“Jeson aspetta ti prego non è così, è che pensavo di averti perso’’, è con i piedi sul bordo della finestra pronto per saltare giù, ‘’bene, hai ragione’’, corro verso di lui dimenticandomi totalmente di avere solo l’intimo addosso, mettendo le mie mani sulle sue spalle, ‘’lo ammetto io non so cosa provo per nessuno dei due, però sono certa di provare qualcosa anche per te, ti prego Jeson resta così parliamo’’, senza voltarsi scende dalla finestra, ‘’ho sentito tutto ciò che vi siete detti, ti stavo aspettando da quando mi hanno lasciato libero’’, faccio scendere le mani dalle spalle fino alle braccia, ‘’perché non ti volti, ti prego fallo per me’’, Jeson stringe improvvisamente i pugni, ‘’dopo quello che ho sentito, non riesco, neanche quando sei entrata dalla camera ti ho guardata, io… Io non ce la faccio’’, metto le mie mani sopra ai suoi pugni, ‘’guarda che alla fine non mi hanno fatto nulla, mi hanno solo spogliata e poi hanno fatto entrare un’altra ragazza e appena ha iniziato ad urlare mi hanno portata via dalla camera, non mi hanno nemmeno fatto del male, credimi’’, alza la testa di scatto per poi girarsi verso di me. Mi guarda prima negli occhi e poi abbassa lo sguardo e appena lo fa si rigira di scatto, CAZZO È VERO I VESTITI, ‘’perché cazzo non mi hai detto che sei completamente nuda’’, vado verso l’armadio e prendo il primo pigiama che trovo, ‘’scusa non ciò pensato e poi non pensavo che Jeson reagisse così, fa tanto il gradasso e poi non riesce a guardare una ragazza praticamente in costume’’, neanche faccio in tempo a mettermi la maglia che Jeson mi prende in braccio facendomi accavallare le gambe sulla sua schiena e poi buttarsi con me ancora attaccata sul letto, è proprio sopra di me e non riesco a muovermi, prende una mano e mi accarezza con due dita la faccia per poi scendere fino al collo, non riesco a bloccarlo, vorrei baciarlo e non smettere più di farlo, ‘’piccola, sai benissimo che a me vederti così farebbe solo che piacere, se volessi ti vedrei così tutte le volte che vorrei e lo sai meglio di me, basta vedere come le tue gambe mi stanno stringendo sempre di più addosso a te, è solo che avendo sentito tutto il discorso tra te e Gabry non volevo, bhe, farti sentire in colpa per ciò che avrei potuto fare se non avessi attivato l’auto controllo’’, le gambe, le mie gambe cosa, cazzo siamo totalmente attaccati con i nostri corpi, non mi dispiace ma ora no, con lui poi, manco ci sto assieme, un’attimo di dignità Mia dai, “io non mi sentirò mai in colpa con te perché non farò mai nulla, è… È solo che sono ancora un po’ ubriaca e non riesco a controllare il mio corpo’’, Jeson mi fa un sguardo di sfida per poi abbassare la mano fino al seno, prima lo accarezza girandoci intorno, poi comincia a palparlo lentamente per poi in un colpo stringerlo un po’più forte sul capezzolo, faccio un piccolo gemito trattenendo il respiro, nello stesso istante mi bacia, sto andando a fuoco come ogni fottutissima volta che lui mi tocca, prima con Gabry non è successo ma forse perché non siamo arrivati a questo punto, continuo a limonarlo fottendomi di qualsiasi altra cosa, sento la mano scendere ancora di più fino all’ombelico, EH NO ORA NO, con la mia mano blocco la sua, ‘’Jeson no’’, ‘’ti ho sentita prima e sento il tuo corpo, perché no? Ti sei fidanzata con Gabry vero?’’, quasi rido, ‘’ no, ma non voglio punto, io penso che tu non sia…’’, Jeson si toglie da sopra e si butta sul mio lato, ‘’non pensi sia quello giusto, in fondo hai ragione non posso cambiare ciò che ho fatto, ti meriti uno come Gabry non come me e poi non abbiamo nessun futuro, non dovrei essere nemmeno qua’’, si siede sul letto pronto per alzarsi, ‘’no, ti prego, aspetta’’, con la mia mano blocco il suo braccio, ‘’ resta a dormire qui, per l’ultima volta ti prego, poi giuro che ti lascerò stare com’è giusto che sia, non voglio nessuno dei due muoia’’. Jeson si toglie la maglia e si mette sotto alle coperte aiutando pure me a farlo, mi giro di lato e lui mi abbraccia come aveva fatto nella sua casa, i nostri corpi formano un calore tale da far quasi togliere le coperte, dopo qualche minuto gli occhi cominciano a chiudersi da soli, tra le sue braccia sto bene e mi sento davvero al sicuro, ‘’meno male che non volevi più nessuno nel letto piccola’’, ‘’forse, semplicemente non volevo lui’’. Senza rendermi conto di ciò che ho detto prendo il sonno con il sorriso.
Mi sveglio e mi accorgo che Jeson non c’è più, bhe da una parte ha ragione non possiamo andare a scuola assieme e poi mia mamma sa che noi abbiamo ‘chiuso’. Sopra alla scrivania c’è una scatolina con sopra un fiocco e una J disegnata, di sicuro è da parte di Jeson, la apro e al suo interno c’è una collana che si apre, la parte sopra ha un disegno in metallo, è il volto di un lupo, si intravede un feltro dietro, rosso, non so a cosa serva, posso toglierlo e metterlo a mio piacimento, all’interno c’è anche un piccolo foglietto in cui c’è scritto: ’’il feltro è stato fatto con i filamenti di una pianta che nasconde il nostro odore da lupo, nascondendo anche la nostra scia, che tra di noi riusciamo a riconoscere, è essiccato e durerà per sempre, spero tu lo userai, ti proteggerà più di quanto tu creda’’. Me la metto e poi inizio a vestirmi per scuola. Appena sono pronta glielo scrivo a Gabry, ma appena glielo invio sento bussare alla porta, vado ad aprire ed è proprio lui, ‘’lo stavo aspettando, era ora sai?’’, mi viene incontro e mi abbraccia fortissimo per poi baciarmi a stampo, ehm, okay… Non siamo ancora ufficialmente fidanzati o cose del genere, quindi perché dirgli di Jeson, non avrebbe senso… Alla fine ci siamo solo…. Baciati(?)… Per fortuna mamma non è a casa sennò avrei da affrontare mille domande e da dare mille spiegazioni tra cui inventarmene la metà. Gabry mi tiene la mano mentre camminiamo e lo accetto, non mi dispiace nemmeno un po’, alla fine io e Jeson ci siamo detti ufficialmente addio, quindi perché non stare con la persona che… Mi fa provare qualcosa?
‘’È nuova la collana?’’, Gabry se n’è accorto, ‘’ me la ha regalata Jeson serve per il mio odore e non farlo sentire agli altri lupi’’, fa finta di fare un sorriso per poi annuire, ‘’bene, almeno ora sarai più al sicuro no?’’, sorrido e dico di si. Sono felice con Gabry, finalmente posso stare tranquilla e fare una vita normale.
Arrivati a scuola andiamo diretti in classe, cerco di non cercare Jeson con lo sguardo ma è più forte di me, finché lo vedo in lontananza assieme a Catherine, devo farmene una ragione, come io sto con Gabry lui è libero di stare con chi vuole….
Entriamo in classe e vedo anche Jen ma non è al suo solito posto, è in primo banco, si è fatta cambiare posto con un altro ragazzo, speriamo sia simpatico non ciò mai parlato prima d’ora. Jen appena mi vede abbassa subito lo sguardo, però quando gli passo vicino per andare al mio banco mi dà un foglietto. Una volta seduti sul nostro banco mi giro un po’ e leggo il fogliettino,’’ dobbiamo parlare, non voglio perderti prima di sapere la verità, stasera vieni a casa mia’’, sorriso felicissima, per fortuna pensavo ormai fosse tutto perso, mi giro verso Gabry e glielo dico pure lui esulta dalla felicità, ‘’però è meglio se vengo anch’io che ne dici?’’, annuisco un sì mentre mette la mia mano sulla sua, si blocca un’attimo per poi guardarmi e baciarmi. Appena ci stacchiamo lo vedo avvicinarsi al mio viso per poi andare verso il mio orecchio e sussurrare: ‘’Mia Blackman ho una domanda per lei, le andrebbe di essere la mia ragazza?’’, sento i brividi ovunque con il cuore che batte all’impazzata quasi per scoppiare, sorrido e girando il viso verso di lui senza pensarci due volte dico subito di sì, Gabry mi bacia tenendo il mio viso tra le sue mani, è un bacio davvero forte, sento le sue mani bollenti sul mio viso mi sento riscaldare pure io, sento il prof entrare così io e Gabry ci stacchiamo di scatto ma vedo che anche Jeson era già entrato ed è seduto al suo banco che mi sta guardando e di sicuro ci stava anche ascoltando, continua a guardarmi per poi girarsi verso Catherine e dirgli:’’ ora che siamo tornati assieme forse è il momento di ricordare i vecchi momenti, andiamo in magazzino così mi tolgo anche questa puzza d’addosso’’, Jeson sapeva che stavo ascoltando, Jeson e Catherine si alzano dicendo al prof che dovevano andare in presidenza per una cosa urgente, questo mi ha fatto male, però non devo pensarci lui può fare quello che vuole come posso farlo io.Grazie ancora per le 10k❤️ spero vi stia piacendo❤️
STAI LEGGENDO
The shadow of werewolf
Science-FictionQuesta storia parla di una ragazza di nome Mia Blackman, è ammalata di cancro ai polmoni da quando ha compiuto 9 anni, da allora si gode ogni giorno come se fosse l'ultimo. Finché non comincia a peggiorare sempre di più, fino a costringere lei e sua...