La partita di Quidditch era cominciata da poco e Harry era bagnato fradicio.
Stava inseguendo il boccino, quando una strana sensazione gli avvolse lo stomaco.
La ragazza lo vide precipitare giù dalla scopa.
I Dissennatori erano su tutto il Campo.
Harry stava per cadere a terra quando Silente ne arrestò la caduta.
Si precipitato o giù da Harry.
Se poco prima c'erano le urla dei tifosi, adesso non si sentiva più niente del genere.
Silente era arrabbiatissimo.
Li cacciò dal Campo in pochissimo.
Portarono Harry in infermeria, con il seguito dei suoi amici e della squadra.
- Fermi lì dove siete, ragazzi- disse Madama Chips, fermandoli davanti alla porta dell'infermeria.
- Non potete entrare- disse.
- Cosa dice?- disse stupita la ragazza, fissando la donna scrollare le spalle e rientrare.
Li fecero entrare solo dopo ore, in cui mezzo castello sapeva che cos'era successo.
L'altra metà l'aveva visto.
- Per fortuna il terreno era molle-.
- Credevo che fosse morto-.
- Ma se non si è nemmeno rotto gli occhiali-.
- È la cosa più spaventosa che ho visto-.
Harry aprì gli occhi, trovando i suoi amici e la sua squadra davanti a lui.
Presero a parlare in fretta, lasciando che la preoccupazione scivolasse fuori.
Solo una ragazza stava in disparte a osservare la scena senza dire nulla.
- Tu non dici niente?- domandò Harry vedendola.
- Harry, io- sussurrò, fissando ciò che avevano detto a lei di dirgli.
Pesavano che se glielo avesse detto lei non si sarebbe arrabbiato per la sua Nimbus.
- Cosa c'è Elysia?- domandò Harry, facendo per tirarsi su.
- No, stai giù, è meglio Harry- sussurrò solo.
Si avvicinò, tenendo un involucro fra le braccia, da cui spuntavano rametti e pezzi di legno.
- È finita contro il Platano Picchiatore, non si può fare più nulla, ho passato il pomeriggio in biblioteca, mi dispiace Harry- disse la ragazza, passandogli ciò che rimaneva della scopa.
- Non è colpa tua- disse il ragazzo, prendendolo, osservando i pezzetti.
- Devo- sussurrò, allontanandosi dal lettino - Devo andare a fare una cosa- mormorò, uscendo dall'infermeria.
- Che cos'aveva?- domandò Fred.
- Non è più venuta- disse George.
- A fare scherzi- concluse Fred.
- È strana da giorni- disse Hermione, fissando i suoi amici.
- Credete che sia per via dei Dissennatori?- domandò Harry, ricordando ciò che era successo prima.
- Oh Harry- disse Hermione - Lascia stare, non sarà niente- provò a convincerlo a non fare niente.
Ma il lunedì dopo, rilasciato dall'infermeria, si rimise nel caos della scuola, con tutti i pensieri che gli affollavano la testa.
Si affacciarono all'aula di Difesa contro le Arti Oscure.
- Se Piton insegna ancora Difesa contro le Arti Oscure, mi do malato- disse Ron, mentre si dirigevano verso l'aula di Lupin dopo colazione.
- Guarda chi c'è dentro, Hermione-.
Hermione spiò dentro la classe.
- Tutto bene!-
In classe Lupin era impegnato a sistemare i libri.
- Buongiorno- disse la ragazza, entrando, sollevata di non dover sopportare Piton anche lì.
Lupin li salutò con un sorriso.
Si vedeva che era stato malato, ma se era lì doveva stare meglio.
Un fiume di lamentele scoppiò.
Il professor Lupin sorrise all'indignazione sulle loro facce.
- Non preoccupatevi. Parlerò io col professor Piton. Non dovete fare il tema-.
- Oh, no- disse Hermione - Io l'ho già fatto.
La lezione proseguì.
Appena suonò la campanella fecero per uscire, ma Lupin li trattenne.
- Harry, aspetta, vorrei parlarti- disse Lupin.
- Ti aspetto Harry?- domandò la ragazza, fermandosi con la borsa ancora in mano.
Negli ultimi tempi sembrava meno precisa, più trasandata.
- No, vai pure Elysia- disse Harry, sorridendole.
- No, aspetta Elysia, vorrei parlare con entrambi- disse Lupin.
La ragazza si fermò, fissando Lupin che sorrideva.
Parlarono per parecchio tempo Harry e Lupin e la ragazza rimase a aspettare che finissero.
- Ma Sirius Black è fuggito- disse Harry lentamente.
- Ce l'ha fatta...-
La valigetta di Lupin cadde e la ragazza sollevò la testa, fissando Harry.
- Ci sono... delle difese a cui si può ricorrere- disse Lupin.
- Ma c'era un solo Dissennatore sul treno. Più sono, più è difficile resistergli-.
- Quali difese?- chiese subito Harry.
- Me le può insegnare?-
- Non ho la pretesa di essere un esperto nella lotta ai Dissennatori, Harry, tutt'altro...-
- Ma se i Dissennatori vengono a un'altra partita di Quidditch... io devo saperli combattere...-
Harry era determinato, si vedeva.
- Elysia, forse sarebbe meglio se anche tu imparassi a combatterli- disse Lupin, fissandola.
La ragazza annuì ringraziando i due, uscendo dalla stanza in silenzio.
- Sa cosa le succede? Sa, Piton ha detto che è il suo padrino- disse esitando.
Ci stava pensando da parecchi giorni di chiedere a Lupin.
- Suo padre è un pluriomicida Harry, e è riuscito a entrare a Hogwarts, ora pensano che sia stata lei a aiutarlo.
- È strana, anche per ciò che mi sta dicendo- disse Harry.
Lupin non disse ciò che sapeva turbarla.
Il Natale stava arrivando, lo vedevano tutti, nelle decorazioni.
Con gran gioia di tutti tranne Harry, l'ultimo finesettimana del trimestre fu programmata un'altra gita a Hogsmeade.
- Possiamo comprare lì i regali di Natale!- disse Hermione.
- I miei andranno matti per i Fildimenta Interdentali di Mielandia!-
Il giorno dell'uscita a Hogsmead Harry si era rassegnato a restare a Hogwarts.
- Psss, Harry- chiamò una voce.
Fred e George lo fissavano da dietro la statua di una strega orba.
La sua amica si stava sporgendo da un'apertura.
- Regalo di Natale in anticipo per te, Harry-.
Con un gesto teatrale, Fred trasse qualcosa da sotto il mantello e la posò su un banco. Era un foglio di pergamena grande, quadrato, molto consunto, assolutamente vuoto. Harry, sospettando uno degli scherzi di Fred e George, lo fissò.
La ragazza stava appesa con le braccia all'apertura della statua.
Non volle nemmeno sapere cosa stava combinando la sua amica.
- Che cosa dovrebbe essere?-
- Questo, Harry, è il segreto del nostro successo- disse George sfiorando il foglio.
- Darlo a te è una vera sofferenza- disse Fred, - ma ieri sera abbiamo deciso che tu ne hai più bisogno di noi-.
- Comunque noi la sappiamo a memoria- disse la ragazza con uno strano ghignò in volto - La affidiamo a te, a noi non serve più.
Aveva l'impressione che sapessero comunque come usarla senza averla davanti.
- E cosa me ne faccio di una vecchia pergamena?- chiese Harry.
- Se la pensi così Harry, puoi anche restituirla- disse offesa l'amica, allungando una mano.
Harry esitò.
Se si comportava così voleva dire che era importante.
- Una vecchia pergamena!- esclamò Fred, chiudendo gli occhi con una smorfia, come se Harry lo avesse offeso a morte.
- Spiega tu. George-.
- Be'... quando eravamo al primo anno, Harry, giovani, spensierati e innocenti...-
Harry sbuffò. Dubitava che Fred e George fossero mai stati innocenti.
- ...be', più innocenti di adesso, abbiamo avuto qualche guaio con Gazza-.
