10 Dicembre 1995
Fred non era più tornato al castello, mi aveva spedito una lettera la settimana scorsa, poche righe, dove mi avvertiva che ci saremmo visti direttamente al pranzo di Natale qualche settimana dopo. Mi diceva di stare bene e che suo padre era ricoverato, ma vivo.
Dovetti rileggerla più volte, probabilmente mi aspettavo un messaggio che mi rassicurasse più delle parole che aveva utilizzato. Era scosso immaginavo e quindi decisi che non avrei chiesto oltre. Gli scrissi di stare tranquillo e di restare vicino a sua madre che probabilmente senza di loro sarebbe caduta a pezzi.
Anche Zio Ernest mi aveva recapitato un messaggio che mi fece sentire anche peggio. Anche lui era andato con il signor Weasley quella sera e si erano divisi per cercare qualcosa, ma non mi aveva detto cosa.
So solo che in realtà doveva esserci lui in quella stanza, ma Arthur si era proposto di andare al suo posto, solo il pensiero che il serpente avrebbe potuto attaccare lui mi faceva tremare dalla paura. Già immaginavo come l'avrebbe presa zia Felicité o le bambine.
Per questo decisi che era meglio scrivere una lettera a zio Remus dove gli chiedevo di fare attenzione a mandare zio Ernest in queste missioni, aveva già perso tanto per l'ordine, in realtà tutta la sua famiglia e poi aveva delle bambine piccole in casa, io sapevo bene cosa significava vivere senza genitori.
Alla fine la strappai gettandola nel camino della sala comune, era abbastanza adulto da conoscere i rischi e mi avevano sempre consigliato di non mettermi in mezzo a queste cose.
I giorni senza Fred sembravano diventare sempre più lenti, tecnicamente stavamo tutti i giorni insieme.
Io, Harry ed Hermione passavamo le giornate uniti, ci consolavamo a vicenda per quello che era successo e ci scambiavamo le lettere che l'ordine e la famiglia Weasley ci scrivevano. Mi accorsi che l'unica ad aver ricevuto una corrispondenza così minima e spoglia ero stata proprio io.Non pensarci era la cosa migliore da fare, prima della partenza per le vacanze sarei andata ad Hogsmade a comprare regali a destra e manca per ogni membro della famiglia.
Quella mattina mi ero svegliata più presto del solito, faceva un freddo cane e per la prima volta in vita mia decisi che sarei rimasta a letto a leggere qualcosa oppure a fissare il soffitto, non avevo nessuna voglia di andare a correre, mi si sarebbero congelati persino i reni.
Mi guardai intorno vedendo che per la prima volta le tende di Pansy non erano chiuse, anzi, riuscivo persino sentire il suo respiro pesante.Daphne invece non c'era, probabilmente aveva dormito da Blaise, quanto li invidiavo in questo momento. Mi alzai per andare in bagno indossando una felpa della casa che avevo posato sulla sedia vicino al letto, profumava in modo abbastanza strano ed era forse troppo grande per me, probabilmente era di Blaise.
L'odore era decisamente buono, dovevo chiedergli che profumo stesse utilizzando ultimamente.Mi sciacquai il viso e i denti sistemando i capelli in una coda alta, li pettinai con del gel cercando di tenerli schiacciati bene in testa, ma non ne volevano sapere come al solito, avrei preparato una pozione simile a quella che prese Hermione l'anno scorso per il ballo del ceppo.
«Buongiorno Eve.» mormorò Daphne entrando in bagno stropicciandosi gli occhi.
«Ehi.» bisbigliai osservando la mia pelle che stava diventando candida, l'abbronzatura stava andando via.
«Hai voglia di fare qualcosa oggi?» chiese premurosamente. «Andiamo ad Hogsmade con Tracey a fare spese.» propose.
La guardai dal riflesso dello specchio. «Si, devo fare dei regali di Natale.» lei annuì.
E questa dove l'hai presa?» ridacchiò dando una sniffata al tessuto, mi voltai verso di lei vedendo che indossava la stessa felpa.
«Era sulla mia sedia.» borbottai.

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𝐃𝐢𝐚𝐦𝐨𝐧𝐝 𝐄𝐲𝐞𝐬 //𝐃𝐫𝐚𝐜𝐨 𝐌𝐚𝐥𝐟𝐨𝐲\\
Fiksyen PeminatEveleen Mckinonn , figlia di Marlene Mckinonn, cresciuta dall'ordine. Draco Malfoy, figlio di mangiamorte, con una famiglia particolare alle spalle. Cosa potrebbe accadere se entrambi venissero costretti nello stesso luogo per mesi? Amore e odio. Un...