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Il giorno dopo mi sveglio e non trovando più il ragazzo moro accanto a me decido di alzarmi e andare a cercarlo.

Lo trovo in piedi nel balcone, che guardo il paesaggio con le braccia conserte, magari sente freddo visto che è a petto nudo.
Esco anch'io.

-"Che ci fai qui?"sussurro facendolo sobbalzare.
-"Non riuscivo più a dormire."dice sospirando.
-"Vuoi parlare?"chiedo mentre mi avvicino di più a lui e mi metto al suo fianco.
-"No, è solo che... tra un po' andiamo via e chissà quando ci rivedremo."
-"Ci rivedremo, non si sa quando però succederà.-dico sorridendo.-Ora entra dentro che poi, oltre a far pensare ai miei vicini che ho uno spogliarellista in casa, ti prendi un malanno."dico ridendo seguita da lui mentre entriamo dentro.
-"Ma piacciamo a tua sorella?"chiede curioso mentre indica la televisione con le puntate di X Factor che continuano ad andare.
-"Se non si fosse capito, sì.-sussurro ridendo leggermente.-Ha una cotta per Thomas."
-"È ora di combinare un matrimonio."sussurra.
-"Io prenoto la chiesa, tu pensa ai fiori."sussurro mentre rido.

Sono le otto e i ragazzi a breve andranno via.

-"Ragazzi facciamo un regalo alla spasimante di Thomas?"sussurra il ragazzo con i capelli lunghi.
-"Spasimante?"chiede il biondo confuso.
-"Lunga storia."sussurro io ridendo.

Decidono di mettersi attorno a mia sorella, che ancora dorme, facendo mettere Thomas al suo fianco e si fanno scattare una foto con il suo cellulare, per poi metterla come sfondo home e blocco.
Quando la vedrà le verrà un infarto.

Qualche minuto dopo purtroppo devono andare.
Escono tutti, ma Ethan si trattiene sull'uscio della porta.
Mi abbraccia e poggia la testa sulla mia.
Ricambio e metto la testa sul suo petto.

-"Ci rivedremo."sussurra vicino al mio orecchio.
-"Ci rivedremo!"sussurro a mia volta, ancora stretta a lui.

Si stacca e dopo avermi rivolto un sorriso va anche lui, chiudo la porta e vado in camera mia, ancora sorridendo, con il suo profumo addosso e la sua voce nella mente.

Mentre rifaccio il letto, dalle coperte vola un pacchetto confezionato con della carta rosa.
Lo prendo da per terra e mi siedo sul letto, iniziando a scartare la carta.
È una scatola.
La apro e all'interno ci sono un biglietto ed una scatolina.
Apro la scatolina e dentro vi trovo un bracciale con un'incisione che recita:"Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere."

È una citazione della tragedia di Shakespeare, Amleto.
Apro il biglietto che altro non è che un foglio piegato in due.

"Sappiamo ciò che siamo ma non quello che potremmo essere.
Tu hai sempre saputo di essere una persona reputata strana, sei andata avanti nella tua vita affiancata da un mucchio di menzogne. Adesso sai di essere di essere cresciuta così, sai che persona sei, sai ciò che puoi dare e ciò che hai dato a me, ma non saprai mai veramente quello che potresti essere."

La scrittura s'interrompe così, senza spiegazioni.
Rimango interdetta, so che l'ha scritto Ethan, riesco a sentire la sua voce che dice queste parole.
Ma non capisco cosa intenda con "ma non saprai mai veramente quello che potresti essere.", cosa cerca di dire?

Provo a darmi una risposta quando sento mia sorella urlare dal piano di sotto, scendo di corsa e la trovo a piangere mentre guarda il cellulare.
Ha visto la foto.

-"Dimmi che non è un Photoshop."dice mentre piange.
La abbraccio mentre rido e le accarezzo la testa.
-"No, non è un photoshop."dico ridendo.

Mi stringe mentre continua a piangere.

-"Perché non me l'hai detto?"
-"Volevo farti uno scherzo."dico ridendo.
-"Come- come fai a conoscerli?"dice curiosa e con gli occhi che brillano.
-"È una lunga storia, te la racconterò poi.-dico ridendo.-Ti prego, non dire nulla a nessuno, va bene? Non voglio che abbiano problemi con i fan per questo."dico mentre sospiro.
-"No, tranquilla. Sarò una tomba."dice mentre fa il gesto di cucirsi la bocca e buttare la chiave.

La sera dopo aver festeggiato con la mia famiglia ed il mio migliore amico, ormai sfinita, mi ritiro in camera mia e mi metto a letto.

Sento il telefono vibrare sopra il comodino, allora lo prendo e lo sblocco.

"Ethan.<3"

"Spero ti sia piaciuto il regalo.<3"

Sorrido al messaggio, però mi ritorna in mente il biglietto che c'era allegato.

"Molto, ma non ho capito il biglietto."

"Lo capirai. Notte.<3"

"Notte.<3"

Spengo il telefono sorridendo.
Lo capirò.

-vorrei vedere con i tuoi occhi- ||Ethan Torchio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora