17- Non è vero, noi non siamo niente

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‘’Hey Mia, ho capito che vai a letto tardi e vuoi dormire, ma è l’una del pomeriggio dovrai pur mangiare, casomai dormi ancora oggi pomeriggio’’, è già l’una del pomeriggio, meglio, così passa prima la giornata. Jeson non verrà mai qua, starà con la sua ragazza, a fare chissà cosa.
B

uono il risotto ai funghi, è uno dei miei preferiti, uno di questi giorni dovrò dire tutto alla mamma, non posso nasconderglielo ancora per molto, anche se a lei non cambierebbe nulla so che non è giusto… Ora che so anche molte cose, non vedo l’ora di trasformarmi, molte altre persone sarebbero piene di paura e io invece non vedo l’ora, però non mi ricordo minimamente quando sia, meglio saperlo che ritrovarsi trasformata in lupo magari davanti a mia mamma e se è vero ciò che dice Jeson è ancora meglio se sto chiusa in camera mia.  Cerco su internet e la luna piena è fra tre giorni, per fortuna ho cercato e mi sono ricordata, però aspetta fra tre giorni è il ventotto ottobre e io il ventinome faccio gli anni, che bello manca così poco e sarò una vera lupa diciottenne, non vedo davvero l’ora.
‘’Mia, guarda che sono le cinque io ora vado a lavoro, essendo sabato finirò per le due della notte visto che domani sarò a casa, la cena è già in foro basta che la scaldi, ti voglio bene non dimenticarlo’’, mi dice quasi urlando prendendo le chiavi della macchina dal cestino delle chiavi per poi andare verso la porta d’entrata e aprirla, appena apre la porta fa un salto indietro, ‘’madonna che paura che mi hai fatto prendere proprio non melo aspettavo, scusa se ho reagito così’’, finita la frase mamma si mette a ridere, ‘’ entra pure io ora sto andando a lavoro’’ , non faccio nemmeno il tempo di alzarmi dal divano per guardare chi era e vedo Jeson entrare, sorrido. PERCHE’ DIAVOLO HO SORRISO, proprio no, io sono arrabbiata con lui, c’è non proprio, perché non ha senso esserlo, però sono felice lui sia qui, però no, perché gli avevo detto di non venire e lui come sempre non mi ha ascoltata. ‘’Scusa a te Johanna, non immaginavo sbucasse qualcuno dalla porta ero già pronto a bussare, buon lavoro comunque’’ dice Jeson dando la mano a mia mamma per salutarla un po’ ridendo, ‘’ allora divertitevi ragazzi, e una cosa Mia, mi raccomando usa le precauzioni’’, divento rossa come i miei capelli, ‘’ ma mamma ‘’, chiude la porta e la sento ancora ridere. Odio mia madre quando fa così, però sono felice di avere questo rapporto con lei, sono davvero poche le mamme a comportarsi così. Jeson mi sorride, con il suo solito sorriso da stronzo che sa di aver vinto, ‘’ma ciao piccola, a quanto ho sentito hai detto di noi a tua mamma, ne sono felice’’, sento il nervoso percorrere ogni nervo del mio corpo, ‘’ DI NOI? Non c’è nessunissimo noi e io non gli ho detto proprio niente ama scherzare tutto qua, ora ti chiedo gentilmente di uscire da quella porta che non voglio vederti, ti avevo già detto di non venire’’, viene verso di me abbassando per qualche secondo lo sguardo per poi ri alzarlo subito, forse ha capito che questa volta non sto scherzando, ma proprio per niente, ‘’non ti ho detto di avvicinarti a me, ti ho detto di andartene, magari dalla tua amichetta Catherine’’, fa una piccola risata sospirata, ‘’ allora è questo il tuo problema Mia, sei gelosa di lei, e poi chi era il geloso? Io? A quanto pare era solo un modo per nascondere la tua di gelosia, ma tranquilla lupa non è niente per me Catherine’’, si siede sul divano e prende il telecomando dalla mia mano, come se fosse casa sua, ‘’caro Jeson io non sono gelosa, per niente, mi ha dato solo fastidio che tu…’’ , mi interrompe, ‘’ che io cosa? Mela sia baciata davanti a tutti e non l’ho fatto con te, mi spiace fartelo notare ma è stata proprio lei a baciarmi cosa che tu non hai mai fatto’’, ‘’ma mai lo farò, come se ti fosse dispiaciuto, si è visto