Capitolo 26

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È trascorso soltanto un giorno da quell'incontro in biblioteca.
Eden non aveva più avuto modo di incontrarla, se non a colazione quella mattina, in Sala Grande, dove si erano scambiate uno sguardo frettoloso ma intenso.

Rose si era alzata dal tavolo e con il pane alla marmellata in una mano, l'aveva tirata via, borbottando un ' assurdo. Non si può neanche fare colazione in santa pace. '.
April aveva il raffreddore, causa sicuramente la doccia improvvisa del giorno prima, al lago, quando Babs aveva tirato quello scherzetto poco nobile nei loro confronti.
La Tassorosso aveva le difese immunitarie molto basse, e beccava il raffreddore ogni autunno e ogni primavera.

« Quindi sei proprio sicura di non voler venire con noi a Villa Conchiglia? Ho parlato con Victorie, e per lei non ci sono problemi. » afferma Rose, una volta sedute nell'aula di Pozioni.
La giornata è quasi volta al termine, ed Eden comincia ad avvertire il peso dei M.A.G.O ormai prossimi.
« Te l'ho già detto, Rose. Non ho voglia di venirci. Mi rilasserò qui al castello e studierò. » risponde la Grifondoro, aprendo il suo libro di Pozioni.

In quello stesso momento accadono due cose: Frank Paciock sfila accanto al suo banco, rivolgendole un sorriso imbarazzato e camuffando un ' ciao ' con un colpo di tosse, e Babs Nott fa il suo ingresso in aula insieme a Lilith.
Gli occhi scuri della Serpeverde non perdono la scenetta da cinema di Frank che ci prova con Eden.
Per questo, gli passa accanto, spintonandolo malamente.
Frank barcolla, massaggiandosi la spalla.
« Sta attento a dove cammini, Paciock! » esordisce lei, come se fosse stato lui a finirle addosso e non viceversa.
Lilith compie lo stesso gesto, per poi sghignazzare divertita .
Frank viene spintonato la seconda volta, ma non reagisce.
« Cascamorto...» afferma Babs, con tono disgustato,  prendendo posto all'ultimo banco in fondo, non prima di aver scambiato un ennesimo sguardo con Eden, che subito dopo cerca di rimediare con Frank, rivolgendo lui un sorriso di scuse.

« Tu sai che l'ha preso di mira, vero? » domanda Rose a voce bassa, nascondendosi dietro la chioma di capelli rossi.

« Cosa posso farci io? È un uomo, saprà pur difendersi da solo! » ammette Eden, intingendo la piuma nella boccettina d'inchiostro, per poi disegnare un piccolo serpente al lato del libro.
Tutto ciò attira l'attenzione della Weasley, che decide di non aprire bocca, una volta tanto.

Il professor Lumacorno non ha abbandonato la cattedra di pozioni, nonostante il titolo di Preside di Hogwarts.
Ed è per questo che per l'intera scolaresca, le lezioni di pozioni sono le più temute.
E agli studenti Grifondoro e Serpeverde dell'ultimo anno, toccano le ultime due ore del lunedi pomeriggio.
La prima trascorre in un stato di profonda attenzione e silenzio, spezzato soltanto dal grattare delle piume sulle pergamene.
La seconda, l'attenzione dei ragazzi comincia a calare.
C'è chi finge di ascoltare per poi dormicchiare nascosto dietro un libro, chi ha gli occhi sbarrati, ma in realtà pensa a tutt'altro.
E chi come Rose e Eden, sta ancora prendendo appunti, chine sui propri libri.

« La stai consumando. » le dice Lilith, sollevando di poco il viso. Fino a qualche secondo fa era nascosta dietro la figura di Flynn Tiger, grande e grosso come un orco.
Babs, il cui mento è poggiato sul polso, è in adorazione della figura di Eden, seduta a due banchi di distanza dal suo.
« Non sai quanto vorrei davvero consumarla.. » risponde con tono di voce sognante, ripercorrendo quella notte nella Stanza delle Necessità.
Lilith solleva gli occhi al cielo.
« Per tutti gli elfi domestici... chiedile di raggiungerti in bagno e metti a freno gli ormoni. Sei come un coniglio in calore. »
Babs sghignazza, per poi accarezzarsi il mento.
« Mmh ... no. Ho un'idea migliore del bagno onestamente.. »
La rossa aggrotta la fronte.
« Che vuoi dire? »
« Torna a dormire, Lil! Non alzare lo sguardo finchè non te lo dico io. »
La Lestrange le rivolge un'occhiata penetrante. E all'improvviso, vagando nei pensieri oscuri della sua migliore, ci vede le sue intenzioni perverse e strane.
Ed è per questo che, privandosi di assistere ad una scena cosi imbarazzante, obbedisce alla Nott, e torna a nascondersi tra le proprie braccia, cercando di riprendere il sonnellino di poco prima.

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