IX - Sospetti e tradimenti

200 12 0
                                    

Silente spedì tutti gli studenti nella Sala Grande, dove trovarono una figura seduta per terra a guardare il soffitto stellato.e stavano tutti lontani, sperando che non li notasse.
Solo tre ragazzi si avvicinarono.
- Dovreste starmi lontani- sussurrò - O eviteranno anche voi- disse, cercando di allontanarli.
- Non ci penso nemmeno, Elysia- disse Harry, sedendosi accanto a lei.
Hermione lo seguì a ruota, leggermente titubante.
Ron ci mise qualche secondo di più, ma si sedette anche lui.
Non lo avrebbe mai ammesso davanti a lei, ma certe volte ne aveva leggermente paura.
Come quando aveva sfidato Piton, o aveva steso quel Serpeverde senza pronunciare a alta voce un'incantesimo.
- Io e gli insegnanti dobbiamo perquisire il castello- disse loro Silente mentre i professori McGranitt e Vitious chiudevano tutte le porte della sala.
- Temo che per la vostra sicurezza dovrete passare la notte qui. Voglio che i Prefetti facciano la guardia agli ingressi. Affido la responsabilità ai Capiscuola. Ogni anomalia deve essermi riferita immediatamente- aggiunse rivolto a Percy, che sembrava molto compreso nel suo ruolo.
- Comunicate via fantasma-.
Silente fece apparire dei sacchi a pelo e uscì dalla stanza.
Malfoy era in piedi e fissava la cugina con una velata ironia vittoriosa.
Fece per andare dal cugino, ma i suoi amici la trattennero, come se sapessero ciò che si sarebbe detto di lei.
Figlia di un pluriomicida, Sirius Black, attacca un povero Serpeverde che stava tranquillo in mezzo alla stanza.
Si risedette, trattenendo le parole fra i denti.
- Tutti nei sacchi a pelo!- esclamò Percy.
- Forza, basta con le chiacchiere! Fra dieci minuti luci spente!-
Si affrettarono a prendere dei sacchi a pelo, coricandosi.
- Credete che, sì, insomma- disse guardando la ragazza sbuffare.
- Puoi dirlo Hermione.
- Credete che Sirius Black sia ancora nel castello?- domandò Hermione.
- È chiaro che Silente pensa di sì- rispose Ron.
- Come pensate che sia entrato?
- Con un passaggio segreto, è ovvio- disse sicura la ragazza, fissando i tre ammutoliti.
- Che c'è? C'è un passaggio che porta direttamente a Hogsmead e tipo altri cento all'interno del castello.
- Sì, ma solo tu conosci così bene questi passaggi- disse Ron facendola zittire per un po'.
- No- disse, spezzando il silenzio innaturale che si era creato fra loro - No ci sono anche altre persone che conoscono i passaggio egregi anche meglio di me.
- Fred e George?- scattò su Ron, alzandosi in piedi.
- No, quelli sono totalmente con Silente, fino al midollo- disse sicura la ragazza, senza togliere lo sguardo da Harry.
- No, c'è qualcun'altro. Una persona che non si è fatta scrupoli a tradire i suoi amici- disse la ragazza con lo sguardo di chi tenta di dire ciò che non vorrebbe che l'altro sapesse.
- Chi?
- Sirius Black, Harry- disse Hermione come se fosse ovvio.
- Chi ha tradito?
- Vedi, Harry, Peter Minus era un suo amico- disse facendo stare zitto il ragazzo per qualche istante.
- Harry per favore- sussurrò - Per favore Harry di qualcosa- disse, se aveva reagito così per Minus, come avrebbe reagito per James e Lily Potter?
- Era suo amico e l'ha ucciso?- domandò stupito, spostando lo sguardo verde sulla ragazza.
- Non e solo questo Harry- sussurrò la ragazza, chiamando appena il capo, faticando a parlare.
- Io- mormorò - Lui- sussurrò, come se non riuscisse a dire altro.
Hermione le faceva cenno di procedere a parlare.
- C'era un custode segreto, che nascondeva casa tu, Harry- cominciò, faticando a parlare senza guardare l'amico.
- Cosa stai dicendo Elysia?
- Lui- disse tremando.