lontano miglia che ti stava piacendo, ma a me non interessa nulla di voi, puoi fare quello che vuoi’’, si gira verso di me mettendosi comodo, ‘’ se potessi fare quello che voglio ora tu non avresti più alcun vestito addosso’’, da dove gli vengono fuori queste frasi, e perché dette da lui fatto tutte questo effetto, ‘’esatto piccola, è proprio questo ciò che intendevo, lo senti? Il tuo cuore è andato a mille’’, SMETTILA JESON, ‘’ per forza ti sembrano cose da dire, devi smetterla di fare così, vai a fare questi giochetti con lei, che è la tua ragazza e non con me, che noi non siamo proprio niente, non siamo nemmeno un noi’’,  meglio se mi alzo e vado via dal divano, se gli sto ancora vicino gli salto addosso… Per picchiarlo ovviamente, non per far altro, solo picchiarlo. Arrivo alla finestra e dopo pochi secondi sono già più calma, per poi sentire la presenza di Jeson dietro di me e la sua mano che mi sposta i capelli solo da un lato del collo, gli chiedo cosa fa ma non mi risponde. Appoggia la sua mano sul mio fianco e l’altra la fa scivolare lungo il braccio, sento i brividi su ogni singola parte del corpo, mi sta piacendo ma non posso farlo continuare, non avrebbe senso, così con il braccio libero cerco di bloccare la sua mano, ma lui riesce ad anticiparmi e bloccarmi, mi blocca il braccio sulla pancia con la sua mano sopra alla mia, so che è tutto quanto è sbagliato partendo dal fatto che è moroso e stronzo ma tutto questo mi sta davvero piacendo, non ho nemmeno la forza di mandarlo via, però devo averla, ‘’ora basta Jeson, sono arrabbiata’’, si avvicina con le labbra al mio orecchio sussurrando: ‘’ smettila di cercare di auto convincerti che siamo solo amici e non siamo nulla, perché se solo fosse vero tutto questo non farebbe questo effetto, ebbene si piccola l’effetto che fa a te lo fa anche a me, contenta di saperlo?’’, DAVVERO PROVA CIO’ CHE PROVO IO, allora gli piaccio, no aspetta lui non mi piace, però ha un effetto così forte su di me, però non posso cedere e dargliela vinta così, devo mettergli in testa che non provo nulla, guardaci siamo gli opposti come potremmo e lui che riuscirebbe pure a tradire la sua ragazza, no, non lo accetto, così mi giro di scatto e lui ne rimane sorpreso, ‘’ scusa Jeson ma io non provo nulla, forse la tua ragazza si, però io no, siamo troppo diversi e tu sei troppo..’’ mi interrompe di nuovo, ‘’troppo cosa? Cattivo ragazzo? Che c’è non sono abbastanza tenero e coccoloso come Gabriel, forse hai proprio ragione non provo proprio nulla era solo per vedere cosa facevi’’, si stacca da me e va verso l’appendi abiti con il suo giubbotto lo prende e se lo mette, ‘’ no aspetta Jeson cosa fai’’, ride, ‘’cosa faccio? E’ da prima che mi mandi via, poi non vuoi credere a una mia singola parola e ti ostini a continuare a dire che non siamo niente, mi sono stufato di cercare di starti vicino ed essere sempre cacciato, hai ragione noi non siamo niente, nemmeno amici’’, ‘’no aspetta, io non, scusa ti prego resta, sono arrabbiata con te però non volevo fare così la stronza, e non pensavo ti arrabbiassi così, c’è sei tu lo stronzo dei due, si sono arrabbiata perché non mi hai detto nulla non so cosa mi prende ok? Tu poi fai così e bho, non capisco più nulla ma so che non voglio che te ne vai’’, rimane fermo a guardarmi per qualche istante, sembra essere senza parole, Jeson senza parole WOW, non pensavo fosse possibile, per poi vederlo sorridere e togliersi il giubbotto, ‘’ va bene piccola resto, mi hai proprio stupito con quelle parole sai, non lo immaginavo’’, sorrido arrossendo per poi sedermi sul divano e fargli segno di venire, ‘’ eh no piccola lupa, sai una cosa? Oggi andiamo a fare un aperitivo dai’’, dice lanciandomi dietro il giubbotto e prendendo il suo, ‘’ma devo truccarmi, sistemarmi i capelli’’, ‘’ stai benissimo anche senza trucco e con la coda quindi muoviti andiamo che sennò poi si fa troppo tardi’’.
