29- Lite Definitiva

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Hey Mia, mi sembrava di aver sentito altre voci provenire dalla tua camera, ma sarà stata la TV, allora come stai? Volevo farti una sorpresa ed eccomi qua, sento il viso andare a fuoco e le mani che diventano umide, cosa gli dico? Magari posso dirgli la verità e di sicuro mi crederebbe, si ma tutte le volte a cui gli ho detto di non stare qua, farebbe solo bene ad arrabbiarsi, magari posso solo far finta di nulla e dire  Jeson di uscire dalla finestra, in fondo non abbiamo fatto nulla, quindi non gli sto nascondendo nulla, perché allora mi sto facendo tutte queste paranoie per niente?, bhe Ehm Si tutto bene, la notte lho passata meglio del previsto Anche se Ho sofferto abb, la porta della mia stanza dietro di me si apre venendomi addosso, mormoro un aia  per poi spostarmi, Jeson esce dalla stanza con addosso solo i pantaloni della tuta rosa, mi scappa una risatina per poi ricordarmi in che situazione sono, Gabry mi guarda confuso, praticamente arrabbiato, Ah, ci sei anche tu, cosa ci facevi nella stanza di Mia?, gli domanda Gabry a Jeson allontanandosi di qualche passo da noi, prima che Jeson risponda inizio a parlare io, bhe, ecco, volevo dirtelo, però mi è sfuggito, stanotte con la luna piena mi ha sentita ululare e allora è venuto per aiutarmi.., Gabry continua a guardarlo schifato, giustissimo, facciamo restare un frocio del cazzo nel tuo letto e non il tuo ragazzo, dice Gabry indicando i pantaloni rosa di Jeson, mi avvicino a Gabry con passo violento per poi dire: intanto frocio non è un insulto e due me lo sono trovata qua e lui era trasformato è rimasto alla base del letto, Jeson si mette quasi a ridere incrociando le braccia, SPERO STIA ZITTO E NON FACCIA NULLA, mi dispiace Mia ma non ti credo, io.., Jeson lo interrompe dicendo: e fai bene a non credergli, perché questo frocio del cazzo stanotte lha fatta urlare più di quanto tu possa immaginare, con me il suo corpo si accende, con te, bhe con te vedi che non accade nulla, quindi è meglio se te ne vai, vedo gli occhi di Gabry diventare lucidi e una lacrima scendere da essi, JESON, SMETTILA, NON È VERO, Gabry mi guarda per poi allontanarsi al mio tentativo di avvicinamento, è vero mia, diglielo pure tu quanto mi desideri anche solo quando ti accarezzo, diglielo, BASTA JESON, BASTA, SMETTILA, qu quindi è vero? Ami Jeson. Ti odio Mia, TI ODIO, prende e va verso la porta quasi correndo, Gabry aspetta, ti prego aspetta, arrivato alla porta si gira verso mia mamma dicendo: arrivederci signora Blackman è stato bello conoscerla, non posso dire altrettanto di sua figlia, mi dispiace, finita la frase si gira verso di me unultima volta e poi apre la porta ed esce. Che cazzo hai combinato Jeson, sei uno stupido, esci da questa casa e non entrarci mai più, Jeson mi si avvicina, ho fatto lunica cosa che andava fatta, dovevi smetterla di fingere e così per una buona volta gli hai detto la verità, sai bene anche tu che è la verità, vado nella mia stanza e prendo la giacca della tuta rosa che deve usare Jeson, ora vattene, che se anche fosse stata la verità, tu, non ne avevi il diritto di dirglielo quindi ora vattene, gli lancio la giacca, e non farti sentire mai più, Jeson si incupisce e fa ciò che gli ho detto. Arrivato alla porta, mia mamma lo saluta senza nemmeno domandando quando sia arrivato. Appena esce sento chiamare il mio nome dalla mamma, vieni subito qua e dimmi che diavolo è successo, e gli rispondo con lunica cosa che riesco a rispondergli, niente mamma tranquilla, si risolverà, ora devo andare a scuola.
Arrivo a scuola e entro alla seconda ora, in classe Gabry non cè ma Jeson si, strano mi sarei aspettata il contrario. Jen ha il suo solito sguardo da mamma preoccupata, invece Jeson non esprime alcun tipo di emozione. Mi siedo accanto a Jen e mi dice subito: non serve che mi dici nulla, Gabry mi ha già detto tutto, prima lho chiamato per chiedergli perché non eravate a scuola e mi ha raccontato Mi dispiace davvero tanto Mia. Io ti credo, però mi metto anche nei panni di Gabry e sinceramente avrei reagito come lui. Scusa ma, sai che preferisco dirti la verità. Per tutto il restante della scuola sto zitta e senza mai alzarmi dal banco, sono triste, nervosa, incazzata e scazzata, da una parte so che è successo perché doveva succedere, ma non ero pronta per ora, soprattutto in questo modo, dovevo esser io a parlare con Gabry, non doveva accadere così e per lennesima volta è colpa di Jeson. Perché non vuole capire che non giro sempre attorno a lui, ma che mi piace anche Gabry, mi piacciono in due modi diversi però ci tengo davvero a Gabry anche se magari tra noi non potrebbe mai esserci nulla Ha ragione devo smetterla di dire di amare solo lui però dovevo dirlo io, ma soprattutto aspettava a me decidere cosa fare.
