I thestral;

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7 Marzo 1996

Quella mattina Hagrid decise fosse importate dirigerci nella foresta per osservare i Thestral nel loro stato naturale. Non sapevo in realtà neanche cosa fossero e Daphne era terrorizzata all'idea di passare un'ora nella foresta oscura, non avevamo bei ricordi lì. Infatti non eravamo più entrati da quando Draco era rimasto ferito il terzo anno e non avevo nessuna voglia di farmi uccidere da un animale di Hagrid.

Lui aveva una concezione di pericolosità diversa dagli altri, per lui un Vipertooth Peruviano poteva essere paragonato ad un timido passerotto, non mi dimenticherò mai quando Norberto(il dorsorugoso) era spuntato dall'uovo e gli aveva incendiato la barba.

«Perché dobbiamo venire qui!» sbottò Draco acido come sempre alle mie spalle. «C'é una puzza terribile.»

«Paura Malfoy?» commentai e lui mi ignorò completamente, ma riuscii a notare un sorrisetto espandersi sul suo volto.

Daphne si strinse al mio fianco, aggrappandosi al mio braccio mentre entravamo nella foresta insieme a tutti gli altri. «Che schifo!» commentava terrorizzata.

Daphne aveva una certa fobia per gli insetti che molto spesso mi aveva provocato infarti. La settimana scorsa aveva trovato un minuscolo ragnetto in bagno e le sue urla erano arrivate fino in sala comune. Sia io che Blaise eravamo saltati dal divano e corsi da lei. Il ragno era talmente piccolo da essere quasi invisibile. «Togliete quella bestia enorme!» aveva strillato salendo sul comodino e brandendo il mio libro di Storia della magia.

«Credi che ci siano i lombrichi Eve? Io odio i lombrichi.» ammise fissando ogni punto in cui metteva i piedi, infatti eravamo le ultime arrivate.

Tutti si misero in cerchio vicino ad Hagrid, qualcuno accomodandosi sulle radici di un albero enorme e altri (io e Daphne) sul piccolo muretto in pietra.
Sentii immediatamente la presenza del biondo alle mie spalle che addentava una mela verde, solito di Draco.
La mano sinistra cadde e per un istante mi accarezzò i capelli, in modo talmente impercettibile che quasi non lo sentii.

Daphne sorrise al mio fianco, cercando in tutti i modi di non farsi vedere da Draco e mi diede una leggera gomitata.

Misi su un sorriso forzato. «Se non la smetti ti infilo un lombrico nel letto.» bisbigliai a denti stretti.

«Non ce la faccio Eve.» mormorò. «Siete così carini.»

Non era stato per niente saggio parlare con Daphne di questa cosa, ora ogni volta che Draco mi guardava o anche mi sfiorava, lei partiva come un razzo. Era dannatamente inquietante il modo in cui mi guardava o il modo il cui sorrideva, persino Blaise gliel'aveva detto. Il biondo aveva notato questo comportamento e mi aveva tirato fuori con la forza il fatto che l'avessi confessato a lei. Cosa potevo farci se era così elettrizzata?

«Concordo con lei Greengrass.» mormorò il biondo affacciandosi tra di noi. Se io tremai al suono della sua voce così bassa, Daphne cominciò a fremere letteralmente al mio fianco.

Ci mancò davvero poco che non cominciasse a saltellare come un'idiota. Portai gli occhi al cielo.

Una carcassa di animale venne lanciata a qualche metro da noi facendoci sobbalzare, Daphne simulava un conato di vomito e io facevo di tutto per non guardare.

«Ecco a voi!» Hagrid arrivò quasi trotterellando mostrandoci il vuoto, letteralmente il vuoto.

«Possono spaventare lo so! Ma sono docilissimi.» e poi cominciò ad accarezzare qualcosa molto in alto, battendo addirittura leggermente la mano. Vidi immediatamente come il suo sguardo si posò su Draco, ma sta volta ci avrebbe pensato due volte prima di fare l'idiota.

𝒟𝒾𝒶𝓂𝑜𝓃𝒹 𝐸𝓎𝑒𝓈 //𝒟𝓇𝒶𝒸𝑜 𝑀𝒶𝓁𝒻𝑜𝓎\\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora