Un corridoio vuoto, illuminato debolmente dalle torce.
Qualche fantasma si aggira tetramente, allontanandosi dalla scena del misfatto.
Qualcuno borbotta tra sè , sulla ' nuova generazione che non riesce a tenere a freno gli ormoni. '.
Ma nessuno, neanche un fantasma, si permetterebbe mai di rimproverare la figlia di un Nott.
Ed è per questo che Babs ne approfitta per giocarsi la sua ultima carta.
Perchè lei non si innamora.
Di nessuno.
L'unica persona che ama e che amerà per sempre è se stessa.
L'unico amore degno , illimitato.
L'unico amore che non dovrà sopportare tradimenti, sofferenze.
Babs Nott vuole vivere cosi. Ha sempre vissuto cosi.
Non sarà una Grifondoro a cambiare le carte in tavola, a dettare nuove regole nella sua vita.
Lei è l'unica che può farlo.
Ed è per questo che, per dimostrarsi ancor di più, che Eden è stata soltanto una sbandata passeggera, si concede una seconda volta con Amanda Rockwood. La prima era avvenuta al campo da Quidditch, settimane prima.
La riccia ride sommessamente, e quando viene sbattuta al muro, ritrovandosi Babs Nott addosso, la sua bocca si apre in gemiti assordanti.
Babs le porta una mano sulla bocca, cercando di farla tacere.
« Non urlare, cazzo. » le dice, senza la minima traccia di maliziosità.
La bionda le morde la mano, che Babs ritrae subito indietro, con un'espressione indignata.
« Perchè non ci spostiamo da qualche altra parte? È scomodo qui.. » propone la riccia, con le guance arrossate dal desiderio.
« Perchè non ho voglia di camminare.
Stai parlando troppo. » l'ammonisce Babs, per poi infilarle le mani sotto il maglione, tastandole il reggiseno di pizzo.
La ragazza chiude gli occhi e abbandona la testa contro il muro.
Serra le labbra, Babs, ed è come se si stesse sforzando di provare qualcosa.
Sembra non funzionare, sembra guasta.
Ed è per questo che si lancia su di lei, cominciando a morderle il collo.
Non è la stessa cosa.
Le cosce di Amanda non sono bollenti. Il sapore della sua pelle non è buono. Il suo profumo non è delicato, ma anzi, è forte e invadente.
I suoi capelli sono crespi e le finiscono in bocca, infastidendola.
E quel seno è troppo grande, non rientra neanche tutto nelle sue mani.
E quei gemiti sono troppo rumorosi, troppo eccessivi.
Di nuovo Babs, le porta una mano davanti alla bocca, invitandola a smettere.
Non vuole sentirla, e magari, nel silenzio, forse, riuscirebbe a provare qualcosa.
Ci prova ancora, strizzandole forte il seno con una mano, e con l'altra tastandole il sedere.
Amanda non porta le calze.
È facile prenderla.
Non deve faticare come con...
Babs sbatte più volte le palpebre, come se non credesse ai suoi occhi.
STAI LEGGENDO
Devil's Blood
FanfictionBabs Nott , primogenita di Daphne Greengrass e Theodore Nott. Occhi scuri come le tenebre, capelli biondi tenuti sempre su in un chignon, pelle alabastro e cuore nero come l'inchiostro che dipinge il suo corpo in tatuaggi infernali. Babs Nott è la...