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Ho appena finito di lavorare, sto andando in ospedale a fare visita ad Ethan.

Dopo ieri sera non voglio più allontanarmi da lui, non voglio più vederlo in quel modo.
Mi ha spezzato il cuore vederlo così triste.
Mi ha messo angoscia.

Sorrido davanti all'ospedale ed entro, per poi salire fino al suo piano e raggiungere la sua stanza.
Gli ho preso dei fiori.

Mi blocco davanti alla porta quando sento una voce da ragazza.

-"Sai del profumo di un'altra."dice quella voce femminile irritata.
-"Ma che dici? È il profumo di mia madre."risponde il ragazzo.
-"Mi prometti che c'è solo Vic come amica?"
-"Solo Vic e nessun'altra dopo di te."

Sento il mio cuore spezzarsi... sono nulla per lui.
Ha solo giocato con il mio cuore e con il bene che provo per lui.
Non ha le nemmeno detto di avere un'amica, amica... non sono mai stata un'amica.
Probabilmente ero solo un passatempo.
Che stupida.

Sento le mie guance farsi calde e umide.
Le mie mani lasciano istintivamente la presa dal mazzo di fiori.
Vado via.

Fuori dall'ospedale inizio a piangere e singhiozzare mentre mi piego vicino al muretto.

Perché ci ho creduto così tanto?
Perché?
Perché?

Riesco a trovare la forza per alzarmi e tornare a casa, ma non trovo la forza per smettere di piangere.

Perché amare deve fare così tanto male?
Perché non può essere bello?
Perché deve essere straziante?

Continuo a piangere senza sosta, non riesco a respirare, sento un peso sul petto.
Un attacco di panico.
Inizio a respirare profondamente, ma sento la gola come serrata e il petto compresso.

"Respira." "Sono qui con te." "Respira con me. Così, brava. Dentro e fuori, lentamente."

Le sue parole mi suonano leggere nella mente, come il soffio del vento di dicembre.
Come le foglie che cadono dagli alberi in autunno.
Leggere.
Inizio a respirare lentamente, mentre stringo le mie braccia, per cercare di sentirmi abbracciata da qualcuno.
Da lui.
Mi calmo leggermente e nascondo la testa fra le mie gambe.

"È il profumo di mia madre."

Una pugnalata.

"Solo Vic e nessun'altra dopo di te."

Uno schiaffo in piena faccia.
Un pugno allo stomaco.
Una pugnalata al petto.
È come se una lama avesse squarciato il mio cuore.
Mi fa male il petto.
Mi sento vuota e ferita.
Il dolore si fa sempre più forte... per lui sono niente, sono sempre stata niente.

Sento il telefono nella mia tasca suonare, lo prendo e lo sblocco con ancora gli occhi offuscati dalle lacrime.

"Ethan.<3"

"Ehi, non sei venuta oggi?"

Tiro il telefono sul letto lontano da me, mi stendo sul letto e mi rannicchio su me stessa.
Le gambe strette al petto e la testa in mezzo a queste.
Mi chiedo se con lei è veramente felice.
E se non lo è, perché continua a starci?

Perché continua a stare male in una relazione tossica in cui l'unico sentimento che si avverte è la falsità?
Perché continua a farsi circondare da ipocrisia e falsità?
Perché non si accorge di chi prova veramente qualcosa per lui?

Sospiro e mentre cerco di regolarizzare il mio respiro, chiudo gli occhi e mi addormento.

Mi sveglio, vago nel bosco avvolta dal buio.
Cammino fin quando non avverto una luce.
La seguo.
Sono... in camera mia?
Sono in camera mia, sto dormendo beatamente ma, con Ethan seduto sul letto ad osservarmi mentre dormo.
Mi giro e dal cassetto dove tengo il disegno che mi è stato fatto escono dei vermi.
Rimango schifata, ma, richiamo all'attenzione il ragazzo che non stacca gli occhi dal mio corpo addormentato.

-"Ethan..."sussurro.
-"Non sono lui."dice severo.
-"Chi sei?"
-"Tu sai chi sono...-dice.-sono te.
Cosa vuoi, greta?"dice mentre continua con il suo tono indifferente.
-"Voglio te, Ethan."dico mentre mi siedo sul letto, distante da lui.
-"Questo non è il mio nome!
Il mio nome è 'niente'.-si gira verso di me.-
Tu non sei niente."dice freddo, senza emozioni e distaccato.

Mi sveglio di soprassalto, con il viso inondato di lacrime calde, respiro pesantemente e in modo irregolare.
Continuo a piangere sempre più forte.
Ho paura.
Sembrava così reale.
Oh, Ethan.
Perché mi fai questo?
Perché non mi dai pace nemmeno nei sogni?
Perché mi tormenti l'esistenza?

-vorrei vedere con i tuoi occhi- ||Ethan Torchio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora