Apro la porta di casa per andare a scuola e vedo Gabry che stava venendo verso la mia via, vede che sto uscendo ma continua a venirmi in contro. Spero di riuscirci a parlare, anche se fosse solo per qualche secondo, Hey, ciao Gabriel, io vorrei tan , mi interrompe baciandomi, assecondo il bacio per qualche secondo per poi staccarmi, scusa ma io davvero non posso più farlo, Gabriel mi sorride, se è per laltro giorno, sappi che ieri sera Jeson ha bussato alla mia porta e ha fatto di tutto per parlarmi, mi ha detto tutta la verità, che si è inventato tutto ciò che ha detto, che tu non provi nulla e che non ti ha mai fatto nulla, gli ho chiesto perché lo ha fatto ma non mi ha dato risposta, credo che lunico vero motivo è perché è Jeson , si sa che a lui piace rovinare le persone, ma chissà perché questa volta ha preferito sistemare, anche se sarei venuto a parlarti com, faccio un sospiro e poi gli parlo sopra, in realtà ciò che ha detto è vero, Mia non serve che prendi le sue difese, ti credo so che tu, bhe hai capito, invece Gabriel non sai proprio niente, è vero ciò che ti ha detto Jeson, in fondo mi piacete tutti e due ma in due maniere totalmente diverse, dovevo dirtelo io però Jeson non so perché ma lo ha voluto fare lui, mi dispiace davvero, non volevo farti soffrire, ma non voglio nemmeno tu continui a vivere su una menzogna, vedo le mani di Gabriel che quasi tremano, quindi è vero Ti piace così tanto, una parte di me lo sapeva ma pensava fosse una cosa momentanea; è vero anche il bacio?, annuisco un sì, per questo non volevi baciarmi in classe, per non farti vedere da lui, bene a sapersi, di colpo si gira e cammina verso la strada, aspetta Gabriel, non voglio perderti, aspetta parliamo, ti prego, riesco a bloccarlo per un pelo dallo zaino, non mi perderai, tengo troppo a te, ma ora ho bisogno di non vederti per un po Mia tira lo zaino e continua a camminare a passo svelto.
-JESON-
Odio ciò che ho fatto, non vedere ieri Gabriel venire a scuola mi ha fatto capire quanto sono stato stronzo, spero che grazie al discorso di ieri sera gli sia passata o almeno perdoni Mia, anche se so che ho ragione, si ho esagerato, ma vederli così, vedere come la abbracciava come la toccava come lui poteva baciarla, forse questa volta ho davvero esagerato ma con il discorso di ieri sera avrei dovuto risolvere il tutto, spero oggi Mia si degni almeno di parlarmi Non mi aspetto un grazie, in realtà lunica cosa che voglio è che lei una volta per tutte si renda conto che in realtà il suo corpo chiama me non lui o chiunque altro.
Jeson per caso hai novità su Catherine?, come risposta gli sbotto un no, chiedendogli il perché, non sono questioni che ti interessano, oppure il tuo cuoricino importa ancora di lei, Joe da un momento allaltro si è innervosito più del solito, non mi importa lo sai, puoi fare quello che vuoi, Joe risponde al cellulare, non capisco molto di cosa stia dicendo essendo uscito dalla stanza ma mi incuriosisce particolarmente, tanto da mettermi dietro la porta e origliare, -come non lo ha fatto-, sento a stento dei pezzi di frase, -ma perché ultimamente a tutti piace farmi incazzare non ascoltandomi-, missa che questa volta Catherine lha combinata grossa, così decido di scrivergli un messaggio chiedendogli cosera successo, pensandoci è da qualche giorno che non viene a scuola e non esce con noi del branco.
Parcheggio la moto davanti scuola, un po sento la nostalgia della mancanza di un passeggero. Odio esser così, non ho mai sentito queste sensazioni, odio questo effetto, tanto da farmi incazzare contro Mia, anche se lei ancora non lo capisce. La vedo arrivare assieme alla sua amica mezza lesbica ma di Gabriel non vedo traccia, forse non verrà nemmeno oggi, forse solo perché ha bisogno di pensare e giustamente di decidere a cosa credere. Mia non si gira nemmeno unistante a guardarmi, forse non sa nemmeno io sia arrivato, oppure non vuole vedermi, ma perché mi odia così, perché non accetta e basta ciò che prova per me. Forse devo una volta per tutte farglielo capire io, magari quando vedrà che è costretta ad ammetterlo lo farà.
