevo chiederti scusa per ieri! Te lo giuro, se avessi saputo che.. »

Babs la blocca, scoppiando a ridere.
« Non farti paranoie. È successo. C'erano le tende. Spero solo tu non abbia sentito molto. »

Lilith sogghigna, per poi infilare le mani nelle tasche del mantello.
« In realtà ho sentito qualcosa prima di entrare, ma pensavo fosse Alysa con Yaxley. Hanno preso a frequentarsi, sai? »

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