Jen decide di fare la strada assieme a me, credo abbia visto che oggi sono davvero di malumore. Per quasi tutto il tragitto non fa altro che parlare di quanto si trova bene con Nathan, che non pensava fosse un ragazzo così carino e simpatico e che finalmente si trovava bene con un ragazzo. Mi ha sempre detto che non riusciva mai a trovare un ragazzo giusto per lei, che non si sentiva mai a suo agio, anzi, mi ha sempre raccontato che la maggior parte delle volte toccava a lei fare il ragazzo della coppiaPerò almeno a lei in questo periodo sta andando decisamente meglio. E vuoi sapere lultima Mia? Mi ha appena scritto se domani andiamo a fare colazione assieme prima di venire a scuola, CHE BELLO NON VEDEVO LORA, mi stavo proprio domandando perché ci stava mettendo così tanto. Ci salutiamo davanti alla porta di casa mia, mi stringe davvero forte se non fosse perché in fondo sono un licantropo credo mi avrebbe rotto qualche costola. Mentre si stacca da me la porta di casa mia si apre e vedo Jeson, Jen mi guarda un poconfusa ma poi, credo dalla felicità del momento, o forse semplicemente non voleva mostrare che lei sapeva gli va in contro e lo abbraccia quasi saltando, Jeson rimane palesemente sotto shock per qualche istante per poi guardarla con uno sguardo dubbioso ma quasi spaventato. Non so perché ma non ho un minimo di forza nemmeno per arrabbiarmi, così apatica saluto per lultima volta Jen fino a vederla girare la via e in quel momento chiedo a Jeson cosa ci fa a casa mia; ti stavo aspettando volevo parlarti, ma ho sentito che cè una cosa più urgente a quanto pare, entrando lo schivo, facendo finta di esser schifata per poi proseguire in soggiorno, so che non vuoi parlarmi e in fondo fai bene, ho esagerato lo so, ti chiedo scusa ok? Ma ora dimmi che lo hai sentito pur tu, prendendo lo yogurt dal frigo gli lancio uno sguardo di domanda, non te ne sei accorta sulserio? Devo farti delle altre lezioni così magari impari ad usare meglio i tuoi sensi, si può sapere di cosa parli?, Jeson fa un piccolo sorriso, sto parlando del fatto che Jen, la tua credo migliore amica ha un odore da licantropo addosso e no, non è il tuo, o lo sta diventando oppure sta o è amica di qualcuno che lo è, deglutisco, oltre a noi come amici non ne ha tantissimi e gli conosco posso affermarti che non son, che cè Mia? Hai capito chi è?, Ultimamente si sta frequentando con Nathan il ragazzo che si è seduto infondo assieme a noi, ma io ciò anche parlato e non ha nessun odore particolare se non quello da umano, non sai usare ancora bene i tuoi, cosiddetti, poteri, ma se fosse un vero licantropo te ne saresti accorta lo stesso, quindi o lo sta diventando ora, oppure ne frequenta parecchi per anche molto tempo, però credo più probabile la prima , imboccando lultimo cucchiaino  gli rispondo: sinceramente Jeson? Non mi interessa, mi dispiace ma tu ora devi uscire da quella porta visto che io ora dovrò risolvere un problema causato da te, visto che non mi importa solo dite, appena lo capirai sai dove trovarmi, vado verso di lui per poi proseguire alla porta, ti ho già detto che mi dispiace, è che Vedervi così Io Va bhe Hai ragione, mi blocco allistante per poi fare un passo verso di lui, tu cosa Jeson, alza lo sguardo di scatto, io niente, sono preoccupato per Jen e se tu non vuoi far nulla ben venga ma io non ci tengo che oltre ai suoi muoia pure lei, quindi se vuoi venire con me a pedinare Nathan bene sennò vado da solo, PERCHÉ NON VUOLE DIRLO, PERCHÉ NON VUOLE DIRMELO, se fa così non saprò mai davvero la verità,  mi ha già detto cosa prova ma con tutto ciò che è successo, io devo averne la certezza, non posso rischiare tutto, compresa  la mia vita per un qualcosa che nemmeno so se esiste ancora, va bene verrò con tè ma solo per Jen e poi non dovremmo nemmeno vederci, se Joe o Catherine lo scoprono io non voglio immaginare cosa ti possano ancora fare quindi per piacere vai via, domani, finita scuola lo seguiremo allinizio lo seguiremo su due lati diversi, quando siamo sicuri che ne Joe ne Catherine possano vederci, lo seguiamo assieme, annuisco un si aprendo la porta dentrata, Jeson esce sussurrando qualcosa che non riesco a sentire ma non si volta  e nemmeno ripete così faccio finta di nulla chiudendo la porta. 

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