- È arrivato Voldemort, ma per colpa- non fece in tempo a finire la frase che la professoressa McGranitt le comparve alle spalle.
Sobbalzò, fissando la McGranitt negli occhi, cercando una vena di umanità che in quel momento non vi trovò.
- Vieni, il preside vuole vederti- disse solo, scortandola fuori dalla stanza.
Centinaia di sguardi la seguirono fino a che non fu arrivata alla porta.
- Tornate a dormire- disse la McGranitt uscendo.
Fece appena in tempo a vedere i suoi amici sorriderle che si chiusero le porte.
- Qualche traccia di lui, professore?- chiese Percy in un sussurro.
- No. Qui tutto bene?-
- Tutto sotto controllo, signore-.
- Bene. Ora è inutile spostarli. Ho trovato un guardiano temporaneo per il ritratto del Grifondoro. Domani potrai farli trasferire-.
Una ragazza scivolò inosservata alle loro spalle.
Aveva uno sguardo cupo e lungo, come di chi non riesce a capacitarsi di qualcosa.
Si coricò nel sacco a pelo, lasciando i suoi amici con mille domande.
- Professore, crede che sia sicuro per loro qui?- domandò una voce.
- Sì Lupin. Non c'è traccia di Sirius Black.
La ragazza aveva riconosciuto quella voce anche prima che dicesse il nome.
- Non credo che sia così spietato da uccidere la figlia- disse l'uomo, avvicinandosi alla ragazza, che fece finta di dormire.
- Se ci dovesse provare, so che sarebbe in grado di difendersi.
Un sorriso spuntò sulle labbra della ragazza.
- Professore, ha troppa fiducia nelle capacità di Elysia. Sirius Black era il mio migliore amico a Hogwarts, so cos'era in grado di fare.
- Io, invece Lupin, so cos'è in grado di fare la ragazza. A steso metà classe al club l'hanno scorso, non c'è da preoccuparsi.
- Se ne è sicuro professore- disse voltandosi, ma andandosene sorrise a Elysia, che sapeva essere sveglia.
- Buonanotte professore- disse, mimando un saluto anche alla ragazza che rispose con un sorriso.
Era bello che ci fosse qualcuno che non ti considerava un mostro per tuo padre.
- Preside?- Era Piton. Harry rimase immobile, con le orecchie tese.
- Tutto il terzo piano è stato perquisito. Non è lì. E Gazza ha ispezionato le segrete: anche là sotto niente-.
- E la torre di Astronomia? La stanza della professoressa Cooman? La Guferia?-
- Tutto controllato...-
- Molto bene, Severus. Non che mi aspettassi di trovarlo-.
- Ha idea di come possa essere entrato, Preside?- chiese Piton.
La ragazza rizzò le orecchie, era chiaro che aveva già un'idea, che lei ne facesse parte.
Harry era attento a ogni cosa che dicevano.
- Parecchie, Severus, una meno probabile dell'altra-.
- Si ricorda la nostra conversazione, Preside, appena prima... ah... dell'inizio del trimestre?- disse Piton a labbra strette, come se cercasse di non farsi sentire da Percy.
- Sì, Severus- rispose Silente, con una nota d'avvertimento nella voce.
- Sembra... quasi impossibile... che Black sia potuto entrare nella scuola senza un aiuto dall'interno. Avevo espresso la mia preoccupazione quando lei ha assegnato...-
- Non credo che nel castello ci sia una sola persona che avrebbe aiutato Black a entrare- ribatté Silente, facendo capire che l'argomento era chiuso così chiaramente che Piton non osò replicare.
- Devo scendere dai Dissennatori- disse Silente.
- Ho detto che li avrei informati alla fine dell'ispezione-.
- Non hanno offerto la loro collaborazione, signore?- chiese Percy.
- Oh, sì- disse Silente gelido.
- Ma temo proprio che nessun Dissennatore varcherà la soglia di questo castello finché io sono il Preside-.
Se me andò, lasciando capire che l'argomento era concluso.



🐾La figlia di un cane nero 🐾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora