XXXII - Ippogriffi in fuga e amici ribaltati

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La ragazza si perse a guardare le finestre del castello.
Piton aveva appena portato via lei, Harry, Hermione e Sirius e stavano aspettando che Sirius arrivasse alla torre.
- Dai, andiamo- incitò la ragazza, alzandosi in piedi.
Harry aiuto Hermione a salire, mentre anche Elysia saltava sulla sua groppa, seguito a ruota da Harry.
Fierobecco spiccò il volo, liberandosi verso la finestra.
Harry fece fermare Fierobecco savanti a una delle tante finestre, mentre riconosceva un uomo dietro il vetro.
- Sirius- mormorò Elysia, mentre cercava di scendere da Fierobecco.
Quando le ali di Fierobecco si abbassano Harry ne approfittò per bussare.
Black alzò gli occhi e rimase sbalordito. Balzò dalla sedia, corse alla finestra e cercò di aprirla, ma era bloccata.
- Stai indietro!- gli gridò Hermione, ed estrasse la bacchetta magica, reggendosi con la mano sinistra agli abiti di Harry. - Alohomora!
La finestra si spalancò.
- Come... come...?- disse Black debolmente, guardando l'Ippogrifo.
- Sali, non abbiamo molto tempo- disse Harry afferrando il collo sottile di Fierobecco per farlo star fermo.
- Devi andartene di qui. Stanno arrivando i Dissennatori. Macnair è andato a chiamarli.
La ragazza guardò negli occhi suo padre, cercando di imprimere la sua immagine nella mente.
Black si puntellò con le mani ai lati della finestra e si spinse fuori. Era una fortuna che fosse tanto magro. In un attimo riuscì a lanciare una gamba oltre il dorso di Fierobecco e a salire sull'Ippogrifo, dietro a Elysia.
Un solo battito delle ali possenti dell'Ippogrifo ed eccoli di nuovo in volo, all'altezza della cima della Torre Ovest. Fierobecco atterrò con uno scalpiccio sui bastioni, e Harry e Hermione scivolarono immediatamente giù dal suo dorso, seguiti a ruota da Elysia.
- Sirius, è meglio se vai, presto- disse Harry ansimando. - Saranno nello studio di Vitious da un momento all'altro e scopriranno la tua fuga.
Fierobecco raspò le pietre con la zampa, agitando la testa.
- Che cosa è successo all'altro ragazzo, Ron?- chiese Sirius concitato.
- Si rimetterà presto... è ancora privo di sensi, ma Madama Chips dice che lo farà star meglio. Presto... vai!
Ma Black continuava a guardare Harry e Elysia.
- Non potrò mai ringraziarti...
- VAI- gridarono tutti e tre insieme.
L'uomo si voltò verso la figlia, un'istante.
- Fino a quando non sarò riconosciuto innocente non potrai venire a vivere da me, devi ricordartelo, anche se dovessi tornare in Inghilterra- la ragazza sembrò vacillare.
Stava pensando di raggiungerlo, appena finita la scuola, ma sembrava conoscerla più di quanto credesse.
- D'accordo- si costrinse a dire, capendo che fino a quando non glielo avesse sentito dire non si sarebbe mosso di lì.
Allora sorrise e li salutò con un cenno della mano.
- Vai- urlò Harry, mentre Black faceva voltare Fierobecco verso il cielo aperto.
- Ci rivedremo- disse. - Sei... davvero il figlio di tuo padre, Harry...
Colpì i fianchi di Fierobecco con i talloni; Harry e Hermione fecero un balzo indietro mentre le enormi ali si dispiegavano di nuovo. L'Ippogrifo prese il volo. Davanti agli occhi di Harry lui e il suo cavaliere diventarono sempre più piccoli, poi una nuvola passò davanti alla luna... e sparirono.
Harry si voltò, vedendo Elysia stare ferma, immobile, mentre si torturava le mani.
- Ehi- cercò di chiamarla.
- È innocente Harry, innocente- mormorò la ragazza.
- Ragazzi, dovremmo andare- disse Hermione, riscuotendoli, mentre cominciavano incorrere verso l'infermeria.
Su per le scale, svoltando nei vari corridoi, utilizzando i vari passaggi segreti che la ragazza conosceva per arrivare prima.
Riuscirono a infilarsi in infermeria prima che Silente chiudesse la porta, infilandosi nei loro lettini, scambiando uno sguardo con Silente che gli fece l'occhiolino.
Elysia Black lasciò cadere la testa sul cuscino, abbandonandosi al momentaneo relax.
Prese un respiro profondo mentre cercava di schiarire la mente.
Vide Hermione rigirarsi e addormentarsi, ma capì che Harry, coricato nel lettino accanto al suo, era ancora sveglio.
Si voltò di lato, mentre anche il suo migliore amico si girava verso di lei, sorridendole radioso come solo lui sapeva fare.
Stavano pensando alla stessa cosa: avevano salvato Sirius.
Ma con quel pensiero ne arrivò un altro.
Minus era in liberà.
E Sirius Black era ancora ricercato come assassino, come pluriomicida.
Harry dovette capirlo dal suo sguardo, perché il sorriso che aveva in volto si smorzò notevolmente.
Si guardò attorno, cercando con gli occhi Mandama Chips, che però non si fece vedere.
Scivolò lentamente fuori dalle lenzuola, proprio mentre anche Elysia faceva la stessa cosa.
Continuarono a guardarsi attorno anche mentre si avvicinavano, senza accorgersi l'uno dell'altra, almeno fino anche non si scontrarono.
Si ribaltarono ognuno sul proprio lettino, trattenendo a stento le risate.
La ragazza si rialzò, controllando che Harry non si muovesse.
Si sedette sul letto dell'amico, mentre questo si tirava su, abbracciandola di slancio.
La tensione, la paura l'agitazione e la tristezza avevano fatto dimenticare la ragazza di non sopportarebgli abbracci, che lo lasciò fare, anzi, lo abbracciò a sua volta, senza che nessuno dei due si accorgesse della ragazza che li fissava dal lettino accanto, divertita, sapendo che probabilmente non avrebbero ripetuto la cosa per almeno due settimane.

Angolo autrice

Dunque, ricapitoliamo.
Alcune parti non sono mie, ma le ho prese da PotterPedia, come il discorso Harry, Hermione, Sirius a cavallo di Fierobecco.

Malandrini67
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🐾La figlia di un cane nero 🐾Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora