1.

1.3K 43 1
                                    

Salire sul primo aereo che ti capita senza sapere la destinazione è da pazzi? Probabilmente sì, ma... avevo bisogno di evadere.
Evadere, si.

Mi sentivo in gabbia in quella enorme gabbia in Sicilia, la mia terra.

Mi chiamo Greta e ho sempre fatto tutto ciò che volevano gli altri, sono sempre stata una persona presente per tutti e sempre disponibile, mi è sempre piaciuto aiutare gli altri, ma stava diventando tutto molto, troppo, pesante ed asfissiante.

Così eccomi su un aereo dalla meta sconosciuta, speriamo non sia un altro buco nell'acqua.

Dopo un'ora atterro, Roma Fiumicino, da qui inizia una nuova vita.

Prendo un taxi e mi faccio portare a Piazza del Colosseo, sogno di visitarlo fin da piccola, studiandolo a scuola e vedendolo nei libri di arte.

Arrivo davanti alla sontuosa e imponente struttura del Colosseo e rimango a fissarlo per una decina di minuti, senza battere ciglio.

L'unica cosa che mi distrae è il mio stomaco, già... sono scappata alle sei del mattino, lasciando un bigliettino ai miei genitori dicendogli che mi riguarderò e che avrò cura di me, non ho fatto colazione, non ci ho pensato.

Mi avvio verso un bar con ancora le valigie, non ho portato granché, lo stretto necessario.

Sarà un problema questa notte, dovrò arrangiarmi in un hotel da poco, non posso permettermi chissà quale lusso, poi devo anche cercare un lavoro.

Inizio a girare Roma, in lungo ed in largo, non trovo nulla... nessuno cerca qualcuno per lavoro?

Mi fermo davanti una panchina e osservo una bambina con il suo papà, mi viene da sorridere ed una lacrima solitaria riga il mio volto senza volerlo.
Asciugo la lacrima in fretta e continuo il mio giro di perlustrazione.

Arrivo a Via del Corso, qui dovrò pur trovare qualcosa.

Spoiler: sono passate due ore e non ho ancora trovato lavoro.

Si è fatta sera, ed io non so dove mi trovo, ho paura di stare per strada di sera e soprattutto da sola... mi guardo intorno per chiedere informazioni e vedo una ragazza bionda con gli occhi azzurri, è bellissima.

-"Ehi, scusami."dico timidamente mentre mi avvicino alla ragazza.
-"Ohi, dimmi."dice mentre mi rivolge un sorriso tranquillo.
-"Sai se qui nei paraggi ci sono degli Hotel che non costino molto?"
-"Beh, no... però puoi provare ad andare in via **, qui c'è una signora con una pensione che ospita persone che hanno bisogno di una camera."
-"Grazie mille, ciao."dico mentre mi giro verso la strada e cammino lentamente e terrorizzata.
-"Ciao."mi urla da lontano.

•POV'S Vic•

-"Ciao."urlo da lontano alla ragazza che iniziava a scomparire lentamente nel buio.
-"Ma chi saluti?"mi chiede Thomas sorprendendomi da dietro.
-"Una ragazza che mi ha chiesto indicazioni."
-"Pe' fa che?"dice Damiano curioso.
-"Per un posto dove dormire."dico io mentre controllo che nessuno disturbi la ragazza, almeno in quel tratto di strada.
-"Andiamo al bar? Ethan ci aspetta."dice Thomas.
-"E annamo"dice Damiano.

Ci dirigiamo al bar da Ethan e passiamo una serata tranquilla e serena.

•POV'S Gre•

Arrivo alla pensione e busso, ho avuto tantissima paura, di questi tempi se ne sentono di tutti i colori e la mia ansia raggiunge livelli esorbitanti.

Busso alla porta e dopo cinque minuti mi rassegno, staranno dormendo tutti.

Ero sul punto di andarmene quando una donna sulla sessantina aprii la porta e con voce gentile mi invitò ad entrare.

-"Cara che ci fai qui a quest'ora della notte?"chiede mentre mi scruta e nota la mia valigia.
-"Volevo cambiare aria.-dico sorridendo-Ha un posto per questa notte?"chiedo un po' in ansia data dal pensiero che sia al completo.
-"Certo, cara. Vieni, ti accompagno."

La donna mi accompagna nella mia stanza e mi augura buona notte e buona fortuna per domani dopo avermi spiegato alcune cose.

Mi affaccio alla finestra e mi siedo sul davanzale con le gambe al petto, c'è la luna piena, è così affascinante.

Prendo il giornale che ho comprato oggi e ritorno alla mia finestra.

Inizio a leggere attentamente gli annunci e trovo una proposta come aiuto in un Bar, cerchio l'annuncio e poi mi metto sotto le coperte dopo aver puntato la sveglia per il giorno dopo.

-vorrei vedere con i tuoi occhi- ||Ethan Torchio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora