7- Savannha

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Jeson può anche avere un cuore quando gli fa comodo ma se non fosse per il fatto che sono un licantropo continuerebbe a fregarsene di me, anche se lo facesse, poco mi interesserebbe e poi ora mi serve solo il suo aiuto per il resto tornerà tutto come prima, uno come lui non può cambiare.

Finalmente è sabato e oggi viene Savannha, non vedevo l'ora mi manca da morire. Non vedo l'ora di parlargli di Jen e Gabry e... E non so se dirle di quello che mi sta succedendo o no... Sarebbe giusto ma non so bene cosa sta succedendo nemmeno io, quando sarà tutto certo glielo dirò.

Sono alla fermata da ormai dieci minuti, sono venuta in anticipo sperando che anche l'autobus fosse in anticipo ma nulla. È arrivato, mi alzo dalla panchina e quasi non riesco a reggermi in piedi dalla felicità, ECCOLA! Le corro incontro a braccia aperte Savy fa lo stesso. "Da quanto, mi sei mancata tantissimo" le dico mentre la stringo più forte che posso, "anche tu" mi risponde contraccambiando il forte abbraccio. Ci incamminiamo verso il bar Due Maniche, il bar preferito di Jen e Grabry che ora è diventato anche il mio. Ci sediamo e ordiniamo subito da bere.

"Allora Mia come va nella nuova scuola?",

"Va bene dai, i professori mi piacciono, ho già fatto amicizia con Jennifer e Gabriel, il suo migliore amico, lei è davvero forte in tutti i sensi, stra simpatica e divertente lui è più timido, molto dolce", Savy mi fa un mezzo sorrisetto, "Dolce?" dice stuzzicandomi con lo sguardo, "si... Dolce", le rispondo ridendo e arrossendo, "mi sa che qua qualcuno ha una cotta", " DAI SAVANNHA" le dico dandole una pacca sulla spalla. Mi mancava davvero tanto scherzare così con Savy. "Però tu, Savy, hai novità con qualche ragazzo?" le domando facendo un sorrisino. Mentre Savy mi risponde di no facendo il gesto con la testa arrivano le cose che avevamo ordinato.

"Mia, hai saputo che c'è stato un altro omicidio nel bosco?, Dicono che sia stato un altro animale", comincio a sudare freddo, di sicuro non sono stata io, ma, ora che so certe cose non ragiono più come prima, "Ah, davvero?, Hanno scoperto qualcosa o tutto come sempre?". È da anni che ci sono questi omicidi e a quanto pare la polizia non riesce mai a venirne a capo, mi ero proprio dimenticata di questi, allora vuol dire che il branco di Jeson non è l'unico, non siamo solo noi. " La polizia come sempre non riesce a spiegarselo e vogliono cominciare a mettere il coprifuoco e il divieto di andare su qualsiasi bosco e a qualsiasi cosa assomigli vagamente a un bosco, ma tanto si sà che non faranno niente", "speriamo bene" ,le dico abbassando lo sguardo, Savannha si gira e mi abbraccia dal nulla, "Ti voglio bene Sav.." Neanche il tempo di finire la frase che mi spinge via, "Cosa c'è, è successo qualcosa?", "N... No... Ho sentito uno strano odore, avrò sentito male", mi fa un sorriso e beve quello che ha ordinato, però vedo che ha uno sguardo strano... "Ecco perché ho sentito quell'odore" sussurra tra se e se Savy per poi fissare lo sguardo verso qualcuno, giro la testa dal suo lato e guardo dove guarda lei, sta fissando Jeson e lui sta fissando lei. Ci viene in contro con passo veloce, "Cosa ci fai tu qui?" dice Jeson verso Savy, per poi girarsi verso di me e dire:" Cosa ci fai tu con lei?, Sarebbe lei la tua migliore amica?, Non esiste tu ora vieni via con me", "Jeson ma cosa stai dicendo l'unico che dovrebbe andarsene ora sei tu" gli urlo contro, "Tu non hai indea di chi hai davanti", "È perché tu si?, Non sai nemmeno chi è e ti permetti di dire così", Jeson fa il suo solito sorrisetto, "Non so chi è? La conosco bene, tanto da dirti che devi starle alla larga", sto quasi per rispondere che Savy ci interrompe, "Mi dispiace tanto Mia" finita la frase guarda con lo sguardo fulmina Jeson e poi corre via, sto per correrle dietro ma Jeson mi blocca dicendo di stare qua, che non ne vale la pena, appena mi rigiro con la testa non vedo più Savy, è scomparsa.

"Prima avevo mille motivi per odiarti, ora ne ho mille e uno, lasciami stare non voglio più vederti!", gli urlo con le lacrime agli occhi e tirando più forte che posso mi smollo dalla sua presa per poi incamminarmi verso qualsiasi posto, basta stare lontano da lui.

Continuo a chiamare Savannha ma nulla, prima mi buttava giù e ora proprio non squilla, credo abbia spento il telefono.

Apro la porta di casa e mia madre mi aggredisce con mille domande, sono tornata prima del previsto, molto prima, ma se non voglio parlare non voglio parlare. Corro verso la mia stanza per poi chiuderla a chiave. "Mia apri subito la porte e dimmi cos'è successo, così mi fai preoccupare, apri subito", "basta mamma, sto bene voglio stare da sola, basta", finita la frase mamma non cerca più di aprire la porta e cade il silenzio.

"Drin-Drin"

OH, finalmente mi ha risposto, mi alzo di scatto dal letto e prendo il telefono da sopra la scrivania e guardo chi ha scritto il messaggio

JESON:

Io con lui proprio non ci voglio parlare.

MIA: ;

JESON: < Dobbiamo parlare, tu non puoi uscire con Savannha, è una persona orribile.>

Detto da lui mi fa ridere.

MIA: < Detto da te fa solo ridere. Non scrivermi e non parlarmi più, Hai rovinato l'amicizia più importante che avevo>

JESON:

Siamo Seri? L'ha detto davvero? Non voglio più saperne di lui.

Angolo dello "scrittore"

Scusate se è corto, però tra lo studio, il lavoro e lo sport non ho più molto tempo, spero vi piaccia.

The shadow of werewolf Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora