Capitolo 37

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Allunga un braccio accanto a sè, Eden, per stiracchiare le braccia ancor prima di aprire gli occhi. Un gesto che compie sin da bambina. 

Ma diversamente dal solito, questa volta non c'è un letto vuoto e freddo al suo fianco, ma bensì un corpo caldo. 

Spalanca gli occhi, per poi perdere all'istante un battito. 

Babs Nott è distesa su un lato, davanti a lei. Dorme profondamente, i capelli biondi finiti sulle lenzuola, le palpebre tremanti, le mani chiuse a pugno a pochi centimetri dal viso. 

Il suo respiro regolare quasi culla Eden, ma quando si rende conto, che forse, sono lì dentro da parecchie ore, e che sicuramente sarà notte fonda, si tira su a sedere, e cercando di essere il più delicata possibile, scuote Babs per una spalla. 

« Svegliati per l'amor del cielo, dobbiamo andarcene! » sussurra, per poi scendere dal letto, riacciuffando i suoi vestiti. 

Il camino è quasi spento, è quasi impossibile riuscire a vedere qualcosa. 

Eden pronuncia " Lumos " alla sua bacchetta, cercando di rivestirsi il più  in fretta possibile. 

Babs si muove, tirandosi lentamente su. Stropiccia gli occhi con le nocche e guarda Eden, che saltella sul posto infilandosi le calze. 

« Che ore sono? » borbotta, passandosi le mani tra i capelli sfatti. 

La Grifondoro le concede uno sguardo frettoloso, avvertendo una fitta al petto. 

È talmente distratta da lei, che per poco chiude il dito nella cerniera della gonna, ritirandolo indietro con un debole lamento. 

Babs non si accorge di nulla, e si limita a vestirsi lentamente, stranamente in silenzio. 

Non sà cosa pensare Eden. Le mani continuano a tremare incessantemente, il cuore le batte all'impazzata come se dovesse prepararsi per una maratona. 

Le immagini della sera precedente si susseguono una dietro l'altra. 

Babs che la spoglia piano, che le bacia ogni centimetro del corpo, che la guarda. E poi quella cosa nuova, mai provata prima. 

Sentirla sopra di sè, sentir combaciare la sua anima a quella dell'altra. 

Sentire i loro respiri andare allo stesso ritmo, e poi le loro mani intrecciate. 

Le guarda Eden, come se fossero ancora lì, strette alle sue. 

E quel gesto non sfugge a Babs. 

Entrambe si scambiano un'occhiata fugace; la bionda sorride appena, Eden arrossisce, e le dà le spalle, gli occhi sgranati e i palmi delle mani sudati. 

Era successo qualcosa di importante tra loro, non poteva negarlo. 

Qualcosa che solitamente non ci si aspetta di vivere con una come Babs Nott. 

Eppure è tutto cosi bello, tutto cosi magico, che vorrebbe semplicemente chiederle di restare con lei, di non andare via. 

Ma non può permetterselo, per tanti motivi. 

« Stai bene? » la voce di Babs le arriva alle spalle. 

Eden si volta di scatto, senza farlo apposta. 

« Credo di si.. tu? » inciampa nelle sue stesse parole, gli occhi accesi di una strana luce. 

« Normale.. » 

Normale.

Cosa ti aspettavi, Eden? 

Pensavi ad una risposta ad effetto? 

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