-MIA-
’’Io non sto male, almeno non più...Sono quelli del cancro ricordi?’’, Jeson si avvicina e mi accarezza la guancia tirandomi su la testa per far in modo di guardarlo in viso, ‘’ah, vero’’, abbasso lo sguardo, per quanto sia Jeson lo stronzo ora non so perché ma sento che di lui posso davvero fidarmi, ‘’ora però Mia non piangere è tutto passato’’. ’’Si scusa è che io vorrei solo ringraziare Joe ma lui non vuole saperne di me’. Jeson fa uno sguardo cupo, il solito di quando gli passano delle cose per la testa, per poi dire: ‘’Piccola, lascialo perdere è fatto lui così, ora ci sono io qua con te e ti aiuterò a diventare una lupa con la L maiuscola, anche senza di lui, non ha mai saputo prendersi le sue responsabilità’’, non so cosa mi sta succedendo ma voglio farlo, sorrido e poi mi getto addosso a lui e lo abbraccio fortissimo, un calore enorme mi avvolge nell’esatto momento in cui mi abbraccia pure lui, sento il mio battito accelerare proprio come prima in quella casa. Ma aspetta un momento questo non è il mio battito, è il suo, lo sento più forte del mio, ma si può dire che vadano alla stessa velocità, ma quindi anche lui prova ciò che provo io, ho letto che i licantropi hanno le emozioni amplificate, forse è solamente questo… Forse devo dirglielo che lo sento, voglio vedere cosa risponde. ’’Sai, Il tuo cuore sta andando molto veloce, quasi quanto il mio’’, appena finisco la frase Jeson si stacca di colpo e si alza dicendo:’’ Non è vero per niente’’, missa che per una volta ho colto nel segno. ‘’Ascolta piccola, qualsiasi sia il tuo pensiero non è vero, sei molto calda per il fatto che ti stai trasformando e così hai scaldato pure me, non farti pensieri strani lupetta mia’’, MA COME FA, sembra che mi legga sempre nel pensiero, appena penso di essere un passo davanti a lui fa così. Che nervoso.
All’improvviso sento un cellulare vibrare, vedo Jeson che guarda il suo ma poi lo mette subito in tasca, così mi alzo dal divano e vano verso il giubbotto, da quando sono arrivata non lo ho più guardato magari è successo qualcosa, appena lo prendo in mano smette di vibrare, controllo e vedo quindici chiamate perse da Gabry, oddio cos’è successo? ‘’Cosa c’è Mia, chi è?’’, ‘’Ho quindici chiamate perse da Gabry’’, fa la sua solita faccia schifata di quando parlo di lui ma mene frego e continuo a scrivere, ’’Hey, scusa se non ti ho risposto ma oggi sono stata super impegnata, è successo qualcosa? Appena puoi rispondi per piacere’’, appena invio il messaggio Jeson mi chiede: ‘’ cosa gli stai scrivendo al tuo morosetto?’’, quanto odio quando lo chiama così, siamo solo amici niente di più se lo vuole mettere in testa? Così sembra solo che geloso. Sotto alla chat di Gabry vedo anche un messaggio di mia mamma, dice che finisce stanotte di lavorare, letto il messaggio rispondo a Jeson:’’ uno, non è mio moroso e due non ti interessa e comunque si è fatto tardi e ho fame e poi mia mamma mi ha scritto che ha avuto un contrattempo in ufficio e che quindi tornerà stanotte tardi verso le due quindi mangerò da sola’’, ‘’bhe se vuoi ceniamo assieme e poi torno a casa, visto che ormai sono le sette di sera’’, non mi aspettavo questa risposta ma perché no, alla fine ho visto che è anche un po’ dolce non solo uno stronzo come vuole far credere, quindi gli faccio di si con la testa per poi leggere il messaggio di Gabry, ‘’ ma si può sapere dove sei finita? Mi stavo preoccupando un sacco, sei andata via con quel Jeson e poi non ti sei più fatta sentire, dio solo sa cosa poteva farti’’, WOW, si è preoccupato un sacco e poi per quanto sia non può parlare così di Jeson alla fine è anche lui è uno stronzo. Senza rendermene conto Jeson sbuca alla mia sinistra e mi prende il cellulare, ‘’o mi dici cosa gli hai scritto oppure lo leggo io e al prossimo messaggio gli rispondo io’’, quando fa così un po’ mi piace, sembra che sia possessivo su di me, forse è davvero geloso, bhe stuzzichiamolo allora. ‘’ E poi dici di non essere geloso? Sei un po’ ridicolo sai?’’, Jeson si mette il cellulare in tasca e guardandomi negli occhi mi mette una mano sul fianco e si avvicina sempre di più fino a farmi attaccare con la schiena al muro, il punto è che tutto questo in fondo mi sta piacendo, sento un vulcano dentro di me, prima era più leggero ma ogni volta aumenta,‘’ te lo ho già detto piccola, se ti volessi mia lo saresti già, io non sono geloso, lui non mi va a genio punto, e poi…’’, si blocca con le parole di proposito pe far scivolare la sua mano sul basso del fianco e poi in mezzo alla schiena per poi bloccarsi, PERCHE’ SI E’ FERMATO?!?!?!?, PERCHE’ HO PENSATO QUESTO?!?!, e dice: ‘’ non credo che ti dispiacerebbe o sbaglio lupetta?’’, invece si mi dispiacerebbe… Non voglio essere sua, poi neanche mi vuole se fa così, quindi… Gli piace solo prendere in giro le ragazze… In fine mi da un bacio sulla fronte e si stacca, non so ne che dire ne che fare , meglio se vado in cucina a preparare la cena almeno penso ad altro… Forse lui mi piace, c’è bho , provavo queste cose solo con Mike il mio ex… Odio ri provare tutto questo… Però ciò che provo io anche lui lo prova, magari non uguale ma in parte, ma se non gli facesse piacere non farebbe così ogni volta, bhe in fondo da quello che so fa così con tutte… Va bhe non mi importa, siamo e dobbiamo restare solo amici.
