Sonno simile alla morte;

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1 Ottobre 1996

Il vestito che indossai quella sera non mi piaceva per niente, nemmeno le scarpe o i capelli, semplicemente non mi sentivo me stessa. Nonostante questo decisi fosse la cosa migliore andare senza fare troppe storie, d'altronde l'unica persona che volevo ci fosse in realtà non c'era, quindi non mi importava neanche di essere considerata brutta da qualcuno.

Era stretto, bordeaux e corto al ginocchio, il tessuto era simile a quello di un maglione e avevo deciso di indossare dei semplici tacchi non troppo alti, dato che ero abbastanza impedita.

Incontrai Harry qualche ora dopo in sala grande, lui si sistemava la camicia blu notte che gli avevo consigliato, era molto armoniosa con i suoi occhi e soprattutto con il nuovo taglio di capelli, l'avevo costretto a tagliarli, dato che sembrava un fungo troppo cresciuto.

Sarebbe venuta anche Hermione e persino Ginny, l'avevo scoperto troppo tardi, ma non mi dispiaceva per niente la compagnia di Harry, dopotutto eravamo amici da una vita.

«Stai bene Eve.» si limitò a dire facendomi sorridere.

«Anche tu.» avevo commentato io e fino alla porta della camera di Lumacorno non avevamo proferito parola, ma non c'era imbarazzo, forse nessuno dei due sapeva cosa dire.

Mi lasciai il vestito sospirando un po' troppo, attirando l'attenzione di Harry che mi guardò preoccupato prima di aprire la porta. Con mia grandissima sorpresa, anche Draco era lì, mi si mozzò il fiato in gola e non appena lui mi vide, serrò la mascella alla vista di Harry.

Ben ti sta! Pensai tra me e me.

Gonfiai il petto e vidi il professore venire verso di me con un sorriso smagliante. «Signorina Mckinnon, è splendida sta sera.» disse facendomi arrossire.

«È troppo gentile professore.» mormorai evitando lo sguardo con Draco, ma qualcosa mi faceva pensare che sarebbe stato impossibile.

Guardai il tavolo e vidi che c'erano solo due posti vuoti, uno vicino ad Hermione e l'altro tra Blaise e Draco. Sapevo che Harry non si sarebbe mai seduto lì, avrebbe preferito mangiarsi le mani e un presentimento mi diceva che i due l'avevano fatto apposta.

Sentii il biondo deglutire a fatica, mentre il suo sguardo volava dal mio vestito al mio viso. Si sistemò meglio sulla sedia, voltandosi per guardare altro. Lui indossava un completo nero sulla quale aveva affisso la spilla da prefetto. I capelli erano perfetti come al solito, lui era perfetto come al solito.

Il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, in quel momento capii che avevo messo un vestito orribile, che io ero decisamente terribile. Mi aggiustai velocemente i capelli, cercando di lisciarli e ancora una volta sistemai il vestito, permettendogli di scendere morbido sulle mie curve.

Dopo aver preso un bel respiro, come stava accadendo troppo spesso in quel periodo, mi diressi verso la sedia, guardando Hermione che mi lanciò un occhiata di scuse. Scostai la sedia attirando l'attenzione dei due, che si fecero immediatamente più in lì per permettermi di sedermi.

«Mi sono appena innamorata del tuo vestito Eve.» affermò Daphne sporgendosi leggermente, infastidendo Blaise.

Mi limitai a sorriderle sistemandomi meglio e solo quando il professore si sedette, le portate apparirono sul tavolo. Nel mio piatto c'era pollo arrosto, patate al forno, carote e zucchine tagliuzzate al lato.
La tavola poi si riempì di altre cose, come pesce e altra carne arrostita, apparve anche frutta e dolci vari. Mi era venuta l'acquolina in bocca.

Presi la forchetta e cominciai a mangiare insieme agli altri. Il pollo pareva sciogliersi in bocca, era da un po' che non mangiavo così dannatamente bene. Riconobbi il tocco di Winky, poiché le patate erano speziate e leggermente piccanti. Il professore ci fece versare un po' di vino rosso che a me non andava tanto a genio, ma bevvi lo stesso per non apparire scortese.

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