Mia non mi ha considerato nemmeno per un secondo, forse sì ma in parte sono stato concentrato ad osservare i movimenti e i comportamenti sia di Joe che di Nathan, sembrava un ragazzo simpatico allinizio poi si è risaputo il solito sapientone nerd.
CATHERINE: -Se vuoi ne parliamo stasera, nel retro del bar neon, alle 19:00 ti aspetto la, occhio a non farti seguire Joe immagina tu mi avresti cercato-
JESON: -ok, ma sono curioso visto che Joe non mi dice mai nulla, quindi non sentirti così importante-Finita scuola invio un messaggio a Mia con scritto: io da destra tu da sinistra, mi avvicinerò io quando potremo, vedo che lo ha letto ma non risponde, che fastidio.
Nellinseguimento diviso scopriamo dove abita Nathan, è una casetta abbastanza grande, piuttosto lontana da scuola se non quasi in mezzo al nulla, la cosa più vicina che cè è un supermercato a quasi 200 metri di distanza a piedi. Vado da Mia e cerco di aprire subito un argomento, potevi rispondere al messaggio, mica ti avrei mangiata, almeno non ora, vedo che le scappa quasi un sorriso ma fa di tutto per trattenerlo e guardarmi male, ieri mi hai rivolto la parola, come mai oggi non vuoi? Hai fatto brutti sogni su di me?, mi sarebbe piaciuto che tutte le cose orrende che mi hai fatto sarebbero stati dei sogni sai?, rallento il passo, ah quindi vorresti dire che non avresti nemmeno mai voluto baciarmi? Non avresti mai voluto stare sul tuo letto mezza nuda con me mentre il tuo corpo stava palesemente cercando il mio?, Mia si ferma e si gira verso di me, perché sei andato da Gabriel ieri sera? Pensavi di risolvere tutto con un discorsetto fatto con i fiocchi? Mi dispiace deluderti ma non è andata così, cazzo, in parte pensavo avesse funzionato Gabriel mi sembrava abbastanza felice, non mi ha creduto vero? Io ciò provato davvero a sistemare anche se le cose sono state fatte in due, vedo gli occhi di mia diventare sempre più lucidi, è proprio questo il punto, lui ti aveva creduto ma io non ce la facevo più a tenergli tutte quelle cose nascoste, quindi gli ho detto la verità e di non crederti, mi odio e tutto per colpa tua, non dovevamo far nulla, non dovevi baciarmi, non saremmo mai dovuti affezionarci così, ci facciamo solo del male e lo facciamo agli altri e soprattutto se Joe ci scopre di nuovo io non voglio morire e nemmeno voglio tu muoia, è tutto sbagliato Jeson, TUTTO SBAGLIATO, possibile che non te ne rendi conto, quindi da ora in poi promettimi che mi starai alla larga in questo senso e che qualsiasi cosa ci sia o mai cè stata tra di noi venga cancellata, Mia finisce le parole ormai sullorlo del pianto, la capisco perché quelle parole anche se escono dalla sua bocca so che fanno male a lei quanto lo fanno a me, o forse lho scusata fin troppe volte e per la prima volta mi piace una ragazza che non mi vuole, va bene. IIo te lo prometto. Anche se farlo voglio tu sappia mi faccia male, perché sappiamo entrambi che non è possibile e che quel bacio lo hai voluto e me lo hai dato anche tu, ma se ciò che vuoi è fingere e cancellare tutto ok, ma voglio tu sappia che io non ho mai voluto questo, mi guarda fisso negli occhi con una lacrima che le accarezza il viso, guardati intorno, stiamo distruggendo delle persone e se Joe ci scopre, distruggeremo noi stessi, in fondo ha ragione non posso negarlo, hai ragione, ora però devo farti accorgere che abbiamo disperso Nathan, sono fatto per sdrammatizzare anche se lunica cosa che vorrei ora sarebbe colpire qualcosa con tutta la forza che ho, fino allo svenimento.Ed eccoci con il capitolo 30, da oggi si riparte a bomba, scusate per aver aspettato ma non succederà più, promesso🖤
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The shadow of werewolf
Science FictionQuesta storia parla di una ragazza di nome Mia Blackman, è ammalata di cancro ai polmoni da quando ha compiuto 9 anni, da allora si gode ogni giorno come se fosse l'ultimo. Finché non comincia a peggiorare sempre di più, fino a costringere lei e sua...