- Abbiamo buttato una Caccabomba nel corridoio e questo l'ha fatto arrabbiare, chissà perché...-
- Cosi ci ha trascinato nel suo ufficio e ha cominciato a minacciarci con il solito repertorio...-
-...di punizioni...-
- Dovresti vedere Harry che roba- disse la ragazza - Le avrò sentite tutte almeno mille volte.
Harry non faticava a immaginarsi i gemelli e la ragazza da Gazza a rubare la pergamena.
O altro.
-...e noi non abbiamo potuto fare a meno di notare un cassetto, in uno dei suoi armadi, con sopra scritto Cose Requisite Pericolo-.
- Non vorrete dire che...- esordì Harry sorridendo.
- Tu che avresti fatto Harry?- domandò la ragazza con un ghigno.
-George l'ha distratto lanciando un'altra Caccabomba, io ho aperto il cassetto e ho preso... questa-.
- Non è una brutta azione come sembra, sai- disse George.
- Sospettiamo che Gazza non abbia mai scoperto come usarla. Probabilmente aveva una vaga idea di che cos'era, altrimenti non l'avrebbe requisita-.
- E voi sapete come usarla?-
- Certamente Harry- disse la ragazza con un ghigno - Hai davanti a te una persona che conosce gli alleati dei Magici Malfattori e credi che non sappiamo come usarla?- domandò con sguardo innocente.
- Chi è?
- Non la useresti se te lo dicessi Harry- tagliò corto la ragazza, fissando l'amico con gli occhi grigi.
- Secondo te come ho fatto a arrivare nella foresta prima di voi?- domandò la ragazza ridendo.
- Hai usato la Mappa?
- Secondo te no Harry?
- Questo tesorino ci ha insegnato più cose di tutti gli insegnanti della scuola messi insieme-.
- Volete prendermi in giro- disse Harry, guardando la vecchia pergamena strappata.
- Ma davvero?- disse George.
- Elysia, a te l'onore- disse Fred, passandole la mappa.
La ragazza prese la bacchetta, puntandola sulla Mappa.
- Giuro solennemente di non avere buone intenzioni- recitò, convinta.
Aveva un effetto diverso quando lo recitava lei, come se fosse vero, da quando lo dicevano Fred e George, con il sorriso sulle labbra.
La Mappa cominciò a dipingersi, mostrando l'intero castello.
Delle parole aggraziate si misero a prendere forma sulla Mappa.
- I signori Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso, consiglieri e alleati dei Magici Malfattori, sono lieti di presentarvi la Mappa del Malandrino- c'era scritto.
Gli spiegarono dei passaggi.
- Lunastorta, Codaliscia, Felpato e Ramoso- sospirò George, accarezzando la parte superiore del foglio.
- Gli dobbiamo così tanto-.
- Nobili signori, che hanno lavorato instancabilmente per aiutare una nuova generazione di fuorilegge- disse Fred solennemente.
- E lei sa chi sono ma non VE lo vuole dire- concluse Harry, sorridendo, vedendo la sua amica ammiccare.
- Esattamente- dissero con un broncio in viso.
- È un segreto- disse sicura la ragazza, sfiorando la Mappa con la bacchetta.
- Ricordati di cancellarla quando hai finito di usarla Harry- disse la ragazza.
- Altrimenti può leggerla chiunque.
- Fatto il misfatto- disse la ragazza.
- Divertiti Harry- disse - Ci si vede a Hogsmead- disse, scomparendo nel tunnel.
- Ah, se Lupin ti chiede, te l'ho prestata io- disse - Sa già tutto- disse tranquillamente, lasciando comparire un pezzo di volto fuori dall'apertura.
- Via Harry- disse la ragazza, scomparendo, mentre la gobba si chiudeva alle sue spalle.
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🐾La figlia di un cane nero 🐾
FanfictionElysia Black è cresciuta con gli unici parenti che le erano rimasti, i Malfoy. Al suo terzo anno scoprirà cose che le cambieranno completamente la vita, così come ad Harry. Più malandrina di quanto il padrino si fosse immaginato, scoprirà cose che p...