-MIA-
‘’Cosa ci fate qui?’’, chiede Jeson alzandosi e mettendosi davanti a loro, ‘’ quello che ci fai tu, ci divertiamo’’ dice Catherine mentre Joe continua a fissarmi con uno sguardo vuoto senza alcun significato, forse ha capito che sono io, ‘’ visto che siamo tutti qua, sediamoci assieme , così leghiamo un po’ “, Jeson la blocca tenendola per il braccio, ‘’no, voi ora vene andate’’, Catherine guarda Joe e sorridendo per poi dire: ’’che c’è, non vuoi farci conoscere la tua amichetta’’ e ritraendo il braccio si siede sul posto vicino a quello di Jeson, ovviamente, e Joe invece viene vicino a me, Jeson sembra davvero in ansia, ha quasi gli occhi fuori dalla testa, anch’io sono un po’ in ansia, però ora che abbiamo chiarito sul fatto di Catherine che c’è di male. Passano vari minuti di silenzio, finché Joe non cerca di mettermi la mano al collo, ma non so come però riesco a fermarlo ancora prima lui lo faccia, l’ho previsto e sono stata velocissima, Joe sorride per poi guardare Jeson e dire: ‘’come immaginavo, ti ci eri troppo attaccato a lei e di quella storia non me ne avevi nemmeno più parlato, però ora sai bene cosa devo fare o lo fai tu o lo faccio io ’’, Jeson sbianca, ma che diavolo sta succedendo, non riesco a capire niente, ‘’ oh povero Jeson, mi dispiace tanto per te sai, anzi , invece no , come tu hai abbandonato me, lei abbandonerà te, però tu poi sei tornato, lei non potrà mai più farlo, sono cose che accadono no? Rischi del mestiere’’, ‘’non è stato lui a tornare da te’’, dico per poi abbassare lo sguardo, perché l’ho fatto? Perché non sono stata zitta, è come se qualcun altro mi abbia fatto parlare, io non l’avrei mai fatto, o forse si, non lo so. ‘’La piccola lupa ha la grinta adesso, chissà da chi l’ha presa, forse da chi l’ha trasformata, non trovi Joe?’’, ‘’ Ne sarei davvero fiero di avere una discendente così piena di grinta, però per mia sfortuna non lo è’’, come non lo sono, ma Jeson mi ha sempre detto di sì, non sto capendo più nulla, ‘’Jeson, ma cosa stanno dicendo, di cosa stanno parlando?’’, Catherine continua ad arricciarsi il ciuffo dei capelli mentre mi risponde , ‘’uh, non ielo hai detto, oppure gli hai detto una delle tue solite bugie, sei così bravo a raccontarle vero? Povera Mia è finita nelle mani sbagliate, letteralmente’’, Joe mette le sue mani sulla mia testa bloccandomela, ‘’no, non farlo Joe ti prego, lasciala stare’’, Jeson che supplica qualcuno, PER ME?, ‘’ o lo fai tu o lo faccio io, potrei rompergli l’osso del collo proprio ora’’, ho il cuore a mille, ‘’ oppure lo fai tu appena tornate a casa, oppure in un posto più appartato, anche se come sappiamo, fai il cattivo ragazzo ma non riuscirai mai a farlo vero?’’, ‘’Joe smettila, possiamo risolverla tra di noi’’, ‘’ quante volte ancora dovrai fare lo stesso sbaglio per capire, la scorsa volta ti è andata male, ma chissà per quale motivo questa volta ce l’hai fatta, davvero curioso ma vuoi sapere una cosa? Non mi interessa, il capo branco SONO IO! Solo io posso trasformare chi voglio, non tu piccolo lurido bastardo, non voglio nemmeno sapere come tu abbia fatto, però sapevi come sarebbe finita, dovevi farlo prima di affezionarti a questa piccola lupa’’, ‘’non chiamarla così’’, Catherine gira il viso di Jeson verso di lei, ‘’sei pure geloso di questa ragazza, era da un po’ che non ti vedevo così, allora perché sei venuto a chiamarmi se ti sei…’’ Jeson la interrompe ancora prima finisca la frase, ‘’non osare dirlo, ora andatevene e lasciateci stare’’, ‘’ lei non sa niente vero? Fai quello che ti ha detto Joe sennò poi toccherà farlo a me o a lui di persona, sarebbe un piacere ma non voglio affaticarmi troppo’’, Jeson sorride, ‘’ prima nemmeno lo ascoltavi ora fai tutto ciò che ti dice, sei diventata debole sai?’’, Catherine gli dà una sberla, ‘’ non sono debole, seguo solo gli ordini e le regole cosa che a te non è mai piaciuto fare ed è inutile tu nasconda così la tua gelosia per me, se non ti mancavo non mi chiamavi’’, ‘’ ora basta, andatevene’’ dice Jeson quasi urlando, facendo girare mezzo bar verso di noi, voglio andarmene pure io da qua , non voglio più saperne nulla, Joe non mi ha trasformato, Jeson mi ha solo che raccontato bugie su Catherine e ora mi vogliono morta, voglio andare a casa mia. Una volta che Joe e Catherine varcano la porta, mi asciugo le lacrime e mi alzo dal tavolo, ‘’Mia dove vai?’’, ‘’Me ne vado da qua, da te, ogni volta mi ridico che non voglio più vederti e ogni volta ci casco di nuovo sono davvero una stupida e un gioco per te’’, ‘’ho sbagliato Mia lo ammetto, però ora sei in pericolo e dobbiamo parlare, ti prego, per l’ultima volta, non mi farò più vedere io, ma questa cosa deve andar sistemata per forza, non voglio che tu muoia’’, per quanto voglia urlargli dietro le cose più brutte che mi vengano in mente ha ragione e solo lui sa come fare e come proteggermi, io non ne so niente, per l’ennesima volta non so niente.
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The shadow of werewolf
Science FictionQuesta storia parla di una ragazza di nome Mia Blackman, è ammalata di cancro ai polmoni da quando ha compiuto 9 anni, da allora si gode ogni giorno come se fosse l'ultimo. Finché non comincia a peggiorare sempre di più, fino a costringere lei e sua...