Entro in camera mia e lo vedo senza maglia, ma dove crede di essere? Va bhe, fa niente dai, anche se ha delle cicatrici abbastanza vistose sul fianco destro e si possono considerare solo degli artigli. Però, comunque è proprio un bel ragazzo, alto, robusto con due spalle belle grandi, occhi marroni e capelli bruni un po’ lunghi grazie al ciuffo verso l’alto.
Verso metà film sentiamo qualcuno bussare alla porta, sarà la mamma, però impossibile, guardo l’ora ed è vero sono solo le dieci di sera, non è mamma e chi diavolo può essere? Dico a Jeson di stare in camera mentre io vado a vedere chi è. Scendo le scale e una volta aperta la porta vedo Savannha, SAVANNHA?! Senza pensarci vado subito verso di lei e l’abbraccio, ‘’oddio da quanto Savy mi sei mancata un sacco, ma si può sapere che fine avevi fatto? Hai idea di quanto mi hai fatto preoccupare?!’’, appena finita la frase mi spinge via, ‘’si può sapere perché fai così?’’, Savy ride, ‘’non sono stupida, puzzi da lui e davvero tanto, hai la sua puzza ovunque, a quanto pare ha fregato pure te ‘’, neanche il tempo di controbattere che Jeson scende le scale urlando: ‘’ cosa ci fai tu ancora qua? Devi andartene e stare lontano da lei e da me’’, mi scanso un’attimo per non essere davanti a Savy, ‘’ Ero tornata per lei, per raccontare tutto una volta per tutte, scommetto che tu non le abbia detto ancora nulla, lurido verme senza palle, ma non importa vedendoti capisco che vi ho disturbato, mi dispiace verrò quando questo coso sene andrà’’, indicando Jeson, ma cosa diavolo sta dicendo, ahhhhn perché è senza maglia, MA NON STAVAMO FACENDO NULLA, ‘’no aspetta Savannha non è come credi, stavamo solo guardando un film, non è come pensi per me lui è soltanto un amico , ti prego lascialo perdere e resta, mando via lui , ti prego resta ‘’, Jeson ride,’’ mandi via me? No cara, sene va lei da qua che sa solo raccontare cazzate e dire bugie, ciao Savannha e un’ultima cosa, quello lo dici ai tuoi amici non a me’’. Alla fine della frase Savannha scappa via correndo, come l’ultima volta, ma stavolta io voglio sapere la verità.
‘’Jeson tu ora mi dici tutta la verità, non ciò che mi hai detto l’altra volta, sennò ti mando via a calci e non ti faccio più entrare in casa mia, quindi ora tu parli’’, Jeson sbuffa e mi fa segno di seguirlo in camera mia, ‘’parliamo li almeno siamo più comodi’’.
Entra in camera e tranquillamente si mette seduto sul letto, con una gamba dritta e l’altra sotto ad essa io invece mi avvicino e mi metto di fronte a lui con gambe e braccia conserte, ‘’allora? Dimmi’’ gli dico scocciata. ‘’È iniziato tutto quando ero piccolo, avrò avuto cinque o sei anni, un giorno mi sveglia e sentii dei strani rumori provenire dal salotto, anche dei grugniti, gli ho riconosciuti subito perché io sono nato come licantropo. Vado verso il salotto e vedo due figure, all’inizio sembravano due uomini ma alla fine erano un uomo e una donna e poi davanti a loro c’erano i miei genitori, la coppia era già quasi trasformata come mio papà e mia mamma, l’altra coppia cominciò a picchiargli così da stupido urlai ‘’mamma’’ e tutti e quattro si girarono a guardarmi e i miei mi urlarono contro di andare in camera mia, però appena dissero la frase gli altri due gli lacerarono la gola con gli artigli e ’’,lo interrompo,’’ e tu corsi subito in camera tua però passando davanti allo specchio ti bloccai perché eri ricoperto dal sangue dei tuoi’’, Jeson si alza di scatto dal mio letto impaurito quasi tremando, ‘’tu, tu come fai a saperlo?’’, alzo lo sguardo lucido dalle lacrime rispondendo: ‘’ faccio un incubo quasi tutte le notti in cui succede tutto questo, da quando ti conosco’’.
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The shadow of werewolf
Science FictionQuesta storia parla di una ragazza di nome Mia Blackman, è ammalata di cancro ai polmoni da quando ha compiuto 9 anni, da allora si gode ogni giorno come se fosse l'ultimo. Finché non comincia a peggiorare sempre di più, fino a costringere lei e sua...