•POV'S Gre•Oggi è il suo compleanno, fa diciotto anni.
Sorrido mentre incarto il regalo.
Volevo che avesse qualcosa simile a quello che mi ha regalato lui.
Gli ho fatto anch'io un bracciale con un'incisione.La sera mi avvio verso casa sua.
Ok, mi sono vestita in modo più carino per lui.Arrivata a casa sua, decido di non suonare per fargli una sorpresa e trovando il portone aperto, salgo.
Suono, ma non ottengo risposta... sento solo rumori.Appena capisco l'antifona lascio il regalo sullo zerbino insieme al biglietto e me ne vado.
Mentre cammino inizio a piangere.Alla fine è soltanto colpa mia.
Avrei dovuto avvisarlo, dicendogli che sarei passata per dargli il regalo.Stare male per un ragazzo non mi era mai successo.
Non ho mai pensato più di tanto all'amore, mi sono sempre focalizzata sullo studio e sul mio futuro.
Ma da quando lo conosco non faccio altro che stare male poiché la consapevolezza di essere un amore non corrisposto mi lacera l'anima.
Sto male dentro, quando lo incontro o mi chiama indosso una maschera.La maschera dell'amica felice che spera che un giorno il suo amico, ovvero il ragazzo da lei amato, si accorga dei suoi sentimenti e capisca che lo guarda in modo diverso da come guarda gli altri ragazzi.
Che non è soltanto uno sguardo affettuoso... ma uno sguardo che esprime tutto l'amore che prova.La maschera dell'amica felice che spera che lui sia felice senza lei al suo fianco.
Che la ragazza che ama lo renda felice e che non lo faccia soffrire.
Anche se l'unica a soffrire è lei, perché lo guarderà sempre e soltanto da lontano.L'altra notte mi ha chiamata.
Alle quattro del mattino.
Mi ha detto che gli mancavo... il mio cuore inevitabilmente ha iniziato una corsa senza fine.Mi ha chiamata in piena notte per dirmi che sentiva la mia mancanza, che aveva voglia di sentirmi e per dirmi che non c'è un istante in cui io non gli manchi.
La mia felicità era così tanta che una volta terminata la chiamata non sono riuscita a chiudere occhio.
La felicità è svanita dopo qualche ora... quando il mio cervello ha metabolizzato che gli mancavo come amica, non come persona che vorrebbe accanto a lui.
Roma stasera è deserta, fa un freddo incredibile che mi porta a stringermi nella giacca di jeans che indosso.
Sento il freddo che mi entra nelle ossa, mi fa male, ma nulla è comparabile al dolore emotivo che provo.
Al dolore al petto che avverto, il dolore di un cuore spezzato che non avevo mai sentito prima.Arrivata a casa vado a cambiarmi e mettermi a letto.
Inizio a piangere, non riesco a trovare altro modo per sfogarmi.
È l'unico sollievo che riesco a darmi, oltre al sollievo che riesco a trovare nel sonno dopo qualche minuto.•POV'S Ethan.•
Che compleanno del cazzo.
Avrei voluto festeggiare con i miei amici e con lei, ma mi è stato impedito.
Accompagno quella che è la mia ragazza alla porta.
Mi saluta praticamente saltandomi addosso e lasciandomi senza fiato.
Mi viene il ribrezzo.
Non voglio i suoi baci falsi.Apro la porta e se ne va.
Sto per richiudere la porta quando mi accorgo di un pacchetto lasciato sullo zerbino.
Lo prendo per poi entrare e chiudere la porta.
Mi siedo sul divano e lo apro.
Trovo un biglietto ed una scatola.
Apro prima la scatola e ci trovo un bracciale con un'incisione."Nel silenzio guardo le anime che passano
e di queste anime tu sei la più speciale
perché sorridi anche inseguito dal dolore."Oltre alla scatola c'è un biglietto.
"Le incontri per caso le persone speciali.
Poi scopri che ne avevi bisogno.
Poi scopri che non è un caso."Sospiro mentre cerco di capire chi possa essere stato, però non capisco.
Metto il bracciale e conservo il biglietto per poi andare a dormire.Non riesco a dormire.
Mi giro e mi rigiro nel letto.
Sono irrequieto.
Prendo il telefono che giace sul comodino e chiamo l'unica persona disposta ad ascoltarmi anche alle due di notte."Il numero da lei chiamato è irraggiungibile, la invitiamo a riprovare."
Sta dormendo.
Sospiro e poso il cellulare per poi cercare di addormentarmi.
Questa volta ci riesco.
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-vorrei vedere con i tuoi occhi- ||Ethan Torchio||
Fanfiction"vorrei vedere dai tuoi occhi, sentire dalle tue orecchie, sentire con la tua pelle, baciare con la tua bocca." -Frida Kahlo