Prendo l'ultima maglia dall'armadio e la metto in valigia, mi mancherà davvero molto questo posto, ma se voglio anche solo stare meglio devo andare in quell'ospedale. Soffro di cancro ai polmoni da quando ho nove anni,però ultimamente sto davvero male e respiro a fatica, tanto che di notte devo usare l'ossigeno, ma hanno detto che nell'ospedale in cui andrò fanno quasi miracoli quindi perché non provarci. Porto in macchina l'ultima valigia e saluto Savannha che è venuta a salutarmi di persona, me lo aspettavo, ormai siamo migliori amiche da quasi 2 anni, anche se ci conoscevamo anche da piccole solo ora abbiamo legato. Anche se a volte litighiamo e ci allontaniamo per qualche giorno, poi ritorna tutto come prima perché siamo sempre state molto legate e staremo legate anche tutt'ora che andrò ad abitare a 5 ore di viaggio da lei. Ci siamo già messe d'accordo che ogni tanto ci vedremo e ne sono davvero felice, lei è la sorella che ho sempre sognato e già ne sento la mancanza.
Salgo in macchina e metto le cuffie così da entrare nel mio mondo visto che ora ho solo questo. Ho davvero tanta ansia e paura, andrò in una nuova scuola, avrò nuovi amici, nuovi dottori e una nuova casa. Spero vada tutto per il meglio.
La macchina si ferma e mia mamma mi dice di scendere, wow, siamo già arrivati. Scendo, prendo le mie valigie e le porto in camera e comincio a sistemare le mie cose. Questa camera è il doppio di quella che avevo prima, ora ho anche il letto mattrimoniale e perfino un doppio armadio con la scrivania. Nulla da dire, almeno sarò più comoda e non ho un buco di stanza come prima. Finisco di sistemare tutto e vado a prepararmi per andare a vedere la nuova scuola e a firmare le ultime carte perché fra due giorni si comincia. Andando in macchina c'ho messo pochissimo tempo, si o no cinque minuti. Ottimo si andrà a scuola a piedi. Entro e noto che è ben accurata e super ordinata e pulita, quando invece nella mia vecchi scuola era un miracolo se trovavi solo delle cartacce perterra. "Buongiorno, lei dovrebbe essere la mamma di Mia Blackman giusto?", "Buongiorno, si giustissimo sono sua mamma, Johanna Blackman", la segretaria ha fatto uno sguardo un po' strano quando ha sentito che abbiamo lo stesso cognome, ma non è la prima volta che qualcuno lo fa ormai ci sono abituata. "Ecco a lei le carte. Metta pure una firma qua, grazie". Mentre mia mamma parla con la segretaria vedo che c'è un volantino attaccato alla porta, c'è scritto che domani sera fanno una festa in maschera qua a scuola per inaugurare il nuovo anno scolastico, bhe, perché non andarci?, sarebbe un'ottima occasione per fare delle nuove amicizie.
Stamattina mi sono svegliata con un buonissimo odore di brioche fatte al forno, dio quanto le amo, spero che mi facciano dimenticare tutta la notte in bianco tra tosse e il nuovo materasso, ma oggi devo essere carica che devo trovare un vestito per stasera.
È tutto il pomeriggio che vado tra i negozi a cercare un vestito che mi stia bene ma nulla. Va bhe, vuol dire che mi metterò quello che ho già a casa, è completamente nero ma ha comunque il suo fascino. Ora mi manca solo la maschera. Entro in un negozio di cianfrusaglie in cui vendono anche maschere, ne vedo una molto bella nera, oro e bianca che va messa in viso con un elastico e ha delle piume bianche che sono ai lati della maschera, come se fossero delle ali. Ho deciso, prendo questa, e ora per stasera sono pronta.Spero tanto vi piaccia il prossimo capitolo arriverà il prossimo martedì 🖤
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The shadow of werewolf
Science FictionQuesta storia parla di una ragazza di nome Mia Blackman, è ammalata di cancro ai polmoni da quando ha compiuto 9 anni, da allora si gode ogni giorno come se fosse l'ultimo. Finché non comincia a peggiorare sempre di più, fino a costringere lei e sua...