Capitolo 24

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È una domenica soleggiata. Il cielo è di un turchese intenso, le prime rondini lo attraversano, regalando un dolce preavviso d'estate. Una brezza leggera carezza i fili d'erba e le fronde degli alberi. 
Il cialeccio dei ragazzi che seduti sul prato, si godono il tepore del sole, è l'unico suono che si confonde con il cinguettare degli uccellini nascosti negli alberi più fitti. 

Babs se ne sta seduta sulla riva del Lago Nero, lì dove la piovra stiracchia pigramente i tentacoli. 
I pantaloni arrotolati fin sotto il ginocchio, cosi come le maniche del maglione tirate fino al gomito.
L'acqua le accarezza le caviglie nude, e Lilith al suo fianco, sottolinea qualcosa sul libro di Difesa Contro le Arti Oscure. La mano sinistra, quella col serpente tatuato sul dorso, batte il tempo sul ginocchio, come se fosse stranamente nervosa. 
E ciò fa irritare Babs. 
« Lil! Sei snervante! Che cavolo ti prende? »

La Lestrange solleva lo sguardo sulla bionda, come se volesse fulminarla. 
« Sto cercando di studiare. Ma vengo distratta. » risponde con stizza, come se la colpa fosse esclusivamente di Babs. 

« Beh? Che vuoi da me? Io sono in silenzio, sei tu che hai gli scatti! » risponde l'altra, riprendendo a guardare verso l'altra riva del lago, li dove  la sua attenzione era concentrata fino a poco fa. 

Eden Parker insieme alle sue due amiche di sempre, è distesa a pancia in giù sull'erba. 

Indossa una semplice canotta che le lascia scoperte le spalle e le braccia. 
La pelle diafana è  baciata dal sole, e Babs può vederlo anche da quella distanza, il rossore che si propaga sulle sue guance. 

I capelli spostati su una sola spalla, e le gambe accavallate. Davanti a sè, ha il libro che ha preso l'altra sera dalla Stanza delle Necessità. 

È da allora che Babs non la vede, non le parla, non la tocca. 
E improvvisamente le prudono le mani, come se avvertisse il bisogno di farlo. 

Lilith schiarisce la gola al suo fianco, per poi agitarsi un'ennesima volta. 
Ed è a quel punto che Babs sbotta, sbuffando, senza però distogliere lo sguardo da Eden. 
« Oh, avanti. Dimmi cosa ti turba! » 
« Ma in realtà non mi turba nulla! È solo che... » Lilith scaraventa il libro al suo fianco, per poi portarsi la testa tra le mani, poggiando i gomiti sulle ginocchia, totalmente disperata. 
Babs ora la scruta confusa; è strano che Lilith si comporti in questa maniera. Di solito è sempre lei quella più stabile, più ragionevole tra le due. 
« Mi porta completamente fuori strada. » la sente borbottare tra sè e sè. 
« Ma di chi stai parlando? » le domanda Babs, stringendo qualche filo d'erba tra le mani. 
Lilith solleva la testa, ma restando comunque nella medesima posizione.
Persino il suo sguardo si concentra sul trio di ragazze dall'altra parte della riva. 
« Un momento! Chi stai guardando? » le domanda Babs, raddrizzando la schiena. I suoi occhi seguono la direzione dello sguardo della Lestrange; sono fissi su April ed Eden, che hanno cominciato a farsi il solletico. 
Un leggero formicolio alla nuca la distoglie per qualche secondo dalla risposta di Lilith. 
« Non sto guardando Parker, non agitarti!.. »
« Puoi guardare chi ti pare! Non crederai mi interessi Eden? » Babs sbotta in una risata che non coinvolge lo sguardo. Strappa del tutto i fili d'erba, e ancora e ancora, come se il suo fosse un gesto nervoso. 
Lilith la scruta attentamente. 
« L'hai appena chiamata per nome. » sottolinea, con un tono di voce basso. 
« Io la chiamo sempre per nome! Qual è il problema, non capisco? » risponde diretta la bionda, gettando i fili d'erba nel lago. 
Azzarda un'ennesima occhiata in direzione del trio. 

April è completamente distesa sull'erba con Eden sopra, a farle il solletico. 
Stringe i pugni, Babs, per poi fissare con intensità le due ragazze. 
E nello stesso momento, Rose, che si era alzata infastidita dalle loro urla, si ritrova a cadere sulle due, mentre uno schizzo potente d'acqua, come se qualcuno si fosse appena tuffato, schizzando ovunque, le colpisce, infradiciandole dalla testa ai piedi. 

Babs sorride soddisfatta nel notare il trio di ragazze bagnate e impossibilitate dai movimenti. 
« Le hai schizzate con l'acqua? » domanda Lilith. 
« E tu hai spinto la Weasley su di loro. » risponde Babs, come se nulla fosse appena successo.  Come se non avessero appena lanciato due incantesimi non verbali nello stesso identico momento.
« Salazar! » Lilith riacciuffa il libro, riaprendo alla pagina giusta per continuare a studiare. 
« E per la cronaca, tu non chiami nessuno per nome. Con me ci hai impiegato due anni! » le ricorda la rossa, col capo chino. 

Babs non perde d'occhio le ragazze, e quando Eden si alza, del tutto inzuppata, ha soltanto un istante di tempo per godersi la sua visuale completamente bagnata, perchè April, con un incantesimo ingegnoso, asciuga i suoi indumenti e quelli delle sue amiche. 

E forse è per quel motivo che non risponde a Lilith. Forse è per questo che la rossa la guarda, mordicchiando la punta della piuma. 
« Babs... » la richiama, notando gli occhi scuri della bionda fissi su Eden, che continua a ridere spensierata dall'altro lato del lago. 

« Mmh? » risponde questa, con un mugugno basso. 
« Quante altre volte ci sei andata con lei? » le domanda diretta la Lestrange. 

Babs si volta, talmente spiazzata dalla domanda, che per una frazione di secondo non riesce a trovare le parole giuste da rivolgerle. 
« Che importanza ha? E poi io non parlo con chi non vuole parlare con me! » ribadisce, raccogliendo le gambe al petto. 
« Cosa ti aspetti che ti dica? » le chiede ancora la rossa, sentendo mancare un battito. 
Sa di trovarsi vicina alla verità, e questo forse è un passo troppo lungo.
« Aspetto che tu mi dica perchè ti sei invaghita di Eden. » ammette Babs, improvvisamente dura. 

Lilith scoppia a ridere, meritandosi un'occhiataccia da parte dell'amica. 
Ride cosi tanto che le lacrimano gli occhi. 
Ma quando si rende conto dell'espressione seria di Babs, raddrizza la schiena e schiarisce la gola. 
« Ti stai davvero preoccupando? Pensi davvero che mi sia invaghita di Eden Parker? » 
« Non mi sto preoccupando! Aspetto la verità! » non c'è neanche l'ombra di un sorriso sul viso della bionda, che sembra davvero in attesa di qualcosa. 
« Non è Eden il problema. Almeno, non il mio. » ammette Lilith, tornando a scrutare a sua volta, le ragazze.  « È qualcosa che non riesco a spiegarmi, te lo giuro. Più cerco di non pensarci, più provo a starci lontana, e più irrompe nei miei pensieri. Ci ho provate milioni di volte, ma non ne esco fuori. » 
« Aspetta un attimo! Mi stai dicendo che tu e una tra la Young e la Weasley, avete scopato? » domanda Babs, un mezzo sorriso sulle labbra screpolate. 
Lilith porta le mani alle orecchie. 
« Oh, ti prego, Babs. Non dirlo ad alta voce. È già abbastanza disgustoso per me! » 
Babs ride, per poi ravvivarsi i ciuffi dei capelli. 
« Non ci posso credere... da quanto tempo va avanti questa storia? » le domanda. 
« Dalla notte di Halloween. Tu avevi organizzato uno dei tuoi soliti festini nella Sala Comune. Io me ne sono andata in giro per il castello. E l'ho incontrata davanti alle cucine, mentre parlottava con un elfo domestico. Abbiamo cominciato a battibeccare. E una cosa tira l'altra, ho cominciato a desiderare di litigare con lei ogni giorno. E l'abbiamo fatto, sempre. Ma finiamo ogni volta per ritrovarci... Salazar, che odio! » 
« Non ci voglio credere! » ammette Babs, leccandosi il contorno delle labbra. 
« Da che pulpito arriva la predica! Tu e la mezzosangue quante volte vi siete viste? » 
Babs abbassa lo sguardo. 
« Troppe. » 
Lilith ridacchia. 
« Troppe non è una parola esistente nel dizionario di Babs Nott. Che ti è preso? » 
Babs non risponde. 
I suoi occhi saettano verso l'altra sponda del lago, per l'ennesima volta. 

Eden ora la sta guardando. Si è finalmente accorta di lei. 
Si infila le scarpe, poi il maglioncino da Grifondoro.  Lo fa lentamente, come se la stesse stuzzicando. 
E poi si alza, le rivolge un'occhiata penetrante, e Babs avverte la pelle d'oca. Le mani le fremono, ed un leggero rossore divampa sulle sue guance. 
E nello stesso momento in cui Eden si avvia verso il castello, Babs si alza velocemente. 
« Io vado. Ci vediamo dopo. » dice, cercando di far il più veloce possibile, mentre infila le scarpe. 

Lilith la guarda muoversi freneticamente, senza perdere di vista Eden, che sembra aver rallentato il passo, come se stesse aspettando.
« Mi dirai prima o poi che ti passa per la testa? » le domanda, mentre Babs sta per andarsene. 

La bionda solleva le spalle. 
« Forse si, forse no. Lo deciderò quando mi dirai se la tua fantomatica donna è la Weasley o la Young. » 

Lilith si apre in un sorriso malefico. 
« Allora non lo saprai mai. » 

Babs scuote il capo, e poi le dà le spalle, seguendo la scia di Eden Parker.

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