XXXI - Scoperte strane e Ippogriffi coraggiosi

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Erano in piedi vicino a Hermione nella Sala d'Ingresso deserta e una cascata di luce d'oro inondava il pavimento di pietra attraversando le porte spalancate. Guardò Hermione stupefatta, la catena con la clessidra che gli segava il collo.
- Hermione, che cosa...?-
- Di qua!- Hermione afferrò Harry per un braccio, mentre Elysia li seguiva a pochi centimetri di distanza, e li trascinò verso la porta di un armadio per le scope; lo aprì, spinse dentro Harry e Elysia tra secchi e stracci, poi chiuse bruscamente la porta alle loro spalle.
- Cosa... come... Hermione, che cosa è successo?
Mentre Hermione spiegava dei passi si sentirono risuonarenattorno, segno che stava passando qualcuno.
La domanda che aveva appena posto Hermione le rimbombava in testa.
- Perché ci ha detto di tornare indietro di tre ore? Come possiamo aiutare Sirius?
Senza ascoltare quello che dicevano mormorò una sola parola.
- Fierobecco- sollevò lo sguardo sui due che si voltarono a guardarla - Ci ha detto quale finestra è, non può essere un caso, e dove stavamo andando tre ore fa, cioè, adesso? Da Hagrid, perché? Per Fierobecco- disse, mentre a Harry quasi cadeva la mascella.
- Allora un cervello funzionante ce l'hai- esclamò divertito.
- Simpatico- mormorò.
Per una volta non era in vena di scherzi, anzi, era serissima.
Dovevano muoversi.
Se voleva salvare suo padre, non poteva permettersi di distrarsi a scherzare.
Hermione sembrava terrorizzata.
- Se ci riusciamo senza farci vedere sarà un miracolo!
- Be', dobbiamo provare, no?- disse Harry. Si alzò e premette l'orecchio contro la porta.
- Sembra che non ci sia nessuno... dài, andiamo...
Presero a correre, facendo il giro dalle serre.
Si avvicinarono a casa di Hagrid, mentre sentivano la stessa conversazione avvenuta qualche ora prima.
- Dai, andiamo- disse Harry, ma Elysia lo trattenne per la maglia.
- No Harry- sussurrò, mentre Hermione spiegava.
- Quelli del Comitato devono vederlo, o penseranno che sia stato Hagrid a liberarlo.
Quando sentirono lo strillo di Hermione per Crosta la ragazza ebbe la tentazione di andare a prenderlo, ma Harry espresse la sua stessa idea e Hermione li trattenne.
- Non possiamo o non scopriremmo mai la verità, non lo capite?
La ragazza annuì.
- E non possiamo farci vedere- e cominciò a spiegare come mai, ma ormai la ragazza non l'ascotava più, era attenta a fissare Fierobecco.
I due ragazzi erano così preside alla scena davanti a loro che non si accorsero di Elysia, ch erano scivolata inosservata via, lontana, verso i se stessi del passato.
La ragazza seguì i loro passi fino a che non vide la se del passato rotolare per un po' nella ripida scarpata.
Ma poco prima che la vedesse si rialzò e tornò dai suoi amici, nascondendosi di nuovo sotto il Mantello dell'Invisibilità.
Stava per andare a acchiappare Crosta nel tunnel quando venne agguantata per una spalla.
Trattenner un urlo di terrore, mentre si girava a guardare Harry fissarla arrabbiatissimo.
- Ci hai fatto prendere un colpo, cretina- sibilò, senza neanche pensare a non dire parolaccie o all'educazione.
- Da quando dici parolaccie?- domandò inviperita, ma quando vide Fierobecco si fermò.
- Da quando mi fai spaventare Elysia- disse imbronciato, mentre si sedevano, aspettando.
La dovettero trattenere quando comparve Piton.
Non ascoltava nulla di quello che dicevano Harry e Hermione, semplicemente continuava a pensare a ciò che stava per succedere, stavano per dimostrare che Sirius Black, suo padre, era innocente.
Ma non era stato possibile.
Quando li vide uscire dal Paltano Picchiatore e Minus scappare, non ascoltò nemmeno ciò che dicevano Harry e Hermione per farla restare, prese a correre verso il topo.
Non sapeva se avrebbe incontrato il Lupo Mannaro, ma doveva trovare Minus, o almeno raggiungere il lago.
Era vicinissima, vicinissima a prendere Minus, quando un artiglio la fece distrarre e perse la concentrazione.
Rotolò di lato, evitando un colpo da parte del Lupo Mannaro, correndo via, veloce,mentre in un lampo arrivava Fierobecco che aveva preceduto Harry e Hermione verso di lei, mettendolo in fuga.
Ma quando capì dov'era diretto le si gelò il sangue nelle vene.
Il Lupo Mannaro stava andando dritto da Harry e Hermione.
Corse verso di loro, ma Fierobecco era stato più veloce, salvando appena in tempo.
Si avvicinò al lago, senza aspettare gli altri.
Voleva sapere chi fossero i due che avevano evocato i Patronus che avevano fatto scappare i Dissennatori.
Anche Harry l'affiancò dopo poco.
- Stanno arrivando Elysia, tra poco arriveranno- ma non arrivava nessuno e la situazione al lago era sempre peggiore.
Si guardarono e in un lampo capirono cosa dovevano fare.
Sfoderò la bacchetta.
Doveva pensarci,.diveva credere che sarebbe andata da suo padre, a vivere con suo padre, ma soprattutto che suo padre era innocente, che non era stato lui a sfoderare la bacchetta e a uccudere quei Babbani.
Un enorme cane balzò fuori dalla sua bacchetta, proprio mentre da quella di Harry si levava un cervo maestoso, annunciato da due - Expecto Patronum- urlati con furia.
E il cane si mise a giocare, cercando di mordere il cervo sulle orecchie, divertito, ma il cervo era troppo attento verso i Dissennstori, brillante di luce bianca.
E allora anche il cane si costrinse a concentrarsi, correndo a balzi in avanti, scacciando i più vicini alle persone a terra.
Vide la se stessa di qualche tempo prima socchiudere gli occhi, svenendo.

Angolo autrice

Ok, lo sapete già vero?
Alcune parti non sono mie, le ho prese da Potter Pedia, come alcune parti di discorsi iniziali.

Malandrini67
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