Arriviamo al bar, uno nuovo mai visto prima il ‘’dark moon’’, ‘’questo è il bar in cui vengo più spesso con il mio branco e i miei amici, hanno tutti i tipi di super alcolico tu voglia’’, ‘’benissimo insomma’’ sorrido per poi entrare nel bar. ‘’Cosa ordini?’’, non ne ho la minima idea non sono così esperta di alcol, ‘’quello che prendi tu’’, mi fa l’occhiolino per poi andare verso il bancone, spero solo mi piaccia ciò che prende sennò faccio davvero una brutta figura, in lontananza mi sembra di aver visto Catherine e Joe ma credo di essermi proprio sbagliata perché ora non gli vedo più. Jeson arriva con due calici di prosecco, ‘’spero ti piaccia è uno dei miei preferiti, anche se avrei preferito dei shottini ma guardando l’ora non mi sembra proprio il caso’’, lo assaggio ed è davvero buono, un po’ troppo secco per i miei gusti ma comunque davvero molto buono, ‘’ vuoi sapere di Catherine vero?’’, annuisco continuando a sorseggiare il prosecco, ‘’ è davvero la mia ex, c’è stato molto tra di noi non posso negarlo, ma dopo un po’ si è affievolito tutto e lei per attirare la mia attenzione ha cominciato a comportarsi male ed è perfino entrata in un branco di WolfMalum, non so perché sia tornata se abbiamo chiuso da un bel po’ di tempo ma gli avrò detto mille volte che non provo più nulla per lei e non vuole capirlo, anche se so che in fono anch’io forse provo qualcosa ancora per lei ‘’, questo ha fatto male, però questa volta devo stare zitta, magari così passa tutto, almeno ci spero, ‘’ ti vedo un po’ nervosa Mia cos’ai?’’, ‘’ no, niente, prima mi è sembrato di vedere Catherine e Joe assieme però bho, credo di aver visto male’’, ‘’ con Joe? Sulserio? Così in basso è caduta’’, faccio un piccolo sorriso perché non voglio mostrare il nodo allo stomaco che ho, ‘’e ora perché ridi? Ti diverte?’’, ‘’ No, è solo che ho capito che Jeson ha un cuore in fondo ed è pure geloso della sua ex’’, con lo sguardo mi fulmina, ‘’ non osare ripeterlo io non provo nulla per lei’’, ‘’non dovrebbe ripetere cosa?’’, io alzo lo sguardo e Jeson si gira di scatto, prima avevo visto proprio bene, c’è sia Catherine che Joe, almeno finalmente lo vedo, magari gli parlo e mi faccio dire perché non vuole avere  nulla a che fare con me, visto che mi ha  trasformato proprio lui.

Spero vi stia piacendo, aspetto con ansia i vostri pareri❤️

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