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Sono passati alcuni mesi dall'accaduto, siamo a dicembre, e lei non si è allontanata, anzi, è tutto come prima.

L'unica cosa che mi fa male è la sua voce che mi rimbomba nella testa che dice di dimenticare tutto e che è stato soltanto uno sbaglio.
Non dormo più bene per questo motivo.

Mi sento vuoto e triste... l'unica cosa che voglio è riuscire a dirle ciò che provo il prima possibile, senza far passare altro tempo... non posso fare passare altro tempo, penso di poter morire.

Siamo in sala prove e siamo in fase di scrittura, durante il tour ci sono venute alcune idee per dei nuovi pezzi e le stiamo mettendo per iscritto.
Proviamo, scriviamo e componiamo da giorni, siamo un po' stanchi.
Un po' tanto.

Durante la pausa mi si illumina il telefono, lo sblocco ed è lei.

"Stasera ci sei? Devo dirti una cosa."

Mi assale l'ansia perché non so cosa voglia dirmi e non so se stasera sarò libero... lo spero.

"Spero di sì, ma è qualcosa di preoccupante?"

"No, assolutamente. È tutto il contrario!"

Mi inizia a battere il cuore all'impazzata, cosa vuole dirmi?

-"Per oggi possiamo staccare, siamo distrutti."annuncia Damiano.
-"Sia ringraziato il cielo."dico mentre prendo la giacca e scappo dopo aver detto un "ciao"generale a tutti.

Arrivo a casa e dopo aver fatto la doccia ed essermi cambiato scappo di casa con le mille domande curiose delle mie sorelle.

Riesco a scamparmela senza subirmi un interrogatorio con domande sul perché mi sia cambiato, messo un litro di profumo o perché sia così di fretta, come se qualcuno mi stesse inseguendo; ma come posso dire che sto messo così per via di una ragazza? Si preoccuperebbero, penso mentre mi scappa una risata.
Non mi sono mai innamorato così tanto in vita mia, forse una volta... all'asilo.

Arrivo al bar e nell'attesa che finisca di lavorare inizio a fumare seduto sulla panchina.

L'ansia accresce sempre di più nel mio stomaco sapendo che quello che vuole dirmi non è una cosa brutta.

Non vorrà mica dirmi che ricambia i miei sentimenti? Che il bacio di quella sera l'ha fatta riflettere... sarei la persona più felice del mondo.

Cerco di mettercela tutta nell'impresa di non viaggiare con la fantasia, ma ormai è troppo tardi... sono già ai titoli di coda.

-"Ethan."esordisce una voce alle mie spalle.

Mi giro e vedo la ragazza, che mi sta facendo mangiare vivo dall'ansia, avvicinarsi fino ad essere di fronte a me.

-"Ehi."dico sorridendo.

Si siede al mio fianco e non parla.
Perché non parla?
Decido di fare il primo passo.

-"Cosa volevi dirmi?"dico sorridendo.
-"Ah, sì.-dice sorridendo.-Hai presente quando ti dicevo che stavo cercando una casa tutta per me?"
-"Sì."
-"L'ho trovata!"dice esultando e sorridendo.

Sorrido insieme a lei, è così bella.
Vederla felice mi fa stare bene.

-"Sono così felice per te!"dico sorridendo.
-"Non è finita qui però."dice ridendo.
-"Mi farai morire d'ansia così, ti prego, continua."ammetto.
-"Allora... volevo chiederti se ti andasse di diventare il mio coinquilino?"chiede in imbarazzo mentre gioca con le sue mani.

Beh... vediamo.
La vedrei praticamente tutti i giorni, potrei stare con lei quando voglio e magari avvicinandomi di più riuscirei a dirle ciò che sento.

-"Certo!"accetto sorridendo.

Non mi farò scappare questa opportunità.
Mi abbraccia mentre esulta.
La stringo ed il mio cuore inizia a battere così tanto che lo sento quasi in gola.

-"Sono così felice!"ammette mentre mi stringe.
-"Anch'io."ammetto sussurrando con un sorriso dipinto sulle labbra.
-"Vieni, ti porto a vederla."dice mentre si alza dalla panchina.

Mi afferra la mano e inizia a correre ridendo come una bambina piccola che tira la madre verso il parco giochi.
Sorrido intenerito dalla scena.

Tutti gli attimi che si creano in sua compagnia non sono altro che una rappresentazione di immensa purezza e il tutto è contornato di sorrisi.
Il suo mondo è così, almeno quando sono con lei.
Il suo mondo è questo: sorrisi, felicità che ha sempre cercato e che ha finalmente trovato, piccoli gesti, piccole cose, fanciullezza, infanzia, ingenuità, timidezza, sincerità.
Lei è questo.

E questo è quello che ho sempre cercato.
Questo è quello che ho sempre desiderato.
Ormai da quando la conosco per me è quello che Pascoli definirebbe "nido".

Lei è quella casa bianca che si trova nel buio di una notte tempestosa e che viene illuminata da un fascio di luce dato dai tuoni, il riferimento di cui tutti hanno bisogno nei momenti di smarrimento.
Lei è il dolce canto di una madre che cerca di cullare il proprio bambino.
Lei è... lei è un posto sicuro.
Il mio posto sicuro.

È proprio lei a risvegliarmi dai miei pensieri quando mi dice che siamo arrivati.
Siamo davanti al palazzo e devo dire che è immenso.

-"Che dici?"dice sorridendo entusiasta.
-"Mi piace già."dico sorridendo.

Mi sorride e posso notare che è veramente molto felice.
È felicità sincera.

-"Perfetto, da domani puoi iniziare a portare le tue cose."dice sorridendo allegra.
-"Subito?"dico confuso.
-"Sì!"dice ridendo e saltellando.

Rido alla vista di quella scena così naturale.
È proprio in questo istante che mi rendo conto di essere innamorato perso.

Mi dà una copia delle chiavi sorridendo e poi con le sue apre il portone d'ingresso.
Chiude il portone e saliamo le scale, anche se c'è l'ascensore, fino al terzo piano.

Essendo mezzanotte è tutto silenzioso e spento nel palazzo.

Apre la porta dell'appartamento ed entriamo.
È un appartamento abbastanza grande.
Mi piace.

-"Allora, ci sono: due camere da letto, una cucina, un soggiorno, due bagni ed una stanza per gli ospiti. Chi arriva prima si prende la stanza più bella."termina ridendo per poi scappare.
-"Ehi, non vale!"dico mentre la rincorro.

Alla fine dopo qualche minuto passato a bisticciare, scherzosamente, su quale fosse la stanza più bella, ci rendiamo conto che sono entrambe belle.
Abbiamo riso.
Ero felice.

Dopo aver chiuso casa l'accompagno a casa sua, quella che la ospiterà solo per gli ultimi giorni... devo ammettere che mi mancherà quel posto.

Alla fine è lì che mi sono accorto di essere innamorato di lei ed è sempre lì che l'ho baciata.
Ah, che bei ricordi.

-vorrei vedere con i tuoi occhi- ||Ethan Torchio||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora